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Nel giorno di natale

Sette detenuti evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano: due giovani ripresi

Nelle ore successive alla fuga, altri ragazzi reclusi hanno appiccato fuoco ai materassi: quattro agenti intossicati

Milano. Una giornata di Natale che ricorderanno al carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano, dove domenica 25 dicembre sono evasi 7 giovani detenuti, due dei quali già ripresi e un terzo si è costituito.

Forse approfittando di lavori in corso da tempo nel penitenziario minorile di Milano o dei ranghi ridotti della polizia penitenziaria nel giorno di Natale, sette giovanissimi detenuti sono evasi attorno alle 16,30 di domenica 25 dicembre. Pare che la via d’uscita sia un varco nel muro. Due dei sette fuggitivi sono già stati ripresi, un terzo si è costituito. Per gli altri quattro sono in corso ricerche a tappeto.

Nelle ore successive alla fuoriuscita dei sette ragazzi che hanno tutti tra i 17 e i 19 anni, in alcune celle dello stesso penitenziario, altri ragazzi reclusi hanno appiccato fuoco ai materassi e sono arrivati cinque mezzi dei vigili del fuoco per tenere la situazione sotto controllo, due gli agenti intossicati. Per la gravità dell’evasione sono rientrati in servizio tutti gli agenti reperibili, e lunedì sono in arrivo, mandati dal ministero di Via Arenula, i vertici del Dipartimento della giustizia minorile, tra i quali il direttore generale Giuseppe Cacciapuoti che inizierà ad approfondire come sia potuta avvenire una così clamorosa evasione.

IN OSPEDALE 4 AGENTI INTOSSICATI

Sono quattro gli agenti di polizia penitenziaria portati in ospedale dopo essere rimasti intossicati ieri sera dal fumo causato dalle fiamme appiccate nelle celle da alcuni detenuti dell’istituto minorile Beccaria di Milano, dopo che sette reclusi sono fuggiti dall’istituto, due sono già stati presi mentre prosegue la ricerca degli altri cinque. Gli agenti portati all’ospedale San Carlo per intossicazione hanno 25, 26, 27 e 34 anni, nessuno è in condizioni gravi. Il 118 ha mandato sul posto cinque ambulanze e altri due mezzi.

LE REAZIONI DEI SINDACATI

Negli istituti minorili, per ragioni connesse anche al sovraffollamento penitenziario nelle carceri, l’età dei detenuti – ricorda il segretario della Uilpa Gennarino De Fazio- “può arrivare fino 25 anni”. “Molte delle problematiche che investono le carceri – sottolinea il sindacalista – si ritrovano anche negli istituti penali per minorenni. In particolare, sono in vorticoso aumento i casi d’aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori”, tra cui appunto “l’innalzamento del limite d’età”. “Da tempo – continua – ripetiamo che il sistema d’esecuzione penale va ripensato e che vanno riorganizzati e potenziati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”. “Auspichiamo – conclude De Fazio – di poterci presto confrontare con il Ministro della Giustizia e i Sottosegretari delegati per la ricerca di un percorso riformatore e soluzioni concrete che vadano al di là dei meri proclami”.

LA REAZIONE DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA

 ”L’evasione di sette minori dall’Istituto Beccaria di Milano avvenuta oggi è sconcertante. Siamo in contatto con la direttrice del carcere per approfondire le modalità con cui si è verificato il fatto. Ringrazio il reparto di Polizia penitenziaria, prontamente rientrato nella sua interezza in servizio, il Nic e le altre Forze dell’ordine che da subito hanno avviato un’intensa attività di ricerca degli evasi. Visiterò di persona l’istituto. Ciò che è accaduto non si deve ripetere. Vanno individuate soluzioni efficaci e immediatamente disponibili per scongiurare episodi simili”. Lo dichiara il senatore leghista Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, che ha ricevuto da qualche giorno la delega ai carceri minorili e al trattamento dei detenuti.
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