José Luis Palomino è stato assolto dal Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia: lo riferisce l’Ansa.
L’udienza si era svolta nel primo pomeriggio di venerdì 4 novembre a Roma, quando il difensore dell’Atalanta aveva spiegato al giudice le proprie ragioni in riferimento alla sospensione decisa dopo che lo stesso era risultato positivo al Clostebol Metabolita dopo un controllo a sorpresa al termine di una seduta d’allenamento.
“Ho parlato con il giudice e ho ribadito la mia posizione, adesso aspettiamo e spero che tutto finisca subito. Sono tranquillo. Io ho spiegato cosa mi è successo, ma sono fiducioso. Voglio tornare in campo”, aveva dichiarato all’Ansa al termine dell’udienza durata circa tre ore.
Palomino era stato sospeso in via cautelare, ma aveva subito chiesto le controanalisi, anch’esse poi risultate positive.
A settembre era stato ascoltato anche dalla Procura Antidoping, sempre a Roma, insieme ai suoi legali: in quella sede, come già si era ipotizzato, il calciatore ha sostenuto la tesi della contaminazione accidentale alla sostanza, contenuta presumibilmente in una pomata cicatrizzante.
Il difensore argentino era sempre rimasto fiducioso, pur consapevole che anche l’involontarietà avrebbe potuto portare a una squalifica fino a due anni.
La notizia dell’assoluzione, le cui motivazioni verranno invece rese note entro trenta giorni, è invece un bel sospiro di sollievo, per lui e per Gian Piero Gasperini che ritrova uno dei perni della sua difesa.
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