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Ristoranti

La Guida Michelin assegna le stelle ai ristoranti Bolle di Lallio e Contrada Bricconi di Oltressenda

Quella classica rossa per il locale della famiglia Agnelli e allo chef Marco Stagi, quella verde per la sostenibilità all'agriturismo con Michele Lazzarini. Confermate, invece, le tre stelle a Da Vittorio

Lallio. Un grande traguardo per il ristorante Bolle di Lallio, al quale è stata assegnata 1 Stella Michelin. Il più ambito riconoscimento per il settore è stato ratificato nel corso del tradizionale evento “Michelin Star Revelation 2023”, nel corso del quale la celebre Guida ha presentato la selezione per il nuovo anno.

“Sono contentissimo e fiero di questo importante riconoscimento – commenta Angelo Agnelli, amministratore delegato del ristorante -. È la dimostrazione che la determinazione e la perseveranza portano risultati. Abbiamo intrapreso questo percorso poco prima che la pandemia cambiasse le nostre vite facendoci, vivere al contempo, il periodo più duro per la ristorazione italiana. Eppure non abbiamo mai smarrito la tenacia, marchio distintivo della nostra terra, unitamente alla voglia di proporre qualcosa di nuovo. Il ringraziamento va alla mia famiglia e ai soci per averci sempre creduto “.

Per “Bolle Restaurant” i giovani sono una risorsa-chiave, basti pensare che, anagraficamente parlando, il più esperto è lo chef, il bergamasco Marco Stagi, con i suoi 31 anni: “Si è realizzato un sogno che coltivavo da quando ero bambino – ammette -. Sono orgoglioso di me, ma specialmente di ciò che abbiamo raggiunto. La mia fortuna è di poter lavorare con la famiglia Agnelli che ringrazio per come si è sempre prodigata per consentire d’operare nelle migliori condizioni, lasciando liberi di creare senza alcun vincolo. Un privilegio che, in genere, non si ha molto spesso”.

Nei dieci elementi di un team affiatato, alla costante ricerca della miglioria e della cura del dettaglio, spicca anche il 28enne maître Michele Mazzola, un talento cresciuto “in casa”, nel vero senso della parola: “Mi dicono che io sia l’highlander del gruppo – sorride -. In effetti ho visto posare la prima pietra a tutti gli effetti, oltre che lasciarsi alle spalle svariate peripezie. Ragion per cui un riconoscimento di tale portata è anche per me un sogno che diventa realtà. Sono nato professionalmente qui e sono onorato di far parte di un team del genere che oggi vive una tappa indelebile”.

Fiore all’occhiello di Bolle Restaurant? “Il risotto al pomodoro cotto nella pentola d’oro Agnelli, molto più di marchio di fabbrica. Un piatto all’apparenza molto semplice, in realtà decisamente tecnico e capace di esaltare un’esperienza sensoriale decisamente totalizzante”.

Se al ristorante Bolle è stata assegnata una stella Michelin (la classica rossa), quella verde per la sostenibilità va all’agriturismo Contrada Bricconi di Oltressenda Alta e a Michele Lazzarini. Confermate, invece, le tre stelle al ristorante Da Vittorio a Brusaporto.

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