L’Atalanta cade contro il Sassuolo subendo la seconda sconfitta in trasferta.
La gara è stata onestamente penalizzata dall’arbitro che ha ingiustamente espulso Mahele alla mezz’ora per un fallo che aveva precedentemente punito con il cartellino giallo, tramutato in rosso dopo il richiamo del Var (che a termini di regolamento non avrebbe potuto fare).
Fino a quel momento non era comunque stata una Dea brillante, priva del suo tridente nella persona di Boga, relegato in panchina. Poco incisiva, con i suoi uomini non particolarmente ispirati, intenti solo a tenere sotto controllo la partita. E con il Sassuolo maggiormente intraprendente, fermato da un Musso in ottima serata.
L’espulsione ha però completamente cambiato la gara, con i neroverdi certamente bravi a sfruttare la superiorità numerica. Il vantaggio arriva dopo 10 minuti della ripresa, con una bella invenzione di Laurentie.
Da quel momento i nerazzurri cercano di raggiungere il pareggio, ma la scarsa lucidità e l’inferiorità di uomini rendono difficile qualsiasi manovra. La Dea ci prova fino alla fine, senza però mai rendersi davvero pericolosa.
Purtroppo anche in questa occasione, come a San Siro, è un po’ mancato Lookman, stranamente abulico e molle ed infatti sostituito dopo la prima frazione. Senza il suo aiuto anche Hoijlund è apparso stranito, meno efficace del solito, nessuno spunto di rilievo.
Anche chi è subentrato nella ripresa non è riuscito a fornire quell’impulso necessario per recuperare la gara.
Peccato, poteva essere l’occasione per mantenere una grande posizione di classifica, ora invece la gara di Roma contro la Lazio diventa un crocevia importante per la stagione atalantina.
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