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Verso la nuova legislatura

La Lega si prende la Camera, Lorenzo Fontana eletto Presidente con 222 voti a favore

Applauso della maggioranza per la nomina del fedelissimo di Matteo Salvini

Seconda giornata di lavori a Montecitorio, giornata in cui è prevista l’elezione del Presidente della Camera. Dopo la fumata nera di giovedì, in cui ha trovato la luce solo il neo eletto Ignazio La Russa, promosso a capofila del Senato, per venerdì ci si attende quella bianca. E il nome ricorrente è quello di Lorenzo Fontana, politico in forza alla Lega: il deputato 42enne lanciato verso la terza carica dello Stato.

Il centrodestra torna unito, con Fontana che ha preso 222 voti a favore sui 237 complessivi e disponibili da parte della coalizione.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha assicurato i suoi che questa sarà la chiamata giusta, quella cioè che porterà anche la Camera ad avere il suo Presidente. E se, in prima battuta, Riccardo Molinari, sempre Lega, sembrava il nome più accreditato, oggi, invece, le urne hanno dato ragione all’uomo, vicinissimo a Matteo Salvini, che ha costruito il suo impegno fin da giovanissimo nella circoscrizione e nel Comune della sua Verona, dividendo, pare, anche l’alloggio con lo stesso suo “capitano” negli anni da europarlamentare.

Zaniano prima e tosiano poi, ha ricoperto il ruolo nella prima legislatura come vicepresidente della Camera, poco prima di giurare come ministro della Famiglia, nel governo Conte 1. Conosciuto come leghista della prima ora, vice dello stesso Salvini, si è distinto negli anni anche per il suo smaccato ruolo di integerrimo difensore della famiglia e di cattolico fervente.

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