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L'udienza preliminare

Inchiesta Fiera di Bergamo: a processo Cristini, Trigona, Locatelli e Bagini

Le accuse sono di peculato e favoreggiamento: le indagini hanno fatto emergere presunti ammanchi dalla casse di Promoberg

Bergamo. L’inchiesta sulla Fiera di Bergamo si chiude con quattro rinvii a giudizio: Stefano Cristini, 57 anni, ex direttore di Promoberg Ente Fiera (assistito dagli avvocati Nicolò Velati e Federico Cecconi) Luigi Trigona, 80 anni, ex segretario generale (difeso dall’avvocato Andrea Pezzotta) e Diego Locatelli, 49 anni, ex addetto cassa di Promoberg, tutti e tre con l’accusa di peculato, e Mauro Bagini, 84 anni, ex presidente del collegio sindacale di Promoberg (avvocati Mauro Angarano e Filippo Dinacci) per favoreggiamento. È questa la decisione di venerdì (10 febbraio) del gup Massimiliano Magliacani.

Le difese avevano chiesto per i loro assistiti il non luogo a procedere. Mentre il pm Silvia Marchina, titolare del fascicolo con il collega Emanuele Marchisio, aveva chiesto il rinvio a giudizio per quattro dei sei indagati.

L’inchiesta ha fatto emergere presunti peculati e truffa a causa dei quali sarebbe sparito, tra il 2006 e il 2019, un totale di novecentomila euro dalle casse di Ente Fiera Promoberg. In particolare Cristini è finito nei guai con l’accusa di avere, con l’avallo di Trigona e Locatelli, compilato falsi rimborsi spese a nome di ignari dipendenti, intascandosi 239.157,43 euro, frutto di peculato in quanto Cristini avrebbe agito come incaricato di pubblico servizio. Il difensore, invece, aveva chiesto la derubricazione in appropriazione indebita, poiché l’unico contante presente in Fiera veniva dal ricavato del parcheggio ed era quindi di natura privata. Inoltre le difese hanno sostenuto il non luogo a procedere, per difetto di querela, in merito agli episodi prima del maggio 2018. Anche il legale di Trigona, ha sostenuto l’ipotesi di appropriazione indebita, mentre era stato chiesto il non luogo a procedere per Bagini.

Il giudice la scorsa udienza aveva ammesso due nuove contestazioni di truffa aggravata inserite nel capo d’imputazione, oltre a includere come parte civile la Camera di Commercio, che insieme al Comune di Bergamo e alla Provincia facevano parte della governance della società. L’ente si unirà quindi a Promoberg come parte lesa nel processo, mentre è stata respinta l’istanza di citare come responsabili civili i membri del collegio sindacale.

È stato condannato a 2 anni e 4 mesi l’amministratore della società pubblicitaria di Lallio P. V. Eventi, Marco Lanfranchi, 55 anni che aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, per l’accusa di concorso in peculato con Cristini, e truffa, per un danno rispettivamente di 8.784 euro e 2.196 euro, nel contesto dell’organizzazione della Fiera di Sant’Alessandro nel 2018.  Il pm aveva chiesto la condanna a un anno e 4 mesi, l’avvocato Flavia Di Caterina l’assoluzione sostenendo la sua estraneità ai fatti contestati.

Stralciata la posizione di Gian Franco Sibella, 73 anni, accusato con Cristini di peculato per 241.266 euro e truffa per 13.786 euro. Il suo difensore ha fatto richiesta di perizia medica per il suo assistito, che in quanto affetto da grave malattia potrebbe non essere in grado di sostenere il processo.

Il processo per i quattro rinviati a giudizio prenderà il via il prossimo 5 dicembre.

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