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La rassegna

A Bergamo arriva “Unexpected Jazz”, la musica dove non te l’aspetti

Protagoniste del fine settimana alcune location d’eccezione di città bassa, poco note o normalmente non destinate ad eventi musicali, compreso il nuovo ex Diurno

Bergamo. In Comune, in banca e allo sportello polifunzionale. Non si tratta della sede di servizi alla cittadinanza – o almeno, non solo – ma di luoghi esclusivi in cui ascoltare trenta minuti di buona musica.

In occasione di “La città in festa”, il secondo weekend di Bergamo Brescia Capitale della Cultura italiana 2023, il jazz arriva nei luoghi più inaspettati della città grazie alla rassegna Unexpected Jazz, curata da Tino Tracanna, uno dei volti più noti della musica black a Bergamo e in Italia.

Protagoniste del fine settimana, coordinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo con il supporto organizzativo del Teatro Tascabile e la sponsorizzazione del Comitato Bergamo Brescia 2023, saranno location d’eccezione di città bassa, poco note o normalmente non destinate ad azioni musicali: la sala degli Specchi di Palazzo Frizzoni, Intesa Sanpaolo in piazza Vittorio Veneto, l’ex Diurno in piazza Dante, la Chiesa del Monastero Matris Domini di via Locatelli, la Chiesa del Monastero di San Benedetto in via Sant’Alessandro e lo Sportello Polifunzionale di Palazzo Uffici.

Brevi performance davanti ad un pubblico estremamente limitato. Un’idea semplice e proprio per questo vincenti. “Questa rassegna nasce dalla volontà di vivere i luoghi poco conosciuti della nostra città e recuperare un rapporto tra pubblico e chi suona estremamente intimo – spiega il maestro Tracanna – Ciascun concerto, ad ingresso libero e della durata massima di 30 minuti, sarà preceduto da una breve introduzione che racconta storia e curiosità delle sale che lo ospitano, un dialogo capace di potenziare i linguaggi espressivi”.

Unexpected Jazz è l’assaggio dell’attesa della Panorchestra, gruppo fondato dal sassofonista Tino Tracanna sempre in occasione di Bergamo Brescia 2023, formato da un gruppo di eclettici improvvisatori dal profondo imprinting jazzistico che si esibiranno in occasione di “Le città del jazz”, un variegato percorso tra i due territori che accoglierà organici variabili, solisti e importanti ospiti internazionali.

Si parte sabato 28 gennaio alle 11 alla Sala degli Specchi, Palazzo Frizzoni (piazza Matteotti 24) con il duo formato dal fisarmonicista Fausto Beccalossi e dal contrabbassista Giulio Corini. “Si tratta di due straordinari musicisti che portano avanti da anni una personale rilettura della ricchissima tradizione musicale di diverse popolazioni (in particolare dell’America Latina), del repertorio “world-jazz” e dei brani di propria composizione – spiega il direttore artistico della rassegna -. Il risultato è un materiale musicale estremamente variopinto e coinvolgente, in una equilibrata sintesi fra la sensibilità per la melodia e l’approccio contemporaneo, che si riflette soprattutto sull’armonia e sulla forma.

Il concerto sarà preceduto da due guide d’eccezione: Nadia Ghisalberti, assessora alla Cultura del Comune di Bergamo e il professore Giovanni Carullo faranno una breve introduzione sulla storia e curiosità della Sala degli Specchi, uno degli spazi più prestigiosi dell’ottocentesco Palazzo Frizzoni.

Alle 16,30, nella sede di Banca Intesa San Paolo di piazza Vittorio Veneto 8, si esibiranno Ma De Aloe e Francesco Chebat, un progetto sospeso tra jazz e sonorità elettroniche per una proposta contemporanea che mescola liberamente standards e brani originali. “Si tratta di un insolito duo che presenta in maniera originale la poesia dell’armonica di Max De Aloe, uno dei massimi specialisti di questo strumento, accompagnata dai caldi suoni del piano Rhodes di Francesco Chebat – racconta Tracanna –. Insieme sanno regalare al pubblico melodie straordinarie e grande fascinazione timbrica”.

In orario aperitivo alle 18,30 l’Ex Diurno della rinnovata Piazza Dante. Nato come rifugio antiaereo e diventato bagno pubblico e luogo d’incontro molto in voga in città nel Secondo Dopoguerra, sabato 28 gennaio ospiterà il concerto “Portrait in Two Colors” di Parco Pasinetti e Guido Bombardieri che omaggeranno il grande Charles Mingus nel centesimo anniversario della nascita con il loro ultimo disco in due, “Self Portrait in Two Colors”. Il concerto propone un repertorio interamente basato sulla musica del mitico contrabbassista e compositore americano, scegliendo tra i suoi capolavori i brani che si prestassero ad un arrangiamento completamente nuovo per l’insolito connubio tra sax e chitarra elettrica.

Domenica 29 gennaio apriranno le danze i fratelli Adalberto e Andrea Ferrari, in arte Novotono, in concerto alle 11 alla Chiesa del Monastero Matris Domini (via Locatelli, 77). I due fratelli, virtuosi di una serie infinita di strumenti a fiato, intrecciano i loro temi e le loro improvvisazioni in una serie di dialoghi ispirati dalle infinite timbricità, dal fascino e dall’amore per questi strumenti, ricchi di una lunghissima storia che attraversa tutte le ere musicali.

 

Novotono

 

Alle 16,30 alla Chiesa del Monastero di San Benedetto (via Sant’Alessandro, 51), sarà la volta della violinista Virginia Sutera e del pianista Ermanno Novali. Il suo da anni porta avanti una coraggiosa ricerca che fa dell’improvvisazione estemporanea e della composizione istantanea il fondamentale nucleo formale della propria musica. Il continuo lavoro di approfondimento delle potenzialità espressive dei rispettivi strumenti che rifugge da specifici contesti stilistici si concentra nell’azione musicale sul “qui ed ora” della performance e sulla ricerca identitaria del suono.

 

Duo Sutera

 

Alle 18, allo Sportello Polifunzionale/Anagrafe del Comune di Bergamo (piazza Matteotti 3) chiude la rassegna il duo Dimidiam: Massimiliano Milesi al sax tenore e Giacomo Papetti al basso elettrico si confrontano attraverso composizioni originali, arrangiamenti estemporanei ed interazioni improvvisative. Ruoli e suoni si modificano: il sassofono si fa ora voce, ora percussione, il basso è ora chitarra folk, ora rumore. Le musiche si ispirano alla chiarezza del repertorio popolare, unita alla tavolozza del jazz contemporaneo: Dimidiam è un viaggio di ricerca verso una sintesi tra la forma-canzone tradizionale e l’esplorazione di luoghi esotici e in parte sconosciuti.

 

Dimidiam

 

Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria sul sito https://unexpectedjazz2.eventbrite.com

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