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Che scatto!

Primo posto, 17 punti e zero sconfitte: Atalanta, è la miglior partenza di sempre

Con Gasp solo nel 2019-2020 ci si avvicinò (16 punti) e a fine stagione arrivò il terzo posto che valse la Champions: solo tre i gol subiti in campionato, in trasferta porta ancora inviolata

Per fare in modo che questa “maglia rosa”, come ormai Gian Piero Gasperini ha ribattezzato il primato in classifica, non induca qualcuno a strani voli pindarici, il tecnico piemontese ha messo presto le mani avanti anche dopo il successo contro la Roma all’Olimpico: “Non vinceremo il Giro, cercheremo di portarla il più possibile senza proclami. Per ambire a qualcosa di più dovremo tornare a fare un altro calcio”.

Ma i numeri sono numeri e dicono che l’Atalanta ha messo a segno la miglior partenza della propria storia e, di conseguenza, anche della pur straordinaria gestione Gasp: diciassette punti in 7 giornate, nessuna sconfitta, primo posto in coabitazione con il Napoli di Luciano Spalletti che invece sì, allo Scudetto ci punta eccome.

Al netto della poca soddisfazione del tecnico sul piano del gioco, quasi diametralmente opposto a quello che da sempre teorizza e ne ha fatto un maestro che in molti negli ultimi anni hanno cercato di scopiazzare, la “nuova” Atalanta è maledettamente essenziale: meno spettacolo, con buona pace dei tifosi dal palato fino ma (probabilmente) anche dalla memoria corta, e più concretezza.

Con un cinismo quasi estremo che raramente si è visto negli ultimi sei anni (quante volte Gasp ha tirato pubblicamente le orecchie ai suoi per l’enorme disparità tra palle gol create e reti segnate?): domenica è bastato un tiro in porta di Scalvini, uno solo, per fare bottino pieno.

Minimo sforzo e massimo risultato? Ni, perchè a livello difensivo la Roma ha sollecitato spesso la retroguardia nerazzurra, con le folate di Zaniolo e le incursioni di Pellegrini, senza però mai trovare la combinazione per scardinarla.

Così, tra le parate di Sportiello e una chiusura provvidenziale di Hateboer, l’Atalanta ha infilato il quarto “clean sheet” della stagione, tutti in trasferta, dove ancora non ha subito una rete: e in casa non ha mai incassato più di un gol, che tirate le somme significa miglior difesa della Serie A (3 reti subite). E nei top 5 campionati europei solo Barcellona e Villarreal hanno subito meno (rispettivamente 1 e 2 gol), ma di giornate ne hanno giocate sei e non sette.

Mai così bene nelle prime sette di campionato, si diceva, e anche nelle storiche stagioni vissute con Gasperini in panchina solo nel 2019-2020 l’Atalanta si era avvicinata a quota 17: allora i punti furono 16, che diventeranno 78 a fine stagione per un terzo posto che significò nuovamente qualificazione in Champions League.

Non altrettanto esaltanti i primi tre anni, 2016-2017, 2017-2018 e 2018-19, quando allo stesso punto della stagione l’Atalanta aveva rispettivamente 9, 9 e 6 punti: quarto, settimo e terzo posto a fine campionato.

Sono solo le prime tappe e salvo poche eccezioni i favoriti per la vittoria finale ancora non hanno la gamba dei giorni migliori: ma nel tortuoso percorso del “Giro d’Italia”, la maglia rosa catalizza sempre l’attenzione e la simpatia di tutti. Ora è sulle spalle dell’Atalanta, che ha intenzione di onorarla il più a lungo possibile: levargliela non sarà semplice.

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