Bergamo. Ore 20.00 di venerdì 18 novembre. È il momento del debutto di “La Favorite”, primo titolo in programma al Donizetti Opera. Il teatro Donizetti di Bergamo, illuminato a festa, per questa notte è il cuore pulsante della città, più bello che mai. Poi, in una serata che sembra già perfetta accade l’inaspettato. Siamo al secondo atto dell’opera. Dopo aver provato le più forti emozioni, tra amori ai limiti dell’impossibile, addii struggenti e passioni proibite, arriva la magia. C’è un cambio di scena sul palco. La musica accompagna l’entrata di un corpo di ballo unico: sono 27 donne sulla settantina (leggi qui). A breve a palazzo ci sarà un gran ballo e loro devono prepararsi. Una veste candida, un tutù colorato e un fiore sulla testa. Inizia il ballo. Sono meravigliose, divertenti, eleganti.
Non c’è dubbio che siano loro le stelle della serata. Scelte tra i centri della terza età di Bergamo per interpretare le favorite del re ormai non più nel fiore degli anni, rimarranno nella memoria del pubblico. Questo è uno dei frutti preziosi prodotti dalla regia di Valentina Carrasco, che nel suo lavoro ha messo la visione dell’artista e la sensibilità di donna.
Amore, passione, dolore. Ci sono tutti i colori della vita ne “La Favorite”, una delle opere più amate del grande Gaetano Donizetti. Ogni sfumatura e intensità è stata colta e ricondivisa in questo nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti, in coproduzione con l’Opèra national de Bordeaux.
Sul podio il maestro Riccardo Frizza, direttore musicale del festival, dirige un cast prestigioso. Javer Camerena nei panni di Fernand, celebre tenore messicano, manda subito in visibilio il pubblico alla sua prima entrata; Florian Sempey, oramai di casa al festival, è perfetto nei panni del re Alphonse XI; Annalisa Stroppa è Lèonor de Guzman (leggi qui), la favorita del re, innamorata di Fernand.
Un classico triangolo amoroso che fa da sfondo ad una storia intensa. Nella Castiglia del 1340, epoca in cui è ambientata l’opera, per una donna che viene scelta dal re non ci sono alternative, tranne che la morte. Lèonor è una donna ingannata, costretta a sopravvivere alle scelte degli altri.
“Ah come non sono padrona del mio destino”, canta. Nella sua interpretazione Annalisa Stroppa riscatta tutto il dolore del personaggio, distrugge i muri del pregiudizio e svela la vera anima della protagonista. Alla fine, lo spettatore ha la certezza che Lèonor è molto più del ruolo che la società le ha imposto. È una donna che sa amare fino in fondo, pronta a sacrificarsi per amore. Per queste ragioni è facile innamorarsi de “La Favorite” firmata Carrasco, impossibile non amare Lèonor.
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