Per chi ha un cane è forse uno dei dubbi più grandi.
Con questo articolo vi voglio guidare nella scelta, ma, sebbene io non nasconda le mie preferenze, inizio con una precisazione che è frutto di anni di esperienza professionale: sappiate che lo strumento perfetto non esiste, ovvero ci sono cani che si trovano meglio col collare e altri che invece prediligono la pettorina.
Ma vediamo di capirne di più.
I collari
Per questo strumento non servono molte parole, intendo il tradizionale collarino a fettuccia, che può essere utilizzato se il cane non tira particolarmente, infatti rimane la controindicazione di fare comunque trazione sul collo ed impedire, come nel caso dello strozzo e del semi- strozzo, la libertà di annusare e di utilizzare la corretta comunicazione con i movimenti della testa.
Nella famiglia dei collari esistono anche gli strumenti che io sconsiglio: quelli coercitivi, e non prendo neanche in questione strumenti di tortura quali collari elettrici, acustici o con le punte che, grazie al cielo anche la legge vieta. Parliamo di collari a strozzo e semi-strozzo, per i quali direi che basta il loro nome a definirne lo scopo.
Ovviamente li sconsiglio perché sono dolorosi per il cane e perché gli inibiscono l’utilizzo della testa, così importante per comunicare a noi e ai propri simili le sue intenzioni. Molti li utilizzano perché convinti che sia l’unico modo per evitare che il cane tiri, ma vi garantisco che se il soggetto in questione è davvero un buon tiratore lo fa anche con tali strumenti, addirittura ci sono cani che arrivano a procurarsi lesioni pur di continuare nella loro sciagurata condotta!
Le pettorine
Ne esistono in commercio una infinità, ma di fatto discendono tutte da tre famiglie principali: Quella ad “Y”, quella ad “H” e quella “norvegese”. La pettorina ad “Y” è la più comune, costa pochissimo e la si reperisce un po’ dappertutto. Dal punto di vista educativo/comportamentale non c’è nulla da eccepire, ma i veterinari spesso ne sconsigliano l’utilizzo, e a buona ragione, soprattutto per i cuccioli in quanto la trazione avviene all’altezza delle scapole e potrebbe causar loro problemi articolari.
Per quanto riguarda la “norvegese”, è molto valida e non causa problemi al cane e, se di buona qualità, è anche bene imbottita. Attenzione però: si chiama “norvegese” perché deriva dall’imbracatura dei cani da slitta, per cui sostanzialmente è fatta per tirare.
A mio parere la scelta migliore ricade sempre sulla pettorina ad “H” o “americana”, in quanto risponde a tutte le caratteristiche per essere lo strumento ideale: non è dannosa per le articolazioni, è leggera ed esiste anche in versione “antifuga” con un ulteriore cintura che si posiziona dietro la cassa toracica, e ormai è reperibile in tutti i negozi.
Tutte le pettorine consentono al cane la libertà di utilizzare liberamente la testa (fondamentale per la loro vita sociale) e di potersi godere al meglio la passeggiata con voi.
Nel prossimo articolo vi parlerò di collari e strumenti correttivi non coercitivi.
Paolo Bosatra dog trainer
Educatore cinofilo professionista
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