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L'iniziativa

Grande successo per il progetto Rotary Food Box: in arrivo la terza edizione fotogallery

Nel corso delle prime due edizioni i risultati ottenuti sono stati straordinari: sono state consegnate circa 1200 box di prodotti alimentari a 200 famiglie che si trovavano in una situazione di difficoltà

Bergamo. Un’idea nata nel 2020 in concomitanza con la pandemia, promossa dal Rotary Club Bergamo Sud. L’obiettivo era quello di offrire sostegno e vicinanza alle persone colpite dal Covid sul piano sanitario e per la perdita di lavoro, tramite il confezionamento di “box” di prodotti alimentari di prima necessità e dei percorsi innovativi di formazione e tirocini lavorativi.

Nel corso delle prime due edizioni i risultati ottenuti sono stati straordinari: sono state consegnate circa 1200 box di prodotti alimentari a 200 famiglie che si trovavano in una situazione di difficoltà, la possibilità di interventi di cura e di sostegno indirizzati a 30 famiglie e dieci persone hanno trovato un’occupazione lavorativa.

Tutto questo è stato reso possibile grazie alla disposizione di una quarantina di aziende della bergamasca, in particolare per la consegna delle food box: Aspan Bergamo, Confartigianato Bergamo, Confindustria Bergamo e l’associazione no profit Arenbì, mentre per i tirocini e la formazione lavorativa: Confcooperative Bergamo, Manpower group, Fondazione human Age Institute e associazione SBS. Un ringraziamento anche agli oltre 700 volontari che hanno donato il loro tempo a questa iniziativa, tra cui i giovani del Rotaract.

Con la nuova edizione del 2023, anno di grande rinascita per Bergamo grazie alla sua nomina come capitale della cultura insieme a Brescia, l’aiuto offerto per mezzo delle rotary food box sarà indirizzato alle famiglie e ai bambini de “La Casa Di Leo” a Treviolo (alloggio temporaneo per l’accoglienza di famiglie con bambini malati in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo) e verrà ampliata l’offerta di riavvicinamento al mondo del lavoro per quelle persone che vogliono rimettersi in gioco, grazie alla cooperazione con i centri di primo ascolto della Caritas diocesana bergamasca, delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) e dell’ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Bergamo. L’intento è quindi quello di costruire un ponte che colleghi le persone alla società, perché come ci ricorda Don Cristiano Re tramite la citazione di una celebre frase di Papa Francesco “il lavoro è unzione di dignità”.

rotary club

I partecipanti sono già all’opera consegnando i prodotti ad Italtrans che quest’anno ha messo a disposizione una parte del suo magazzino per il deposito di questi ultimi, anche gli sportelli
Caritas e Acli si sono già messi all’opera sperando di concludere i percorsi con le persone coinvolte per luglio. L’obiettivo quest’anno è quello di arrivare non solo nella città di Bergamo ma anche in tutta la provincia.

Come dichiara Daniela Sonzogni (regional manager Lombardia Orientale Manpower, fondazione Human Age Institute): “Orgogliosi e onorati di essere stati coinvolti in questo progetto che prevede una partnership importante con diversi attori. Il lavoro apre prospettive e fa la differenza nella vita delle persone, oggi è molto importante restare al passo perché il mondo del lavoro cambia ad una velocità mai vista prima”.

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