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Tribunale

Tra omicidi, corruzione e violenze sessuali: un anno di cronaca giudiziaria

Ci sono anche le condanne in primo grado per l'omicidio di via Novelli, in Appello per l'assassinio dell'ex segretario della Lega Franco Colleoni e in Cassazione per la morte dei due giovani travolti fuori dal Setai

Bergamo. Un anno di cronaca giudiziaria, tra processi conclusi, ricorsi in appello, sentenze in Cassazione: decisioni che in alcuni casi hanno fatto discutere.

Quelli per omicidio, violenza e corruzione sono i procedimenti che maggiormente hanno interessato l’opinione pubblica e che riproponiamo in questo articolo di fine anno.

L’omicidio di via Novelli

Alessandro Patelli, 20 anni, è stato condannato a 21 anni per l’omicidio di Marwen Tajari, tunisino di 34 anni. La sentenza è del 18 novembre, un anno e tre mesi dopo il fatto. Nell’agosto 2021 il giovane, fuori dalla sua abitazione di via Novelli a Bergamo, aveva accoltellato a morte Tajari davanti alla moglie e alle sue figlie di 12 e 2 anni. A scatenare la lite un banale litigio avvenuto tra i due. L’imputato ha invocato la legittima difesa, ma la Corte d’assise ha respinto questa ipotesi.

L’omicidio Colleoni

Stessa pena, confermata in Appello lo scorso 28 ottobre, per Francesco Colleoni, 36 anni, accusato dell’omicidio del padre Franco, ex segretario provinciale della Lega bergamasca. I fatti risalgono al 2 gennaio 2021 quando il ristoratore era stato trovato morto nel cortile del suo locale, “Il Carroccio” di Dalmine: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il suo assassino gli aveva sbattuto ripetutamente il capo sul cordolo del vialetto di ingresso. Il figlio Francesco, cuoco di 36 anni, da subito aveva ammesso di aver litigato col padre e di averlo spinto, dicendo poi di non ricordare più nulla di quanto accaduto in seguito.

L’omicidio Del Gaudio

Il 7 ottobre è stato assolto anche in Appello, Antonio Tizzani, ex ferroviere di 74 anni, accusato di aver ucciso la moglie Gianna Del Gaudio con una coltellata alla gola la notte del 27 agosto 2016 nella loro villetta di via Madonna delle Nevi a Seriate. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo anche in virtù delle presunte menzogne dell’imputato mentre la difesa aveva avanzato la richiesta di assoluzione per la mancanza di prove.

L’omicidio di Pedrengo

Eliana Mascheretti, ingegnera di 61 anni, il 23 settembre è stata condannata a 9 anni e 4 mesi per l’omicidio volontario del cugino Giuliano, 70 anni. Al culmine di un litigio avvenuto la sera del 20 dicembre 2020, la donna aveva colpito con un martello il cugino che viveva insieme a lei dal 2015. Dopo l’aggressione Eliana aveva soccorso Giuliano, lo aveva messo a letto e gli aveva dato un antidolorifico. Vedendo le sue condizioni peggiorare, aveva chiamato i soccorsi, ma l’uomo era morto poco prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Il duplice omicidio di Ferrari e Carissimi

L’1 luglio 2022 la Corte di Cassazione ha confermato la pena di 11 anni e 4 mesi per Matteo Scapin, il 34enne di Curno responsabile della morte di Matteo Ferrari e Luca Carissimi. Lo scooter sul quale viaggiavano i due ragazzi di 19 e 21 anni, era stato travolto dall’auto dell’imputato dopo una lite alla discoteca Setai di Orio al Serio nella notte tra il 3 e il 4 agosto 2021.

La strana morte di Bara

La notte tra il 22 e il 23 luglio 2017, a Ubiale Clanezzo, il 20enne senegalese Bara Thiam, morì in circostanze poco chiare. In seguito ad una lite avvenuta alla festa del paese, il giovane fuggì lungo la strada provinciale e precipitò in un burrone facendo un volo di circa 15 metri. Lo inseguirono Claudio Brioschi, 56enne di Ubiale che lavorava alla festa, Raul Magitteri, 25enne di Sorisole e la sua compagna Ingrid Bassanelli. Lo scorso 12 maggio Brioschi e Magitteri sono stati assolti dall’accusa di omicidio preterintenzionale, il primo condannato a 8 mesi per tentata violenza privata, il secondo assolto insieme alla fidanzata.

La condanna dell’ex senatore Piccinelli

Lo scorso 21 luglio l’ex senatore di Forza Italia Enrico Piccinelli, 57 anni, è stato condannato a 5 anni per corruzione. Il politico doveva rispondere dell’accusa di aver intascato, tra il 2013 e il 2014, una tangente da 275mila euro in tre tranche da 25mila, 150mila e 100mila euro, quando era assessore provinciale all’Urbanistica, per fare approvare il Piano di Governo del Territorio di Foppolo per aumentare le cubature, con l’obiettivo di favorire nuovi insediamenti attorno alle piste da sci.

La condanna dell’ex direttore del carcere Porcino

Lo scorso 26 ottobre l’ex direttore del carcere di Bergamo Antonio Porcino è stato condannato in abbreviato a cinque anni, quattro mesi e venti giorni per vari reati di cui era accusato nell’inchiesta esplosa nell’estate 2018. Quindici i capi di accusa sui 22 contestati per i quali è stato condannato, tra i quali truffe, peculato, appropriazioni indebite, violenze sessuali, false attestazioni e danneggiamento fraudolento.

La violenza sessuale di un ristoratore della Val Seriana

Il 19 aprile la Cassazione ha condannato a 6 anni e mezzo un ristoratore di 47 anni di un noto agriturismo della Val Seriana. I fatti risalgono al 2017 quando una dipendente era stata aggredita alle spalle mentre si stava cambiando nello spogliatoio. “Se ci stai, ti metto in regola”, le aveva promesso dopo averne abusato. La donna era anche stata ricoverata in ospedale ed era stata dimessa con una prognosi di due mesi.

La turista americana violentata dal proprietario di un Airbnb

Una turista americana di 25 anni ha denunciato un peruviano di 60 anni, titolare della stanza in affitto nella quale aveva soggiornato nella notte tra il 16 e il 17 aprile del 2019. Secondo la denuncia della giovane, lei e l’uomo erano usciti a cena, avevano bevuto qualcosa in un bar della città e, una volta rientrati nell’appartamento di via San Bernardino, lui l’aveva violentata. Lo scorso 24 novembre il collegio del tribunale ha condannato l’imputato a 3 anni e 4 mesi.

Gli abusi sessuali nell’agenzia di modelle

Il titolare 61enne di un’agenzia di modelle di Gorlago è stato condannato a 9 anni e mezzo per abusi sessuali, anche su una ragazza di 15 anni, lo scorso 21 dicembre. I fatti sarebbero avvenuti nell’estate del 2018, durante una tre giorni organizzata dall’agenzia (oggi fallita) tra corsi di portamento e book fotografici. La ragazzina aveva sporto denuncia, accusando il titolare di averla fatta bere e di aver poi abusato di lei. I medici dell’ospedale al quale la 15enne si era rivolta avevano riscontrato dei segni compatibili con le presunte violenze.

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