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2022-2023

Progetti educativi: la Fondazione Donizetti conquista 14mila giovani

“Uno degli obiettivi della ristrutturazione degli scorsi anni era rendere il Teatro Donizetti un luogo aperto a tutti, giovani e meno – commenta Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti –. Lo è diventato grazie al lavoro encomiabile di tutti gli operatori e dei direttori artistici. Quattordicimila ragazzi hanno deciso di sperimentare i progetti educativi della fondazione. È un risultato importante”

Bergamo. “Musica e teatro non ti daranno mai il pane, è meglio se trovi un lavoro serio”. Quante generazioni si sono sentite dire queste parole dai propri genitori? Anche se pronunciate a fin di bene, sono parole sbagliate. Le cose sono cambiate e ora i giovani si stanno riappropriando della bellezza perduta. Come i quattordici mila ragazze e ragazzi che hanno deciso di aderire ai progetti educativi della Fondazione Teatro Donizetti legati al festival Donizetti Opera diretto da Francesco Micheli e alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi firmata da Maria Grazia Panigada.

Una cifra che non può far riflettere. E sperare. Che ci sia sempre maggiore volontà da parte delle scuole di ogni grado di approfondire con ogni mezzo – anche fuori dalle aule – l’educazione e culturale, che i più giovani vedano e trovino nell’arte una prospettiva futura concreta e che i genitori, finalmente, considerino questa strada con la dovuta serietà.

“Uno degli obiettivi della ristrutturazione degli scorsi anni era rendere il Teatro Donizetti un luogo aperto a tutti, giovani e meno – commenta Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti –. Lo è diventato grazie al lavoro encomiabile di tutti gli operatori e dei direttori artistici. Quattordicimila ragazzi hanno deciso di sperimentare i progetti educativi della fondazione. È un risultato importante”.

“Si tratta di studenti e studentesse, frequentanti scuole di ogni grado, che provengono da tutta la provincia e oltre – interviene Michele Boffelli, direttore generale della fondazione – Hanno aderito al progetto anche alcuni istituti di Brescia e Lecco”. Un successo che ha richiesto un potenziamento dell’offerta formativa e dell’aggiunta in calendario di nuove repliche degli spettacoli. Per la stagione 2022-2023 la Fondazione viaggerà insieme all’ufficio scolastico territoriali, che patrocina tutti i progetti educativi. “Questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’aiuto di Fondazione Cariplo, Intesa San Paolo, Stucchi spa, Edoomark, ATS, Isrec”.

Progetti educativi: la Fondazione Donizetti conquista 14mila giovani

Che all’interno di una macchina teatrale ci sia un settore interamente dedicato alla scuola è un fatto sicuramente peculiare, che segna il netto distacco del teatro Donizetti rispetto alla stragrande maggioranza delle strutture italiane.

“Mentre molte realtà sono costrette a cancellare le repliche perché non ci sono più abbonati, la stagione dei teatri registra il 96% di rinnovo abbonamenti – commenta Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione di prosa e altri percorsi –. Altro dato che ci dà soddisfazione è l’età degli abbonati alla rassegna “Altri Percorsi”: crescono gli under diciannove”.

“Ringraziamo tutti i docenti che lavorano e collaborano con noi – continua Panigada -. Dopo la pausa forzata abbiamo scelto di fare un taglio diverso ai progetti educativi, prediligendo l’ascolto dei ragazzi e metodologie attive perché è forte la bellezza che l’arte dal vivo va risuonare nelle persone”.

Da Goldoni, al racconto della mafia, dai corsi per attori e drammaturghi – curati rispettivamente da Fabio Comana e da Laura Curino – a quelli per tecnici di palcoscenico, fonici, macchinisti e tecnici luci. Alcuni studenti – tra i più fortunati – intraprenderanno un viaggio verso lo spettacolo inaugurale della Stagione di Prosa, “La vita davanti a sé” di e con Silvio Orlando, che incontreranno al termine del percorso.

In questa offerta ampia e variegata non poteva mancare una finestra sul mondo operistico: Donizetti Education e Opera Wow. “Questo per noi è un traguardo importante non scontato – commenta Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera Festival – Un percorso legato a un comune sentire, crediamo al valore pedagogico e formativo del teatro, anche per gli adulti”.

Progetti educativi: la Fondazione Donizetti conquista 14mila giovani

DONIZETTI EDUCATION

Come ogni anno, il festival Donizetti Opera dedica alle scuole un’ampia serie di proposte per permettere agli studenti di ogni età di conoscere l’opera e il teatro musicale attraverso spettacoli e laboratori dedicati a Gaetano Donizetti. Il programma complessivo di Donizetti Education 2022/2023 comprende Gaetano, Gioppino e l’Elisir d’amore, opera partecipata rivolta agli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie, con i burattini di Daniele Cortesi per un primo approccio al mondo di Gaetano Donizetti e delle sue opere; Chiara o Serafina?, opera partecipata ridotta e adattata da Manuel Renga per le scuole dell’obbligo tratta da Chiara e Serafina di Donizetti; Il Giovane Gaetano – una biografia in parole e musica, reading con canto a cappella per le scuole secondarie di primo grado, nel corso del quale si rivivono i primi anni di attività artistica di Donizetti; Ti presento Gaetano, attività di scoperta di Gaetano Donizetti rivolta alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di secondo grado, attraverso una visita interattiva della Casa Natale e del Teatro Sociale e un’esperienza diretta laboratoriale musicale; Ti racconto il Donizetti: ragazzi e bambini per mano alla scoperta del Teatro, esperienza che, oltre a fornire riferimenti sulla storia del Teatro e di Gaetano Donizetti, permetterà di sperimentare di persona la complessa macchina del teatro scoprendo anche il dietro le quinte di uno spettacolo. Ti racconto il Donizetti è realizzato in partnership con Edoomark e sostenuto da Fondazione Cariplo e, nella sua giornata di apertura, da Intesa Sanpaolo.

Menzione a sé va per Il gufo investigatore, un’attività che va oltre la visione dello spettacolo scelto annualmente per le scuole: una sorta di caccia al tesoro, o meglio una “caccia alle quattro parole”, per diventare librettista di Gaetano Donizetti e inventare una storia attraverso l’uso di queste quattro parole chiave e registrare un breve video da inviare allo stesso Gaetano.

Tutti i progetti di Donizetti Education sono realizzati con il sostegno di Stucchi S.p.A.

Progetti educativi: la Fondazione Donizetti conquista 14mila giovani

OPERA WOW

Con l’anno scolastico 2022-2023 torna in una nuova veste Opera Wow, progetto realizzato in collaborazione con ATS Bergamo e Ufficio Scolastico Territoriale, dedicato esclusivamente agli adolescenti e alle loro complessità emotive, partendo dal proprio vissuto, attuale e recente, in cui poter mettere in moto la creatività come risorsa di resilienza, trasformazione ed apertura.

In questo contesto Opera Wow vuole essere un’azione innovativa il cui scopo primario non è solo quello di trasmettere ai ragazzi nella città la conoscenza di uno dei cinque più grandi compositori al mondo e delle sue opere, ma anche quello di avvalersene come strumento in un periodo complicato quale è l’adolescenza. L’Opera può quindi diventare un valido strumento e punto di partenza per accompagnare gli studenti ed i loro educatori nel percorso di introspezione che li attende, grazie al potere del melodramma e alle storie universali e profonde che racconta, storie di giovani, di amori, di sfide, di iniziazione, di vittorie e di sconfitte.

Dopo aver assistito a Lucia Off o alle anteprime del Donizetti Opera, sarà possibile attivare un progetto creativo di crescita: due laboratori di espressione attraverso il teatro e la musica elettronica con un approccio più istintivo e sensoriale per avvicinare i ragazzi al mondo più complesso della produzione musicale e teatrale, coinvolgendoli nel processo creativo (writing session / recording session). I laboratori a scuola saranno intervallati da un percorso didattico per gli insegnanti condotto da Maria Teresa Galati, formatrice della Fondazione Teatro Donizetti, Emilio Maino, educatore di ATS, e da Jodi Pedrali (compositore di musica elettronica) e da Raissa Avilés (cantante e musicista).

Il CANTIERE DEL TEATRO

La Stagione di Prosa e Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti si è sempre contraddistinta

per la cura prestata ai progetti educativi rivolti alle scuole, ai giovani e al proprio pubblico. Dopo Il tempo di pausa forzata, dovuto all’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, si è scelto di riprendere con una grande varietà di proposte e una nuova flessibilità nelle modalità di intervento, al fine di venire incontro alle diverse esigenze di scuole e pubblico. Da una parte proseguono gli incontri di accompagnamento alla visione dei testi classici presenti in cartellone, Il Berretto a sonagli di Pirandello e La bottega del caffè di Goldoni, volti a fornire delle chiavi di lettura sulla messinscena al fine di permettere ai ragazzi di attraversare la drammaturgia partendo dalla propria esperienza. Dall’altra si prosegue nella scelta di sottolineare il valore e la forza che il teatro ha nei confronti di una comunità civile come luogo di confronto sui temi della contemporaneità: l’importanza dei temi trattati permette di analizzare, approfondire, comprendere il linguaggio teatrale nelle sue diverse forme e nelle poetiche dei diversi artisti.

In questa direzione vanno il progetto La bellezza e l’ombra, i due approfondimenti proposti con ISREC (Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea) legati agli spettacoli Perlasca. Il coraggio di dire no e Matteotti Medley e gli incontri realizzati in collaborazione con Centro di Promozione della Legalità di Bergamo (CPL) in riferimento allo spettacolo Cosa nostra spiegata ai bambini con Ottavia Piccolo. Inoltre, a partire dalla presenza nel cartellone di Altri Percorsi di Supplici, si propone alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado un laboratorio incentrato sul testo di Euripide.

All’interno delle attività del Cantiere del Teatro trovano piena collocazione anche Progetto Young, con i suoi corsi per attori e per drammaturghi, curati rispettivamente da Fabio Comana e da Laura Curino, e i corsi per tecnici di palcoscenico, fonici, macchinisti e tecnici luci, che nelle precedenti edizioni hanno portato a risultati rilevanti.

LA BELLEZZA E L’OMBRA

La Bellezza e l’ombra è il progetto, articolato in due parti, legato alla Stagione di Prosa e Altri Percorsi e realizzato con il coordinamento scientifico di Ivo Lizzola, docente di Pedagogia Sociale del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, e la collaborazione di Silvia Brena in qualità di formatrice.

La prima parte del progetto verte sullo spettacolo inaugurale della Stagione di Prosa, La vita davanti a sé di e con Silvio Orlando. Durante il percorso verso lo spettacolo le classi coinvolte vivranno momenti seminariali di riflessione sui vissuti di fragilità ed esclusione e avranno l’occasione di incontri e confronti con servizi e comunità e con esperti e volontari che accompagnano la vita ai margini della città. Alle classi partecipanti verrà poi proposta un’uscita sul territorio in una realtà d’interesse sociale che si occupa di accoglienza e fragilità. Durante la settimana di spettacolo, tutti i partecipanti al laboratorio avranno modo di dialogare con Silvio Orlando in un incontro coordinato da Maria Grazia Panigada e da Ivo Lizzola.

Il secondo spettacolo al centro del progetto La Bellezza e l’ombra è Diplomazia, inserito nella sezione Appuntamento con la Storia: la visione dello stesso spettacolo e l’incontro con i suoi protagonisti, Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, rappresenteranno il momento conclusivo di un percorso all’interno del quale si vivranno incontri di riflessione e di approfondimento con esperienze e testimoni di resistenza e di superamento della distruttività con i tratti della obiezione di coscienza, della riconciliazione e della giustizia di transizione. Gli incontri in classe si rivolgono agli studenti partendo dalla percezione dei ragazzi sui temi dell’etica ed estetica sia con momenti teorici che con interventi di metodologie attive.

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