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Anno accademico 2022/2023

La ministra Bernini all’UniBg: “Ragazzi, chiedeteci di più”. E arrivano le richieste: più personale, più diritto allo studio fotogallery

Se l’invito della Ministra Bernini ad avanzare richieste era rivolto ai ragazzi, c’è stato anche qualcuno che - non più studente - ha alzato la mano per segnalare le proprie

Bergamo. “Cari studenti, chiedeteci di più, investiteci delle vostre aspettative”. Si è presentata con questo messaggio la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini agli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo nel giorno dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023.

Una cerimonia in trasferta, quest’anno celebrata nell’auditorium dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo (causa indisponibilità dell’Aula Magna di Sant’Agostino), ricca di argomenti e di spunti di riflessione. Anche se la scelta del luogo può apparire inusuale in realtà – spiega l’Università – certifica la vicinanza dell’Ateneo con il territorio. Ed emblema della relazione è proprio quell’area, la Montelungo-Colleoni, in cui aveva sede la caserma della Guardia di Finanza e che nel 2023, viene annunciato, inizierà a muovere i primi passi verso il rilancio. “Con l’Università condividiamo l’idea della formazione come fulcro di sviluppo – commenta il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -. Per questo il 2023 non sarà solo l’anno in cui verrà completato il restauro del complesso di Sant’Agostino, ma inizierà anche il percorso di recupero della Montelungo-Colleoni”. Lì sorgeranno soprattutto alloggi per gli studenti (400 circa). Un nodo doloroso per l’UniBg, che attualmente può contare su poco più di 150 posti letto a fronte di un totale di oltre 21 mila iscritti.

Se l’invito della Ministra Bernini ad avanzare richieste era rivolto ai ragazzi, c’è stato anche qualcuno che – non più studente – ha alzato la mano per segnalare le proprie. Daniela Iovino, rappresentante del personale tecnico-amministrativo (pta) si è fatta portavoce di quello che ha chiamato un appello più che un intervento istituzionale. E ha ricordato un’altra nota dolente per Bergamo, quella del sottodimensionamento dell’organico d’ateneo.

La ministra Bernini

“Ad oggi la media nazionale del rapporto pta-studenti è di 1 a 30. A Bergamo è di 1 a 80 – sottolinea Iovino, che spiega l’impatto della mancanza di personale sul funzionamento della macchina accademica -. La situazione è insostenibile, con questi numeri non è possibile accompagnare la crescita d’ateneo e affidare nuovi incarichi di responsabilità. Anche a causa di continui vincoli ministeriali, imposti in modo opinabile, che limitano la produttività. Il nostro è un appello affinché gli sforzi di donne e uomini che stanno dedicando la loro vita al lavoro vengano riconosciuti. Noi abbiamo fatto la differenza nei momenti di difficoltà. L’abbiamo fatto per UniBg”.

E gli studenti? Anche loro si sono tolti qualche sassolino dalla scarpa. Il discorso del neo eletto rappresentante degli studenti Ayman Bourrai ha riacceso la luce sul tema dell’accesso al diritto allo studio. In particolare sulle borse per gli studenti, diventate più difficili da ottenere. “Sono 229 gli studenti della nostra Università che lo scorso anno non hanno potuto avere accesso alla borsa di studio perché Regione Lombardia ha aumentato la quantità di crediti formativi necessari facendoli passare da 25 a 35. Ci sono poi studenti risultati idonei, che hanno acquisito quei crediti, ancora più stringenti, ma che sono rimasti fuori dalle borse regionali e devono essere pagati di tasca propria dall’Università”.

La ministra Bernini

Da parte sua la Ministra Bernini ha accolto le istanze e ha tracciato la sua idea di Università e di Ricerca. “Vorrei per voi una formazione più ariosa e più completa, che non sia solo accademica, e un passaggio verso offerte didattiche meno rigide. C’è bisogno di un cambiamento e di interconnessioni, e compito dell’Università è quello di pre correre i tempi”. E, per chiudere, cita Hawking: “Perché il nemico della conoscenza non è l’ignoranza, ma l’illusione della conoscenza. Mi impegno a dare il massimo – promette agli studenti – per trasformare le vostre aspettative, i vostri sogni, in risultati raggiunti”. La lista delle richieste è stata fatta, ora l’Università aspetta le risposte.

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