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Il dibattito

Il Caravaggio di Manzù all’aeroporto, dopo 13 mesi lo sfogo di Panigada che fa discutere

Un post su Fb di Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione di prosa del Donizetti, fa discutere dopo l'impegno di Sacbo di restaurarla e valorizzarla all'esterno dell'aeroporto di Bergamo

Bergamo. Non si placa la discussione dopo il post di Maria Grazia Panigada, direttrice della stagione di prosa del Teatro Donizetti.

Il suo commento sulla statua che raffigura il Caravaggio (personaggio che dà il nome allo scalo aeroportuale di Bergamo) di Manzù non è di certo clemente: “Sta lì ignorato, messo male, schiacciato spesso fra le auto parcheggiate senza regola, difficile notarlo il Caravaggio di Manzù all’aeroporto di Bergamo. Almeno lo si poteva mettere all’interno dell’aerostazione, cercando per lui uno spazio. Così fa pena. Prima di essere portato qui era nel giardino della provincia e dialogava con altre opere dello stesso Manzù e di altri grandi scultori. Speriamo che almeno sia un po’ curato, visto che le altre sculture del giardino sono in completo stato di abbandono (una scultura di Edoardo Villa presto sarà irrecuperabile). La bellezza va custodita, sempre”.

In molti si sono chiesti che titolo abbia Panigada per esprimere un simile commento, dopo che l’opera di Manzù è stata posta all’aeroporto di Bergamo 13 mesi fa e al termine di un lungo periodo che ha visto dialogare Provincia, società che gestisce l’aeroporto, gli eredi di Manzù, la Soprintendenza e una schiera di critici d’arte. La Provincia di Bergamo ha ceduto in comodato l’opera dopo che Sacbo si è presa l’impegno di restaurarla.

E così sorgono diverse domande: una istituzione avrebbe permesso che un’opera del genere si depauperasse? La figlia di Manzù non avrebbe forse contestato l’allocazione da subito? Soprintendenza e critici d’arte hanno i paraocchi? Panigada non si è mai accorta che è il punto privilegiato per una foto ricordo? Se in quel punto la vedono tutti, dentro quante migliaia di persone in meno ne godrebbero?

Un dettaglio non da poco è poi il fatto che l’opera di Manzù è protetta da un vetro antisfondamento e non è per niente schiacciata dalle auto, visto che quell’area non è un parcheggio per vetture ma transitano distanti solamente gli autobus. Come si può ben vedere dalla foto pubblicata dalla stessa Panigada.

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