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Doppia assenza

Contro il Lecce senza Scalvini e De Roon: Gasperini è privo di due imprescindibili

Le squalifiche tolgono alla Dea due riferimenti e le assenze di Pasalic e Hateboer non facilitano il compito a Gasperini

Le uniche occasioni in cui Gian Piero Gasperini ha rinunciato a Marten De Roon nella stagione in corso sono state quelle in cui il centrocampista olandese ha dovuto alzare bandiera bianca per problemi fisici oppure nel secondo tempo contro la Salernitana sul punteggio di 5-1. In tutti gli altri casi, il classe 1991 è sempre stato in campo. Domenica contro il Lecce, però, non potrà scendere in campo per squalifica, essendosi giocato il bonus di cinque cartellini gialli.

Per l’Atalanta sostituirlo è un problema non indifferente, così come lo è stato dover rimpiazzare Teun Koopmeiners a Torino contro la Juventus. D’altronde i due olandesi sono i due più utilizzati di tutta la stagione e non va certo ribadito il loro status di imprescindibili. E quando la coppia si spezza, la Dea ne risente.

A maggior ragione perché per l’impegno del Gewiss Stadium all’ora di pranzo mancano sia l’infortunato Mario Pasalic (sempre alle prese con lavoro individuale per la distorsione alla caviglia) che Giorgio Scalvini, anche lui squalificato dopo aver raggiunto il bonus di cinque ammonizioni. Di fatto Ederson e Koopmeiners sono gli unici due di ruolo, più l’opzione Maehle già ampiamente sperimentata nelle amichevoli di dicembre ma non ancora attuata in gare ufficiali.

Se in più ci si mette anche il crociato di Hateboer, per una partita che nasconde più insidie di quante si possa credere – e la gara d’andata è ancora lì nella memoria di tutti a ricordarlo – l’Atalanta si trova a dover gestire l’assenza di tre titolari che nel 2023 di fatto erano diventati imprescindibili.

Certo l’assenza del classe 2003, può pesare meno avendo più di una valida alternativa per fare reparto insieme a Toloi: due tra Djimsiti, Demiral e Palomino, ma non è da escludere nemmeno la carta Okoli. La mancanza di alternative in mezzo però spaventa decisamente di più.

Rassicurazioni arrivano invece dall’attacco, nel quale le opzioni abbondano: utilizzare tre offensivi è quasi una scelta obbligata, anche contro un 4-3-3, modulo che Gasp normalmente predilige affrontare con un trequartista con caratteristiche diverse da quelle di Boga. L’elasticità è una caratteristica, creasela è una dote: per essere competitivi per la Champions serve anche questo.

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