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Un'esperienza a 360 gradi

Atalanta, il progetto “La scuola allo stadio” compie vent’anni fotogallery

Dalla prima edizione hanno partecipato 26.500 studenti, 1804 insegnanti e 173 studenti universitari

Bergamo. Una ventennale iniziativa che ancora raggiunge i suoi obiettivi sociali. Il progetto educativo dell’Atalanta “La Scuola allo Stadio” ritorna nel 2023 ad avvicinare cultura e sport rivolgendosi come di consueto agli istituti primari e secondari di primo grado del territorio.

Il progetto, nato nel 2001 da un’idea della psicopedagogista Lucia Castelli, prende forma per promuovere la collaborazione fra la società Atalanta e la scuola, evidenziando il valore educativo e culturale del calcio.

A fare gli onori di casa, durante la presentazione del progetto al Gewiss Stadium, Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta.

Contestualmente sono stati premiati i vincitori dell’edizione precedente dell’iniziativa: le scuole secondarie di primo grado di Cene, Verdellino, Paladina, e la Camozzi di
Bergamo, la scuola primaria di Presezzo e la Bilingual British School di Bergamo.

“I risultati raggiunti da questo progetto sono testimoniati dai numerosi ragazzi che tramite quest’iniziativa si sono avvicinati al mondo dello sport, acquisendo stimoli e capacità interpretative – afferma Costanzi –. Il settore giovanile è una variegata composizione di specializzazioni: tramite ‘La Scuola allo Stadio’ viene messa in primo piano la cultura, che deve necessariamente avere un ruolo importante nello sport”.

Il progetto prevede per i ragazzi un’esperienza a 360° nell’ambiente Atalanta.

Gli studenti competeranno, con poesie, canzoni o lavori grafici, in tre diversi concorsi, gli stessi dell’edizione precedente: ‘Atalanta: mitologia del nome’, ‘Il mio slogan contro il razzismo’ e ‘Il mio slogan per un tifo corretto’.

“Siamo orgogliosi dei numeri raggiunti in questi anni: dalla prima edizione hanno partecipato 26.500 studenti, 1804 insegnanti e 173 studenti universitari. Quest’anno parteciperanno 47 scuole del territorio: 26 plessi di scuole secondarie di primo grado, 20 plessi di scuole primarie e, eccezionalmente, una scuola superiore, l’Oberdan di Treviglio, che verrà premiata per i lavori di accoglienza nei confronti dei più piccoli – dichiara l’ideatrice del progetto, Lucia Castelli –. Inoltre, quest’anno avremo anche un ospite sociale: in occasione di Bergamo Brescia 2023 parteciperà per la prima volta un istituto bresciano, l’istituto comprensivo Valtenesi di Manerba sul Garda”.

In orario scolastico i fortunati verranno poi accolti allo stadio e guidati in un percorso di sette tappe in cui avranno l’occasione di analizzare ogni aspetto del mondo del calcio. Dopo l’accoglienza prevista sugli spalti, dove potranno osservare le postazioni dedicate alla stampa, i ragazzi avranno la possibilità di visitare lo stadio nel suo complesso: i locali dedicati agli arbitri, il tunnel, il manto erboso, la panchina e lo spogliatoio della prima squadra.

In conclusione della mattinata, un giocatore della prima squadra incontrerà poi i partecipanti per un dialogo legato alle tematiche del progetto.

“Il settore giovanile ha due grandi finalità: crescere grandi giocatori ma allo stesso tempo formare persone, dando loro un’educazione sportiva legata al rispetto, alle life skills e ai buoni comportamenti: ‘La Scuola allo Stadio’ è il fiore all’occhiello dei vari progetti educativi che l’Atalanta propone – commenta Stefano Bonaccorso, coordinatore dell’attività di base dell’Atalanta –. L’iniziativa mira a promuovere il calcio attivo, abituando i ragazzi al tifo corretto nel rispetto degli avversari, e contribuisce a prevenire episodi di razzismo, educando alla convivenza civile in ambito sportivo”.

Gli incontri al Gewiss Stadium dedicati agli studenti bergamaschi sono programmati per tutti i giovedì mattina a partire dal 2 marzo e fino al 4 maggio 2023, ad esclusione del 6 aprile.

Al progetto parteciperanno anche due istituzioni del territorio che lavorano con persone affette da disabilità, la Fondazione Angelo Custode di Predore e la Cooperativa Sociale di Cassano d’Adda.

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