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L'apertura

Inaugurata la nuova Carrara. Nuova per davvero fotogallery

Nel secondo weekend di Capitale della Cultura riapre il museo più importante della città con tante novità e la prima mostra dedicata a Cecco del Caravaggio

Bergamo. L’Accademia Carrara ha ufficialmente riaperto le sue porte. Inaugurata nella serata di venerdì 27 gennaio alla presenza del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dell’Assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti, della direttrice del museo Maria Cristina Rodeschini e del responsabile operativo Gianpietro Bonaldi, la pinacoteca ha finalmente potuto accogliere i cittadini accorsi in gran numero per l’evento.

La cerimonia, iniziata dalla gremita Piazza Giacomo Carrara con i saluti istituzionali, è continuata con un video mapping che ha visto proiettate su l’iconica facciata del museo spettacolari giochi di luci e immagini delle opere custodite all’interno del palazzo.
L’esplosioni di colori hanno così ridefinito l’architettura dell’edificio quasi a suggerire le novità del nuovo percorso espositivo: nuovi colori delle pareti, nuove segnaletiche, nuovi percorsi. All’interno dell’Accademia Carrara è tutto nuovo.

A rinnovarsi non sono però solo gli spazi, anzi, quello del 2023 è un vero e proprio ripensamento progettuale. Una riapertura che come dichiarato dal Sindaco Gori “è il frutto di una riflessione sul ruolo e sul futuro del museo”.
Il risultato di un lungo lavoro che ha coinvolto un grande numero di attori a partire dalla commissione scientifica composta dagli esperti Keith Christiansen, Francesco Frangi, Fernando Mazzocca, Mattia Vinco, Luca Rinaldi, Angelo Loda, Giulia Zaccariotto, Paolo Plebani e Giovanni Valagussa con il coordinamento della direttrice M. Cristina Rodeschini.

Un progetto di ampie vedute avviato in questi anni dal team di Fondazione Accademia Carrara che ha fatto tesoro dell’esperienza di questi anni di gestione (il museo ha riaperto del 2015). Un rinnovo che parte dall’ascolto e dalle esigenze del pubblico e dallo studio delle best practices in ambito museale nazionale e internazionale.

Valorizzazione, attrattività e flessibilità sono le parole d’ordine che definiscono la nuova Accademia Carrara. Un totale ripensamento che vede convivere in un’unica sede la collezione permanente e i progetti temporanei.

IL NUOVO PERCORSO

Chi era solito frequentare la pinacoteca prima dei recenti 5 mesi (il museo ha chiuso lo scorso agosto 2022) percepirà la rivoluzione dei tre piani del palazzo riprogettati dalle sapienti mani dell’architetto Antonio Ravalli.
Entrando al piano terra, dall’accoglienza si passa ad un nuovo bookshop per poi iniziare la visita con uno spazio destinato alla storia dei 260 donatori della Carrara.
La collezione dell’Accademia, da prima visibile dal primo piano, si sposta al secondo piano. Attraverso 16 nuove sale di tonalità rosse e blu sono esposte oltre 300 opere del patrimonio museale. Un numero minore rispetto a prima, ma con un allestimento molto più godibile e attento alla valorizzazione dei capolavori della Carrara. Un percorso cronologico e geografico lungo cinque secoli di storia dell’arte dal Quattrocento all’Ottocento.

Ad accompagnarci fino al secondo piano, una rinnovata scala che regala una curiosa sorpresa. In questi spazi troviamo l’installazione site-specific “Conversazioni Sacre” realizzata dal duo di artisti californiani Fallen Fruit. Un rivestimento che ricopre le pareti immergendo i visitatori in un mondo fatto di fiori, colori, rimandi, elementi e dettagli di opere della Collezione e da diversi luoghi in città.

LA MOSTRA “CECCO DEL CARAVAGGIO. L’ALLIEVO MODELLO”

Il primo piano viene destinato alle mostre temporanee permettendo inoltre di proporre a rotazione opere non esposte e accogliere prestiti nazionali e internazionali messi in dialogo con la collezione.
In questi spazi troviamo fino al 4 giugno la mostra di “Cecco del Caravaggio. L’allievo modello” a cura di Gianni Papi e M. Cristina Rodeschini. Un’esposizione unica e di ricerca che propone per la prima volta in Italia e nel mondo un percorso interamente dedicato alla misteriosa figura dell’allievo del Merisi. 43 opere le opere esposte provenienti da da Berlino, Londra, Madrid, Oxford, Varsavia, Vienna, Brescia, Firenze, Milano, Roma: 19 dei circa 25 dipinti conosciuti di Cecco, 2 opere di Caravaggio e, insieme, artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati da questo affascinante pittore.

L’ANNO DELLA CULTURA

L’Accademia Carrara si fa protagonista dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 non solo con il rinnovamente appena inaugurato ma con tante novità ancora da scoprire. Prevista per l’estate 2023 l’apertura inedita dei “Giardini di PWC” che regaleranno al pubblico un’area di 3000 metri quadrati di verde e di un nuovo bistrot fruibile sia dai visitatori che da tutti i cittadini. Un intervento dedicato a chi vorrà fruire dell’area prima o dopo la visita al museo, a chi semplicemente vorrà fare una pausa in uno spazio all’aperto in un paesaggio unico in prossimità delle Mura Veneziane patrimonio Unesco.
Sempre in estate inaugurerà la mostra temporanea “Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie” e a settembre “Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma”.
E ancora, tanti progetti per coinvolgere il pubblico, nuovi strumenti di visita (come l’audio guida con la voce di Linus di Radio Deejay) e tantissimi servizi e percorsi educativi per tutte le età con attenzione ai più fragili.

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