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“mille occhi sulla città”

Capitale della cultura, per la sicurezza impegnate anche le guardie giurate

Il protocollo firmato mercoledì in Prefettura dai rappresentanti delle Amministrazioni di Bergamo, Treviglio, Dalmine, Seriate, Romano, Caravaggio e Albino

Bergamo. Elevare il livello di sicurezza della provincia, interessata da moltissimi eventi che si inseriscono nel programma Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023, anche integrando le iniziative pubbliche e private in una cornice di sussidiarietà e complementarietà.

È l’obiettivo del protocollo “Mille occhi sulla città”, firmato mercoledì in Prefettura dal prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, dai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Bergamo, Treviglio, Dalmine, Seriate, Romano di Lombardia, Caravaggio, Albino, degli istituti di vigilanza privata aderenti all’iniziativa e con l’adesione del Questore, del Comandante provinciale Carabinieri e della Guardia di Finanza di Bergamo.

prefettura

L’accordo, che dà attuazione in provincia al Protocollo sottoscritto a livello nazionale, prevede la valorizzazione dei compiti di osservazione delle guardie particolari giurate attraverso l’attivazione di un sistema operativo, omogeneo e organico, di collaborazione informativa tra le centrali operative degli istituti di vigilanza e quelle delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale, allo scopo di segnalare situazioni di interesse per l’ordine e la sicurezza pubblica, comprese quelle relative a fattori ambientali e di degrado che incidono sulla sicurezza urbana.

Gli istituti di vigilanza cureranno, in particolare, sulla base del disciplinare tecnico operativo predisposto dalla Questura, la trasmissione di segnalazioni che riguardano situazioni di rilievo per la sicurezza pubblica e privata, acquisite dalle proprie guardie giurate durante lo svolgimento dei relativi servizi. Tale attività sarà effettuata attraverso i numeri di emergenza per contattare le Forze di polizia a competenza generale, ovvero il numero 112 NUE.

“La firma del Protocollo di oggi – ha detto il Prefetto – rappresenta un ulteriore tassello per l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata che vede coinvolti gli istituti di vigilanza in un rapporto di stretta collaborazione con le Forze dell’ordine e la polizia locale e concorrerà ad elevare la cornice di sicurezza di Bergamo Capitale della Cultura 2023, inserendosi nel più ampio quadro delle iniziative volte ad assicurare una sempre maggiore prossimità del monitoraggio dei fenomeni che possono destare insicurezza nei cittadini”.

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