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Lettere

La denuncia

Borgo Palazzo e i marciapiedi da fila indiana fotogallery

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un residente in via Borgo Palazzo che denuncia la situazione dei marciapiedi e chiede l'intervento del Comune di Bergamo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un residente in via Borgo Palazzo che denuncia la situazione dei marciapiedi.

L’anno speciale appena iniziato che vede la nostra città quale capitale della cultura (insieme a Brescia), potrebbe animare di buone intenzioni le Istituzioni per supplire alle carenze lamentate da una parte del quartiere di Borgo Palazzo, ultimamente solo oggetto di espansione urbanistica per interessi esclusivamente immobiliari.
Per i residenti di via Borgo Palazzo a partire da piazza Sant’Anna in direzione Seriate la sensazione di essere abbandonati a sé stessi è crescente: marciapiedi inadeguati, tratti di ciclo-pedonali pericolosamente condivise da moto, materiali di protezione marciapiedi usurati …

Prendiamo in considerazione il tratto di marciapiede che parte da Piazza Sant’Anna fino alla confluenza con via Bono per un centinaio di metri, praticabile solo in fila indiana o senso unico alternato; appare con evidenza sconcertante la pericolosità elevata dovuta all’insufficiente larghezza (sicuramente non a norma gli 80 centimetri di larghezza utili). La presenza di paletti che dovrebbero servire a prevenire la sosta delle auto per la verità risultano esclusivamente da intralcio ai pedoni che incrociandosi non hanno la possibilità di passare contemporaneamente costringendo ogni volta uno a lasciare il passo all’altro talvolta aggirando i paletti pericolosamente all’esterno, in equilibrio sul cordolo.

I paletti di protezione posizionati a oltre 20 centimetri dal cordolo restringono di fatto la larghezza del marciapiede con disagi e rischi inevitabili (come si può ben vedere dalle foto).
La corrispondente carreggiata a tre corsie piuttosto ristrette costringe in particolare gli autobus a sfiorare il cordolo del marciapiede già pericolosamente stretto. Se poi i pedoni sono dotati di carrozzine disabili e/o passeggini, non si può che immaginare il disagio nel cercare un pertugio di precedenza all’altezza di qualche portone o passo carraio. Con ogni probabilità ci deve essere qualcosa che sfugge ai tecnici del Comune in materia di norme che prescrivono misure minime sulla sicurezza stradale e pedonale.

Proseguendo lungo via Borgo Palazzo, all’altezza del civico 90 i lavori di riqualificazione stradale di qualche anno fa hanno ridisegnato un tratto di quasi cento metri con la creazione di un parcheggio a pettine ed un ampio tratto di marciapiede ciclopedonale. L’ampiezza del marciapiede sarebbe gradevole se utilizzata dai soli pedoni ma da subito si è rivelata pericolosa soprattutto per la normale presenza delle moto, anche di grossa cilindrata, che pare abbiano ormai acquisito ogni diritto di transito a slalom tra pedoni e biciclette riservandosi comodi parcheggi sul marciapiede. Una sorta di diritto acquisito visto che in 15 anni nessuna contravvenzione risulti mai stata comminata a nessuno delle centinaia di trasgressori che sistematicamente la occupano indisturbatamente con la clamorosa assenza grave delle autorità preposte alla sicurezza.

Episodi incresciosi si verificano spesso e negli ultimi anni scorribande di moto tra ragazzi a velocità folle ed esibizioni (impennate) inqualificabili (pur ripresi da alcuni presenti) esibendo con saccenza ed arroganza la certezza dell’impunità. E pensare che sarebbe sufficiente presenziare per qualche settimana questo tratto di strada per rendersi conto dei rischi e dei disagi quotidiani a carico di ciclisti e pedoni.

Infine, ci è capitato di notare lo stato di degrado di alcuni paletti di protezione ai marciapiedi per evidenziare la scarsa qualità dei materiali utilizzati (peraltro tutt’altro che vecchi); basti la fotografia di un paletto posizionato alla confluenza tra via Borgo Palazzo e via Serassi per capire quale con urgenza si renda necessaria una verifica ed un monitoraggio generale di questo ed altri materiali (cordoli friabili).

I cittadini di questa parte della città contano in un ritorno delle attenzioni da parte delle Istituzioni, magari dotando anche alcuni punti strategici di opportune telecamere per arginare il preoccupante affievolimento della sicurezza in atto da qualche anno a questa parte.

Angelo Pagliarin

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