Musso 6.5 – Quasi spettatore non pagante, si guadagna il voto parando ciò che deve (anche se sull’8-2 non è sicurissimo). E perché far parte di un 8-2 è comunque qualcosa oltre la normalità.
Toloi 7.5 – 10 minuti un po’ incerti, poi sale di colpi ed è determinante per mantenere il baricentro alto.
Demiral (58’) 6.5 – In campo a furor di popolo (turco), presente in forma massiccia in tribuna.
Palomino 7 – Piatek lo fa soffrire quando gli gioca alle spalle, tendenza già assodata, ma è una situazione piuttosto rara. Poi domina.
Scalvini 7.5 – Gol che sa di liberazione dopo un inizio anno non ottimale.
Zappacosta 7 – Ormai comprovato: è in salute e fa la differenza. A destra la Dea sfonda sempre.
Zortea (58’) 7 – Fa quello che vuole, taglia dentro al campo che è un piacere e il gol se lo merita.
De Roon 7 – Deve giocare una partita normale. Tolto per evitare scherzetti e squalifiche.
Ederson (46’) 7.5 – Si sblocca e l’auspicio dopo una perla così è che sia la prima di tante.
Koopmeiners 6.5 – L’unica nota stonata: un cartellino giallo forse evitabile, ma anche sfortunato.
Ruggeri 6.5 – Gestire Candreva questa sera è facile. Ha davanti Boga, gli lascia spazio.
Lookman 8.5 – Parte da posizione più defilata, ma non per questo è meno incisivo: la sua coesistenza con Højlund è una delle chiavi del successo. Quando scambiano sono giramenti di testa per la difesa.
Maehle (81′) sv
Højlund 9 – Partita da attaccante totale. Difende palla, attacca la profondità, non lo prendono mai e il solo gol segnato non rende giustizia ad una prestazione sontuosa.
Zapata (64′) 6.5 – Entra a giochi già fatti, altruista: gioca per gli altri e assiste Zortea.
Boga 8 – Pimpante e in fiducia come non mai. Finalmente.
Gasperini 9 – La mossa delle tre punte in linea manda in tilt la difesa della Salernitana, che perde tempi e distanze. Il resto lo fanno i suoi ragazzi: l’Atalanta torna al passato recente, nella sua versione migliore. È una serata da ricordare.
commenta