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Focus Economia

Congiuntura

Economia bergamasca: +3,9% la crescita del PIL nel 2022 video

Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo: "Prudenza nelle previsioni viste le incertezze, ma nel 2023 non ci sarà recessione. Dell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura rimanga la capacità di lavorare insieme"

Bergamo. Per l’economia orobica il nuovo anno si apre nel segno della prudenza, viste le incertezze a livello internazionale e il perdurare della guerra in Ucraina, ma alcuni segnali di fiducia ci sono, come spiega Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, in una videointervista rilasciata al nostro giornale.

“In questa fase è particolarmente complicato fare previsioni sull’andamento che prenderà la nostra economia nel 2023 – commenta Mazzoleni – Alcuni mesi fa si parlava di recessione, mentre oggi tutti gli studi riferiti ad Europa e Italia dicono che ci attende sì un rallentamento ma leggero, con un recupero nella seconda parte dell’anno. Ci sono in ogni caso alcuni elementi che ci portano a guardare con ottimismo all’anno appena cominciato”.

Tra questi, sicuramente i dati positivi dell’ultimo trimestre 2022: la produzione industriale registra una crescita del 3,1% (a fronte del 2,7% lombardo), mentre quella del comparto artigiano è pari al 5%, in linea con il dato regionale. Commercio e Servizi a Bergamo crescono meno che in Lombardia, ma comunque in modo sostenuto (rispettivamente del 5,4% e del 6,2%).

“Stiamo completando elaborazioni e calcoli – precisa Mazzoleni – ma considerando l’economia bergamasca nel suo complesso, penso che supereremo il 3,9% di crescita del PIL, un dato migliore di quello nazionale già ufficializzato dall’Istat”.

Mazzoleni passa poi in rassegna le tre direttrici verso cui si sono indirizzati gli investimenti della Camera nel 2022: semplificazione, digitalizzazione e soprattutto sostenibilità, “una sfida rispetto alla quale tutte le aziende orobiche, in tutti i settori, stanno mostrando una grande responsabilità”. Quindi il nuovo contesto finanziario, e la disponibilità dell’Ente Camerale ad accompagnare le imprese in una fase in cui è tornato a crescere il costo dell’accesso al credito. Infine, una riflessione sull’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023: “Ci aspettiamo naturalmente un beneficio economico sul comparto turistico e sulle attività a questo collegate, ricettive, della ristorazione, del turismo enogastronomico – commenta Mazzoleni. Ma ci auguriamo soprattutto che la Capitale della Cultura lasci in eredità la capacità di lavorare insieme: oggi con Brescia, domani con una mentalità in grado, comunque, di uscire dai confini della nostra provincia”.

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