• Abbonati
A cura di

Focus Economia

Camera di commercio

Manifattura a Bergamo: produzione in continua crescita, ma gli ordini si fermano

Il principale contributo alla crescita proviene dalla meccanica, oltre che dall’abbigliamento e dalla carta stampa; la gomma-plastica evidenzia invece un incremento su base annua inferiore alla media mentre la chimica svolta in negativo

Bergamo. La crescita della produzione manifatturiera bergamasca prosegue ininterrottamente dalla seconda metà del 2020, ma nel III trimestre 2022 (luglio- settembre) si osserva un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. A dirlo sono i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Bergamo, che tracciano un quadro da cui emerge un tessuto manifatturiero comunque in salute: tenendo conto della difficile situazione economica nazionale e internazionale, infatti, le imprese bergamasche resistono e mantengono i livelli di produzione in terreno positivo. Anche se non è chiaro per quanto ancora, considerate le poco ottimiste aspettative delle imprese per il futuro.

Produzione positiva, ma in rallentamento

Nel III trimestre 2022 l’industria (composta da imprese con almeno 10 addetti) registra una crescita della produzione pari al +1,1% (+5,1% rispetto al III trimestre 2021), ben più consistente di quella lombarda (+0,4%). Tuttavia, si tratta della crescita più bassa degli ultimi trimestri, un dato che evidenzia il rallentamento in atto dei livelli produttivi. Il principale contributo alla crescita viene della meccanica, dall’abbigliamento e dalla carta stampa.

Generico novembre 2022

Più in difficoltà il settore della gomma-plastica (che rispetto all’anno scorso cresce meno della media), mentre la chimica registra addirittura una crescita negativa.

Quanto ai prezzi, quelli dei prodotti finiti crescono del 5,9% e sostengono la crescita del fatturato (+2,5%), ma rallentano rispetto ai trimestri precedenti, e questo vale anche per i costi delle materie prime (+9,4%), una delle variazioni che più aveva caratterizzato il periodo a cavallo tra il 2021 e il 2022 e che aveva portato ad un’erosione significativa dei margini di guadagno delle imprese, comunque ancora in corso.

Generico novembre 2022

Un altro degli elementi più critici degli ultimi mesi era la scarsa reperibilità dei materiali, che aveva causato grandi difficoltà lungo le catene di fornitura nella fase iniziale della ripresa post-Covid ma che nel III trimestre sembra migliorare: l’indice utilizzato per monitorarla, cioè il saldo tra le indicazioni di eccedenza e di scarsità, segna un +5,8 per le scorte di materie prime, mentre è ancora negativo (-2,2), ma comunque in misura minore rispetto ai trimestri precedenti, il saldo relativo alle scorte di prodotti finiti.

La crescita della produzione nell’artigianato, seppur in lieve rallentamento, rimane sostenuta (+0,9%, +5,8 su base annua), prosegue la tendenza positiva dopo la battuta d’arresto del primo trimestre e risulta migliore anche della media lombarda (+0,6%). Nell’artigianato, anche se in diminuzione, la crescita dei prezzi di vendita è ancora molto alta (+7,5%) e porta il fatturato a crescere addirittura del 2%.

Generico novembre 2022

Per il sesto trimestre consecutivo i prezzi delle materie prime registrano una crescita percentuale a doppia cifra (+14,5%), dunque più sostenuta di quella dei listini, il che mantiene ridotti i margini di profitto delle imprese. Si alleviano le difficoltà sulle catene di forinitura: migliora il saldo di eccedenza e scarsità per le materie prime (da -13,4 a -7,4), si mantiene stabile per i prodotti finiti (da -7,6 a -7,4), e per entrambi ritorna in linea con i dati pre-Covid.

L’occupazione (saldo tra numero di addetti ad inizio e a fine trimestre) migliora sia per l’industria (+0,5%) che per l’artigianato (+0,3%), proseguendo la tendenza positiva avviata alla fine del 2021.

grafici

Ordini e aspettative per il futuro

Come per lo scorso trimestre il quadro generale della manifattura bergamasca, dunque, si mantiene positivo, ma non altrettanto ottimistiche sono le previsioni delle imprese per il futuro. Nell’industria tutte le variabili legate alle previsioni di crescita o di diminuzione registrano valori negativi (produzione -9, domanda interna -20, domanda estera – 14, occupazione +4 ma in progressiva riduzione).

Lo stesso vale per l’artigianato: produzione -12, domanda interna -16, domanda estera -4 e occupazione -4. La manifattura prevede quindi mesi difficili, anticipati da un dato: nell’industria la crescita degli ordini rispetto allo scorso trimestre è nulla (per l’artigianato si attesta invece al +1,6%).

carlo mazzoleni

“Nonostante tutto la produzione industriale ha registrato ancora una volta una crescita congiunturale – commenta Carlo Mazzoleni, presidente dalla Camera di Commercio di Bergamo –. Certo, le prospettive non paiono buone e le aspettative degli imprenditori risentono del clima di forte incertezza che rende di fatto impossibile ogni previsione. D’altro canto, i prezzi delle materie prime si stanno riassorbendo e le catene di fornitura iniziano a operare con minori discontinuità: i margini di profitto delle imprese tornano ad allargarsi. L’artigianato presenta una variazione di ordini positiva, ma subisce maggiormente il costo dei rincari”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI