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La compagnia

Autista aggredito a Clusone, Arriva: “A bordo videocamere e protezioni, ma casi di violenza in aumento”

La compagnia di trasporto aggiunge: "Aggressioni avvengono però spesso a terra. Abbiamo già attive tre squadre di due guardie giurate ciascuna"

Durante l’aggressione di lunedì sera ha rimediato un braccio e un dito rotti, costole incrinate e contusioni varie, per una prognosi di 40 giorni: sul caso dell’autista picchiato alla stazione autolinee di Clusone, dopo le richieste dei sindacati, interviene ora anche la compagnia di appartenenza, Arriva Italia. 

“Arriva Italia esprime il proprio dispiacere e rammarico per i fatti accaduti a Clusone. La Società ribadisce il pieno sostegno all’autista coinvolto e vicinanza alla famiglia, rimanendo a disposizione per qualsiasi necessità. Al momento non vi sono aggiornamenti sulle sue condizioni, ma siamo in costante contatto con la famiglia e speriamo di poter presto parlare con lui, cosa che al momento non è ancora possibile.

Purtroppo, stiamo assistendo a un preoccupante aumento di questi episodi di violenza, e a tal proposito stiamo intervenendo al fine di garantire maggiore sicurezza per i nostri collaboratori.

Attualmente, su 319 mezzi della flotta bergamasca, 165 sono dotati di videocamere a bordo (51,7%). Per quanto riguarda la chiusura del posto guida con apposite cabine, al momento 149 dei nostri mezzi (52,8%) ha già una protezione in plexiglass e verranno implementate su ulteriori 29 autobus: studiata inizialmente come tutela al Covid, consente l’isolamento dell’autista funzionando anche come dispositivo antiaggressione.

Precisiamo che tutti i nuovi mezzi che entrano progressivamente a far parte della flotta hanno già in dotazione sia telecamere sia protezione in plexiglass.

Purtroppo, però, così come è successo a Clusone, queste aggressioni avvengono spesso a terra e non sul mezzo.

Per questo motivo abbiamo già attive tre squadre di due guardie giurate ciascuna per una sorveglianza più accurata, soprattutto negli orari serali, nelle zone considerate più critiche. Inoltre, abbiamo erogato agli autisti dei corsi sulla gestione dell’utenza difficile, con nozioni utili su come comportarsi in caso di atteggiamenti aggressivi da parte degli utenti.

In altre città in cui Arriva Italia è operativa, abbiamo già sperimentato anche corsi di sicurezza in collaborazione con la scuola di polizia locale, e contiamo di organizzarne presto di simili anche a Bergamo.

Rimane inoltre sempre attivo lo sportello psicologo per tutti i nostri dipendenti, più un sostegno psicologico aggiuntivo per chi subisce aggressioni, sia verbali sia fisiche, grazie alla collaborazione coi dottori dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

La nostra collaborazione con le forze dell’ordine è continua: segnaliamo costantemente quanto accade a bordo e i soggetti coinvolti, cooperando in modo che questi incresciosi episodi non avvengano più”.

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