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L'insediamento

L’allarme del nuovo Prefetto Forlenza: “Abbiamo una carenza di personale del 50 per cento” fotogallery

Salernitano di 58 anni, è sposato e padre di tre figli: "La nonna di mia moglie abitava in Città Alta e mi parlava in dialetto"

Bergamo. “Abbiamo una grave carenza di personale, dovremmo essere in 96 e invece siamo in 50”. Si presenta lanciando un allarme il nuovo Prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza.

Salernitano di 58 anni, sposato e padre di tre figli, è al suo secondo incarico a capo di una Prefettura. Prima della nostra città era stato per due anni a Rimini. Prende il posto di Enrico Ricci, trasferito a Catanzaro a fine novembre, e si definisce “Pragmatico e concreto”.

“Il primo pensiero quando ho saputo della nuova destinazione – le sue parole lunedì pomeriggio negli uffici di via Tasso – è andato alle tante vittime del Covid che avete patito in questa provincia e a quelle strazianti immagini dei camion dell’esercito che portavano via le bare con le salme. Un evento purtroppo rimasto scolpito nel cuore di tutti noi”.

Poi Forlenza svela un simpatico particolare legato alla sua famiglia: “Ho pensato anche alla nonna di mia moglie, che si chiamava Rachele Quarti e abitava in Città Alta. Ricordo bene il suo dialetto e tutti i racconti sulle vostre tradizioni. Quindi anche se non ero mai stato qui prima d’ora, qualcosa già conosco”.

Ma non solo affetti, perchè il nuovo Prefetto si è già messo all’opera: “Stamattina ho avuto un primo scambio di vedute con il mio personale, mentre nel pomeriggio ho ricevuto i dirigenti delle forze di polizia per fare il punto. Mi hanno illustrato un po’ la situazione a livello provinciale, spiegandomi che non ci sono particolari criticità. Ho notato una grande sinergia tra di loro e questo per me è positivo visto che mi ci dovrò rapportare. Nei prossimi giorni incontrerò anche il sindaco, il vescovo, il presidente della Provincia e quello del tribunale. Poi tutte le altre istituzioni del territorio”.

Chiari i suoi obiettivi primari: “I primi dossier sui quali lavorerò saranno quelli sull’accoglienza dei migranti, sulla sicurezza durante le partite dell’Atalanta e sull’organizzazione della Protezione civile. Poi a breve inizieranno gli eventi legati a Bergamo Brescia capitale della Cultura, che saranno un primo importante banco di prova per testare il nostro operato”.

“Qui abbiamo una grave carenza di personale – conclude Forlenza – . Siamo circa la metà rispetto a quelli che dovremmo essere. Per esempio non abbiamo un dirigente dell’ufficio di ragioneria. Speriamo possano cambiare le cose, anche se è un problema generale di amministrazione pubblica, con una mancanza di nomina a fronte di gente che va in pensione o lascia l’incarico. Ringrazio chi c’è ora che spesso si ferma anche oltre il proprio orario per completare il proprio lavoro”.

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