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Stasera la prima

Dai Centri della Terza Età al Teatro Donizetti: 29 donne sul palco de “La Favorite”

Uno stage a maggio e poi la selezione per un ruolo da protagonista nella prima opera che apre il cartellone della stagione lirica del teatro cittadino e del Donizetti Opera

Bergamo. Uno spettacolo costruito sull’inclusione. Quella che prenderà vita, questa sera venerdì 18 novembre, nella prima di La Favorite al Teatro Donizetti che apre il Donizetti Opera.

In scena va una delle creature più riuscite del maestro Donizetti che amava dare ai titoli delle sue opere i nomi delle protagoniste, basti pensare al Lucia di Lammermoor, Anna Bolena, Maria Stuarda, Linda di Chamounix, Lucrezia Borgia. Eppure per questa Léonor de Guzman, la protagonista de “La Favorite” appunto, Gaetano Donizetti ha riservato al suo ruolo il titolo dell’opera. La regista Valentina Carrasco riscatta questo dettaglio, così profondamente maschilista, coinvolgendo l’intera città di Donizetti.

A ricoprire un ruolo da protagoniste sul palco questa sera ci saranno, infatti, 29 donne, 27 sul palco e due sostitute, scelte tra i Centri della Terza Età di Bergamo, gli oratori e i circoli, grazie anche alla collaborazione dell’assessorato alle Politiche Sociali guidato dell’assessora Marcella Messina.

Un corpo di ballo che è una sfida: donne bergamasche, residenti in città, con un’età compresa tra i 20 e gli 80 anni. Il casting, chiamiamolo così, si è svolto nel maggio scorso quando queste donne sono state selezionate per partecipare ad un’avventura unica. Nessuna esperienza di teatro, nessun corso di portamento o di dizione, nessuna lezione di ballo: soltanto tanto desiderio di mettersi in gioco, di provare un’emozione unica e forte, di essere veramente partecipi della vita della loro città per il loro essere donne.

Donne pienamente realizzate, soddisfatte e piene di interesse, che oggi sono la trama, l’ordito importante delle famiglie di questa città. Donne che non devono rivendicare nulla, un tempo Favorite e oggi splendide settantenni. Il loro entusiasmo, la loro gioia di vivere, il loro essere donna appagate è palpabile quando si entra nella sala prove del Teatro Donizetti. Il pianoforte in fondo alla sala, la sbarra da una parte e dall’altra la fila dei tutù rosa e lilla in bella vista, appesi insieme ai vestiti di raso e alle ballerine che metteranno ai piedi.

“Poco prima di maggio, abbiamo visto la locandina che ci invitava a partecipare ad una tre giorni dedicata al Teatro, un’iniziativa voluta dal Comune di Bergamo e abbiamo scelto di partecipare, pur non avendo nessuna esperienza in materia – racconta Nadia Mentasti, con gli occhi che brillano e un sorriso stampato da far invidia -. Così ci siamo trovate in 50 a fare delle prove, delle improvvisazioni su un palco vero”.

“È stato bellissimo, abbiamo infatti potuto provare sulla pelle che cosa significa esprimere le nostre emozioni con la voce, con i gesti e con il movimento del corpo. Poi, terminato il seminario, ciascuna di noi ha ricevuto una mail, in cui ci veniva comunicato se eravamo state selezionate o meno per uno spettacolo al Teatro Donizetti. Era per La Favorite” afferma Paola Morosini.

Generico novembre 2022

E allora via alle danze, quelle vere, con tanto di insegnanti professionisti del canto e del ballo, figure dal profilo internazionale che si sono trovate a gestire un capitale umano che vale più di qualsiasi altra cosa. E tra ore passate a mettersi in gioco, a provare e riprovare, a misurarsi con artisti che hanno calcato i palcoscenici più importanti di tutto il mondo, ora è arrivato il tanto atteso evento, quello della prima.

“Non so cosa proverò, so solo che, mentre stavamo recitando la parte, ho cominciato a realizzare cosa stava accadendo – continua Sylvie Andreoletti – e a immaginare cosa proverò venerdì sera quando, di fronte ad un pubblico immenso, sarò chiamata a dare il mio meglio. E in platea ci saranno anche i miei figli e mio marito, pensi lei”.

“Certo, questa esperienza è e resterà unica, e non solo per la sua importanza, ma anche perché mi ha permesso di scoprire un mondo fantastico, quello del teatro. E pensare di poter dare un contributo alla mia città mi fa davvero sentire onorata e fiera di essere bergamasca” aggiunge Claudia Perico.

E allora sipario. Che la musica immensa di Gaetano Donizetti dia il giusto riscatto a tutte le donne, nessuna esclusa. Nessuna sia più etichettata per favorita.

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