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Le parole

Gasperini: “-15 alla Juve? Non mi piace quando cambia la classifica in corsa”

Il tecnico nerazzurro sulla penalità ai bianconeri: "In questo modo diventano poco credibili i campionati. Così rimangono le cose in sospeso”

“Abbiamo ottenuto un punto su un campo difficile, contro una squadra forte e molto motivata dopo quel che è successo”: così inizia la conferenza stampa di Gian Piero Gasperini dopo il 3-3 ottenuto dall’Atalanta sul campo della Juventus. Un punto che per Gasperini è “segnale di crescita che copre il rammarico per aver concesso gol su due episodi su cui abbiamo qualcosa da ridire”.

Protagonista Ademola Lookman con la terza doppietta consecutiva in una stagione: “Io lavoro per cercare di mettere tutti in condizione di esprimersi al meglio. Lui è un prodotto di Lee Congerton, così come Højlund: li ha scovati e li ha portati in Italia. La società li ha portati, poi mi han permesso di lavorare bene”.

Il tecnico si sofferma ancora sui singoli: “Ederson ha fatto un’ottima gara, Palomino probabilmente ha un problema al flessore, vedremo. Demiral poteva giocare anche dal primo minuto”.

“La squadra ha avuto una bella crescita e la partita di questa l’ha dimostrato”, ha spiegato il mister tracciando il bilancio della prima parte di stagione. “Giriamo a 35 punti e sono tanti, ci apprestiamo a iniziare il girone di ritorno sicuramente con più fiducia, con lucidità e poca presunzione”.

Chiamato in causa sugli obiettivi anche a Dazn, il tecnico ha fatto il punto su quelli che sono gli obiettivi: “Ci siamo conquistati il traguardo strada facendo, cercando di capire a che punto eravamo passo per passo. Se tra un po’ di domeniche siamo lì potremo dire che possiamo giocare per la Champions, ma questo campionato è molto strano. E io quando vengono cambiate le classifiche strada facendo non sono felice, diventano poco credibili i campionati. Così rimangono le cose in sospeso”.

Il discorso plusvalenze e penalizzazioni è d’attualità e interrogato a riguardo Gasperini ha sottolineato la filosofia del club: “Questa è una situazione che si è creata nel calcio. Io sono un uomo di campo, sono felice quando si vede un ragazzo arrivare all’Atalanta, crescere e andare in un top club. Permette alla società di rafforzarsi, di generarsi. Io della Juventus ho un grande ricordo, ci sono stato con i Lippi, i Trapattoni, i Ventrone, i Vialli”. E ha aggiunto che “tante volte l’Atalanta è stata tirata in mezzo malamente, in modo molto errato”.

Poi discorso a parte per Giorgio Scalvini: “Un grande giocatore già a 19 anni, per personalità e carisma, è un leader anche fuori dal campo. Un predestinato: puoi metterlo dove vuoi, a me piace molto in difesa perché dà sicurezza nelle uscite. Ha qualità, ha classe”.

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