Un incrocio quasi casuale, che è poi sfociato in un pomeriggio in curva insieme e oggi un’amicizia di lungo corso. È iniziato così uno dei gemellaggi tra tifoserie più solidi d’Europa: quello che da oltre vent’anni lega l’Atalanta e l’Eintracht Francoforte. Un legame che si rinnova nel Trofeo Bortolotti di venerdì, quando Bergamo ospiterà un migliaio di tifosi tedeschi.
Sarà il secondo viaggio orobico per il club dell’Assia e i propri fan, che dovrebbero arrivare circa in 1000. Il primo è risalente al 6 agosto 2016 e fu una giornata di festa in città: nel pomeriggio si giocò una partita amichevole in Fara, per poi andare tutti insieme in corteo all’Atleti Azzurri d’Italia per assistere alla partita.
Tifosi mischiati in ogni settore, con uno striscione che recitava “la nostra amicizia una roccaforte, Bergamo abbraccia gli ultras di Francoforte”.
Per tornare alle origini del gemellaggio bisogna risalire al 6 giugno del 1999. Si gioca la 37ª e penultima giornata di Serie B, l’Atalanta è di scena a Treviso ed è in piena corsa per la promozione. Sulla strada per lo stadio il gruppo dei Nomadi incrocia alcuni tifosi dell’Eintracht Francoforte: “Erano in viaggio in Veneto per ritirare del materiale per il loro gruppo”, ha ricordato Vincenzo, uno dei fondatori dei Nomadi, nel libro “Atalanta: folle amore nostro” di Daniele Belotti.
Da cosa nasce cosa ed è così che, tra i 4mila presenti sulle tribune dello Stadio Omobono Tenni, ci finiscono anche alcuni tifosi dell’Eintracht. A quella trasferta fa seguito uno scambio di lettere che porta poi nuovamente fan da Francoforte per un derby con il Brescia. Il primo di tanti viaggi, in entrambe le direzioni.
Il gemellaggio tra le due tifoserie è ulteriormente valorizzato dal comune legame con il Wacker Innsbruck, squadra storicamente amica dell’Eintracht che a inizio anni ’90 ha stretto amicizie anche con alcuni gruppi della tifoseria organizzata bergamasca, estese poi anche alla Ternana.
Gli scambi di striscioni e le dediche delle rispettive curve sono state continue nel corso degli scorsi due decenni. Quando l’Eintracht è stato di scena in Italia, così come quando l’Atalanta in Germania, c’è sempre stata una rappresentativa bergamasca o tedesca nel settore ospiti.E l’amichevole del 2016 ha rinnovato ulteriormente questo ponte che unisce Bergamo e Francoforte: è stata la prima sfida, anche se non ufficiale, tra le due società. E i tifosi sono arrivati anche in bicicletta dall’Assia pur di esserci.
Inoltre, il 24 ottobre 2019 l’Eintracht ha ospitato lo Standard Liegi in Europa League e ha dedicato un’intera coreografia al legame ventennale che lega le due società: i fan hanno esposto la fotografia di un’aquila asimmetrica che i media tedeschi hanno identificato come il simbolo dell’amicizia: “Vent’anni fianco a fianco”, recitava lo striscione che lo accompagnava.
Le manifestazioni d’affetto e di vicinanza sono state molteplici, anche nei momenti difficili: nel marzo 2020, in piena pandemia, sull’Alten Brücke (“Ponte Vecchio”) di Francoforte è stato esposto un messaggio di vicinanza: “Bergamo, mola mia”.
Lo scioglimento della Curva Nord (che dalla Germania hanno accolto con tristezza, ma “della fratellanza tra l’Aquila e la Dea, che ricorre quest’anno — si legge nel comunicato —, abbiamo imparato molto da voi, questo passaggio ovviamente ci rende anche tristi, ma tornerete più forti di prima”) non ha rotto il legame, tanto che diversi atalantin sono volati a Siviglia per tifare Eintracht nella finalissima di Europa League contro i Rangers, vinta dai tedeschi ai rigori.
Il Bortolotti di venerdì sera riunirà nuovamente le due tifoserie, che già dal pomeriggio si ritroveranno per le strade della città per rinnovare un’amicizia di lungo corso destinata a durare.
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