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Proteste

Case Aler a Bergamo, per gli inquilini rincari in vista: “Bollette su del 70%”

Chiesto un contributo economico per abbassare le spese: "Rischiamo distacchi di luce, gas e sfratti". Lunedì 24 ottobre confronto con l'azienda

Bergamo. Minacciano di non pagare e promettono di organizzare presto una manifestazione in segno di protesta. “A causa dell’aumento del 70% dei costi del gas, Aler ha annunciato che da gennaio 2023 aumenterà le spese del riscaldamento per gli inquilini, con un aggravio di circa 1.500 euro in media l’anno”, si legge su un volantino diffuso in questi giorni dall’Unione Inquilini Bergamo.

Le condizioni abitative, secondo il sindacato, sarebbero peggiorate negli ultimi anni, ma ai già noti problemi, più volte denunciati dai residenti anche sul nostro quotidiano (tra incuria, mancanza di manutenzione e percezione di insicurezza), ora si aggiunge il tema dell’aumento sui bollettini. “Che, sommato alle altre spese condominiali e all’affitto, rischia di fare incorrere in debiti tantissime famiglie”, con all’orizzonte possibili “distacchi di luce e gas o addirittura sfratti”.

All’Aler avanzano una richiesta precisa: “Un contributo economico per abbassare le spese di riscaldamento sul bollettino”, accompagnato da interventi di manutenzione ed efficientamento energetico. “Fronti sui quali c’è un immobilismo pressoché totale – sostiene Ezio Locatelli, presidente dell’Unione Inquilini Bergamo -. Quasi il 20% delle famiglie versa in condizioni di morosità incolpevole, senza interventi questa quota è destinata ad aumentare notevolmente, considerando che anche il fondo di solidarietà è già stato decrementato”.

“Basta guardare la televisione e leggere i giornali per capire che il problema è a livello nazionale, ma ad ogni modo sono pronto e disponibile al confronto – replica il presidente dell’Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio Fabio Danesi -. Per quel che mi riguarda non è urlando e manifestando che si risolvono le cose. Stiamo lavorando e ragionando sul tema, tant’è che lunedì 24 ottobre ho indetto una riunione con le sigle sindacali e i rappresentanti degli inquilini”, circa 8 mila a Bergamo.

Chi sta osservando da vicino la vicenda è il consigliere regionale di Azione, Niccolò Carretta. “La situazione nei condomini della nostra città – sostiene a sua volta – è sensibilmente peggiorata negli ultimi anni e la crisi che ormai da anni sta colpendo le fasce più fragili di popolazione – tra Covid, inflazione e caro energia, elenca – non ha fatto altro che rendere ancora più difficile la vita delle persone. A fronte di un ente che evidentemente fatica a garantire servizi qualitativamente minimi per una regione come la nostra, sono rimasto senza parole nel vedere la richiesta di aumentare le bollette delle famiglie del 70%. Capisco il particolare periodo storico che l’intero Paese sta vivendo – aggiunge Carretta -, ma stiamo parlando di famiglie spesso già in estrema difficoltà economica, che regolarmente pagano l’affitto e che hanno minori a carico. Questa misura, oltre che inefficace, è irrispettosa nei loro confronti. Per questo – conclude – chiederò a Regione Lombardia di trovare i fondi sufficienti per coprire, almeno in parte, l’aumento del costo delle bollette. È una questione di giustizia sociale e di rispetto: prima si sistemano i condomini, poi forse si raddoppiano le bollette”.

L’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Alan Rizzi interviene sottolineando che sul tema “c’è un tavolo aperto in Regione Lombardia” e che farà “tutto ciò che è in suo potere per evitare che le bollette pesino sugli inquilini”.

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