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All'ariston

Sanremo: drammi iraniani, carceri minorili, attacchi di Fedez. Marco Mengoni in vetta

La seconda serata del Festival tra provocazioni, emozioni e grandi canzoni

La seconda serata del Festival di Sanremo, alla sua 73esima edizione, inizia con il ringraziamento al pubblico da parte del presentatore e direttore artistico Amadeus, fiero dei numeri raggiunti all’esordio: “Il vostro applauso è il modo migliore di cominciare, è come un’eco che rimbomba da ieri sera”. Dopo di lui, scende la scalinata Gianni Morandi che imbraccia la scopa con un ironico rimando a quanto accaduto la sera prima. Così, tra i sorrisi dei presenti e con la giusta energia, prende avvio la seconda parte della gara.

Tocca a Will, direttamente da Sanremo Giovani, aprire le danze, subito seguito dai Modà prima della presentazione della nuova fiction “Resta con me”, in onda su Raiuno da domenica 19 febbraio, per la quale salgono sul palco Francesco Arca e il giovanissimo attore Mario Di Leva.

Prima che la gara continui, è il momento dell’introduzione della co-conduttrice di serata: la giornalista e conduttrice di “Belve” Francesca Fagnani, compagna di Enrico Mentana, che scende le scale con una raffinata eleganza e promette: “Vengo in pace”. Amadeus, che temeva il suo istinto da investigatrice, tira un sospiro di sollievo.

Fagnani presenta Sethu, altro cantante da Sanremo Giovani, dopo la cui esibizione c’è spazio per un memorabile momento di grande musica italiana. Raggiungono infatti il palco Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri, per la prima volta insieme, che si esibiscono in spezzoni di alcuni loro successi e si guadagnano una lunga e meritata standing ovation dal pubblico dell’Ariston. E festeggiano con largo anticipo l’80esimo compleanno di Al Bano.

È il momento di uno dei debutti più attesi: quello degli Articolo 31, riuniti dopo diversi anni, decisi a scrivere un altro felice capitolo del loro percorso musicale. Difficile per i due colleghi e amici trattenere l’emozione. Segue poi l’esibizione di Lazza, altro debuttante, che sul palco si muove con esperta disinvoltura. Non c’è due senza tre: è il turno di Giorgia che torna all’Ariston a distanza di ventidue anni, ma viene comunque conquistata dalla commozione.

La gara si prende una pausa, le luci si concentrano su di una figura al centro del palco. La sua voce rompe il silenzio, le sue parole riempiono il teatro. È Pegah Moshir Pour, attivista italo-iraniana: “In Iran – esordisce – non avrei potuto parlare da un palcoscenico perché sarei stata arrestata o, forse, addirittura uccisa.

Per questo ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e repressione”. Sulle note della canzone diventata l’inno della rivoluzione, “Baraye” di Shervin Hajipour (recente vincitore ai Grammy Awards 2023 per la categoria “Miglior canzone per il cambiamento sociale”), disegna una commovente narrazione della dramma iraniano, toccando inevitabilmente l’uccisione di Mahsa Amini e gli avvenimenti a seguire.

Sullo sfondo irrompe silenziosamente Drusilla Foer, grande protagonista dello scorso anno, e inizia un alternarsi di battute tra lei e Pegah Moshir Pour che si conclude sulla scansione di “Zan, Zendegi, Azadi”: “Donna, Vita, Libertà” – le parole chiave della rivoluzione. Per il sorgere del sole dopo lunghe notti; per la libertà. Pegah si scioglie i capelli, abbraccia Drusilla, con gli occhi lucidi si tengono per mano. Cascano applausi.

Dopo un bel momento musicale con Nek e Francesco Renga in diretta da Piazza Colombo, si torna alla gara e tocca alla leggerezza di Colapesce e Dimartino. L’esibizione del duo è seguita da quella dei superospiti dei Black Eyed Peas, band statunitense che porta all’Ariston una scarica di pura energia con alcuni dei suoi successi mondiali. La competizione continua poi sulle note di “Egoista” di Shari.

Qualche minuto più tardi, è Francesca Fagnani a catturare la scena facendosi voce di giovani detenuti. Di ragazzi i cui occhi chiedono aiuto, ma senza realmente sapere né quale, né a chi. La co-conduttrice riporta testimonianze di minorenni reclusi nel carcere minorile di Nisida e racconta l’importanza della funzione rieducativa delle carceri. “La scuola – denuncia – li ha abbandonati. Lo Stato dovrebbe combattere la dispersione scolastica: è una questione di democrazia. Lo Stato dovrebbe essere più sexy dell’illegalità. Chi esce dal carcere deve uscire migliore di come è entrato”.

 

Generico febbraio 2023

 

Si apre quindi il collegamento con Costa Smeralda, con Fedez come ospite di serata che si rende protagonista di un freestyle audace e provocatorio – di cui si assume la piena responsabilità –, prima di tornare alla gara con Madame, seguita da Levante, Tananai, Rosa Chemical, LDA e, per finire, Paola&Chiara. Con le sorelle Iezzi, si concludono le esibizioni di tutti i quattordici cantanti previsti.

Poi, all’improvviso, uno strano invito da parte di Amadeus: “Mi raccomando, ora cambiate canale o andate a dormire”. È un invito rivolto ai moralisti, come sottolinea il presentatore prima di un rapido conto alla rovescia che precede un diretto: “Non avete cambiato canale? E allora beccatevi Angelo Duro”. Il comico siciliano è protagonista di una performance cinica e sfrontata, al termine della quale Amadeus esclama: “Può essere che la sua carriera inizi ora – e la mia finisca”.

Prima della fine, Fagnani si ritaglia del tempo per porre alcune domande al presentatore e a Morandi, suo compagno d’avventura.
Dopo la rivelazione della classifica parziale relativa alla seconda serata sanremese, viene mostrata anche la classifica generale provvisoria:

1. Marco Mengoni – Due vite
2. Colapesce e Dimartino – Splash
3. Madame – Il bene nel male
4. Tananai – Tango
5. Elodie – Due
6. Coma_Cose – L’addio
7. Lazza – Cenere
8. Giorgia – Parole dette male
9. Rosa Chemical – Made in Italy
10. Ultimo – Alba
11. Leo Gassmann – Terzo cuore
12. Mara Sattei – Duemilaminuti
13. Colla Zio – Non mi va
14. Paola & Chiara – Furore
15. Cugini di Campagna – Lettera 22
16. Levante – Vivo
17. Mr. Rain – Supereroi
18. Articolo 31 – Un bel viaggio
19. Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
20. Ariete – Mare di guai
21. Modà – Lasciami
22. gIANMARIA – Mostro
23. Olly – Polvere
24. LDA – Se poi domani
25. Will – Stupido
26. Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)
27. Shari – Egoista
28. Sethu – Cause perse

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