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La convenzione

Economia della cooperazione: accordo tra Unibg e Confcooperative

L'obiettivo è quello di generare nuove opportunità nell’ambito dell’economia mutualistica e promuovere la formazione e la ricerca

Bergamo. Rafforzare ulteriormente la già consolidata collaborazione, per generare nuove opportunità nell’ambito dell’economia mutualistica.

Università degli studi di Bergamo e Confcooperative Bergamo hanno siglato l’accordo quadro su ricerca e formazione, volto a valorizzare sempre di più la sinergia nata, ormai da tempo, con diversi obiettivi condivisi.

Tra questi, la necessità di incrementare la cultura dell’impresa cooperativa, con azioni concrete e strutturate, al fine di favorire l’incontro tra la domanda di competenze del mercato del lavoro e le skill dei giovani che si apprestano ad entrarvi, oltre che perfezionare i profili sempre più complessi di chi già opera in imprese cooperative.

Grazie a questo accordo, della durata iniziale di tre anni, UniBg e Confcooperative condivideranno l’organizzazione di corsi, tirocini e altre attività formative e di ricerca per studenti, ma anche di lezioni, seminari, colloqui e simposi per docenti e personale tecnico amministrativo.

“La nuova convenzione con Confcooperative – spiega Elisabetta Bani, prorettore con delega alla Terza missione e ai rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo – non è un mero rinnovo di una precedente convenzione; siamo contenti di rinsaldare un rapporto che ha già una sua bella storia, ma ancora di più siamo soddisfatti di aver ripensato i contenuti della convenzione per renderla strumento che possa essere fruito a tutto tondo e da tutti i dipartimenti. Si consolida quindi un rapporto, ma anche si arricchisce il paniere delle occasioni di collaborazione e di realizzazione di azioni condivise. Ci piace ricordare che la convenzione è appena stata sottoscritta ma ha già portato a delle attuazioni concrete: sia sul piano della didattica che della ricerca che della terza missione. Ad esempio attraverso la presentazione ad alcuni studenti della variegata realtà del mondo cooperativo vista dall’angolo visuale privilegiato del Presidente di Confcooperative, oppure attraverso la collaborazione tra docenti UniBg e Confcooperativa per rispondere ad una call in materia di governance nelle società cooperative, per portare le nostre esperienze e le nostre ricerche sul tema a un convegno internazionale”.

“Il primo atto concreto di questa collaborazione – prosegue Cristiana Cattaneo, Direttore Centro di Ateneo SDM School of Management – riguarda il tema della formazione e SDM quale soggetto della formazione post-laurea e formazione continua. Si tratta di un progetto di ampio respiro, coprogettato con Confcooperative e che deriva da due elementi fondamentali: la necessità di una formazione che evolve nel tempo, anche alla luce delle grandi sfide che il mondo cooperativo si trova ad affrontare, e l’opportunità di sviluppo di competenze nuove e di rafforzamento di conoscenze già acquisite in un’ottica di life long learning. Questo primo progetto si sostanzia in due iniziative complementari. Il primo percorso, più breve, si rivolge alla governance delle imprese cooperative e a coloro che vogliono rafforzare la visione di sistema dell’azienda, considerando le diverse aree/funzioni ma soprattutto le relazioni tra queste e con il sistema nel suo complesso. Questo percorso si svolgerà nel periodo marzo-maggio di quest’anno. Il secondo percorso, con avvio in autunno, è più lungo e si rivolge ai referenti/responsabili delle diverse aree e vuole portare all’acquisizione di strumenti operativi specifici ma anche ad una capacità trasversale di gestione dell’azienda. Entrambi i progetti si fondano su una didattica molto interattiva ed un approccio anche laboratoriale sui vari temi”.

“Questa firma – sottolinea Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo – rappresenta un momento particolarmente significativo, perché sancisce ancora una volta l’importanza dell’educazione, imprescindibile, nel campo economico e nello sviluppo all’insegna dell’innovazione e del cambiamento, soprattutto tenendo conto di grandi fenomeni in corso, come la transizione green e digitale. Il nostro auspicio è che la cooperazione e le cooperative, grazie ai progetti che nasceranno da questa sinergia, rafforzino la propria conoscenza e le proprie competenze nel gestire azioni e ruoli sempre più complessi, e che l’Università continui ad aumentare l’offerta di percorsi economico-giuridici di un ambito peculiare e caratteristico come quello dell’impresa mutualistica”.

“La collaborazione tra Confcooperative e Università degli studi di Bergamo – sottolinea Lucio Moioli, segretario generale di Confcooperative Bergamo, – è consolidata da diversi anni di lavoro insieme. Oggi andiamo a sistematizzare questa sinergia, prevedendo una pluralità di azioni, oltre che di relazioni. Ricerca, formazione, sensibilizzazione culturale, orientamento e matching tra la domanda di competenze del mercato del lavoro e le skill dei giovani sono alcuni esempi di questa iniziativa che fonda la sua ragion d’essere anche sull’identità del lavoro cooperativo, sempre più contraddistinto dalla richiesta di competenze manageriali dei suoi operatori. Tanti sono, e saranno, i settori su cui Università e Confcooperative si riconoscono, nell’ambito di un importante rapporto condiviso con il territorio”.

Al momento, tra Confcooperative Bergamo e Università degli studi di Bergamo sono già in essere collaborazioni di vario tipo, da attività di studio e ricerca a percorsi formativi, compresi stage e tirocini, finalizzati a favorire attività didattiche integrative a completamento della formazione accademico-professionale degli studenti, nonché a fornire loro l’opportunità di una migliore conoscenza del mercato del lavoro.

Si continuerà, dunque, su questa strada, andando ad assicurare continuità e sistematicità, come suggerito dalla letteratura scientifica e dagli orientamenti normativi regionali, nazionali ed europei che, si legge nel documento, “sottolineano sempre più l’importanza di promuovere forme di raccordo, sinergia e integrazione tra le istituzioni operanti nell’area formativa e gli enti e organismi impegnati nel mondo dell’economia e del lavoro”.

Hanno partecipato all’incontro la Prof.ssa Annalisa Cristini, prorettore Welfare e Sviluppo sostenibile, la Prof.ssa Mabel Giraldo assegnista scienze umane e sociali e Gaia Bassani, Ufficio orientamento/servizio placement.

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