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L'intervista

Da Bergamo alle star, il dentista dei vip: “Ho ridato il sorriso a Pippo Baudo, Ronaldo ed Elodie”

Medico specialista in odontostomatologia, è affermato su scala mondiale: tiene lezioni e collabora con università e istituti di tanti Paesi e ha studi dentistici a Milano, San Donato Milanese, Bergamo, Casnigo, Lecco, Como e Roma

Probabilmente conoscete già il “Dottor Sorriso”, Giovanni Macrì. Forse lo avrete visto in tv, per esempio a Detto Fatto su RaiDue o in alcuni programmi su Telelombardia, oppure avrete letto le sue pubblicazioni, tra le quali spicca il suo ultimo libro, “Il Dottor Sorriso. La mia storia e i miei consigli per denti impeccabili”.

Magari avrete sentito parlare di lui come del “dentista dei vip” perché tra i suoi pazienti ci sono Katia Ricciarelli, Pippo Baudo, Piero Chiambretti, Ronaldo, Elodie, Diego Abatantuono, Max Biaggi, Bianca Balti e molte altre star, o politici come Matteo Salvini e Daniela Santanché. Ovviamente, non si rivolge solamente a loro: mette la sua professionalità a servizio di tutti, nella consapevolezza dell’importanza di restituire un bel sorriso a chi ne ha bisogno.

Medico specialista in odontostomatologia, è affermato su scala mondiale: tiene lezioni e collabora con università e istituti di tanti Paesi e ha studi dentistici a Milano, San Donato Milanese, Bergamo, Casnigo, Lecco, Como e Roma. Non tutti sanno, però, che ha un profondo legame con il territorio bergamasco sia dal punto di vista professionale, perché la sua carriera è cominciata a Grumello Del Monte, sia a livello personale. Lo abbiamo intervistato chiedendogli di raccontarci qualche aneddoto.

Ci racconti del suo rapporto con Bergamo

Quando ero studente, ho conosciuto la mia attuale moglie, Cinzia, in Calabria, durante una vacanza al mare, nel paese d’origine dei nostri padri. Il 9 agosto 1981 scoppiò l’amore e Cinzia mi propose di trasferirmi a Milano in modo che avessi potuto proseguire i miei studi universitari e, al tempo stesso, essere più vicino a lei, che abitava a Bergamo. Accettai subito di buon grado e già ai primi di settembre cominciai a vivere nel capoluogo milanese. Tutti i week-end mi recavo a Bergamo per incontrarla e stare assieme a lei: prendevo l’autostradale che da Piazza Castello mi portava vicino alla stazione di Bergamo e in quella zona acquistavo dei piccoli profumi da donarle. Dopo essermi laureato in medicina con il massimo dei voti, ho iniziato a lavorare come medico: effettuavo i prelievi, l’attività di guardia medica e ho prestato servizio in ginecologia alla clinica Mangiagalli di Milano. Poi partecipai a più concorsi: in quegli anni era possibile indirizzarsi a diverse specializzazioni e vinsi quello di ginecologia e quello di odontoiatria. Dovevo fare una scelta e su consiglio di mio padre mi dedicai all’odontoiatria: mi disse che, secondo lui, avrei dovuto fare il dentista perché avevo molta intraprendenza e spirito imprenditoriale. La svolta avvenne dopo una chiamata con l’Asl di Seriate, Grumello del Monte e Trescore Balneario.

Ci spieghi

Una nostra vicina di casa lavorava all’Asl di Seriate e mi disse che c’era necessità di professionisti del mio settore a Grumello e a Trescore. Al mattino mi dedicavo alla specializzazione, mentre al pomeriggio al lavoro. Ho ridato il sorriso anche a tanti anziani che, rivolgendosi alla Asl, potevano avere dentiere a prezzi ridotti ed era una grande soddisfazione. A Grumello, un’infermiera mi ha chiesto perché non aprissi uno studio a Castelli Calepio, dove non vi erano dentisti, e così è cominciata una nuova avventura. Trovai una location e con ciò che percepivo dall’Asl lo avviai. Le apparecchiature erano all’avanguardia, mentre arredai lo studio con pochi soldi. Aveva tante vetrine e siccome le tende costavano parecchio, io e mia moglie le realizzammo utilizzando carta bianca e acquistammo le sedie al costo di diecimila lire l’una.

E quando è diventato il “dentista dei vip”?

Ho sempre avuto la passione per la lirica e, insieme a mio fratello e ad altri amici, tante volte andavo ad assistere agli spettacoli. La stella era (ed è) Katia Ricciarelli, con cui nacque una bella amicizia e, un giorno, cenando con lei, mi chiese se fossi un dentista e le risposi di sì: mi disse che stava per sposarsi con Pippo Baudo e che le sarebbe piaciuto avere un bel sorriso. Avevo 25 anni, trascorsi la notte insonne ma accettai e il risultato fu splendido. Pippo Baudo, che conoscevo ancora poco, si complimentò affermando che avevo fatto un capolavoro. La risonanza fu notevole e il mio nome cominciò a diffondersi anche tra le persone famose. Nel frattempo è proseguita la mia carriera: sono stato il primo a pretendere che i depositari dei canoni della bellezza del sorriso non fossero più gli artigiani che realizzavano i denti in laboratorio ma i professionisti che intervengono sulla bocca dei pazienti e si interfacciano direttamente con loro. Inoltre, sono stato il primo a occuparsi di una nuova scienza, la telegenia del sorriso.

Di cosa si tratta?

È lo studio, la ricerca e la scelta di materiali che abbiano la capacità di trasmettere, assorbire, riflettere e deflettere la luce in proporzioni tali per cui non si creino tutti quegli inestetismi che spesso vediamo quando le persone ridono in televisione. Un sorriso, infatti, può essere bello da vedere ma non risultare tale quando viene ripreso da telecamere o macchine fotografiche: esiste fotoshop ma il suo utilizzo ha dei limiti: funziona solo per le foto e non per le dirette ed è un artefatto. Un’altra innovazione, nel 2001, è stata l’introduzione dell’ossido di zirconio. Questo materiale, di colore bianco, ha migliorato di gran lunga l’estetica di corone (capsule) e ponti, che sono finalmente liberi da metalli. Il suo uso consente di non avere più quei “bordini” scuri che traspaiono dalle gengive, o “collarini” metallici dal lato linguale. E anche in caso di recessione gengivale, non si rischierà più di mostrare il metallo. Inoltre, la zirconia è un materiale inerte, del tutto anallergenico, di durezza e resistenza maggiori delle leghe metalliche, pur essendo molto più leggero; da qui la sensazione di “dente naturale” riferita dai pazienti.

Com’è andata?

Fu un cambiamento rivoluzionario e inizialmente tutto il sistema era contrario. Essendo consulente di Tg2 Salute, mostrai questo materiale sulla Rai spiegando che sarebbe stato il futuro ed è avvenuto proprio così. Secondo i dati del 2020, l’82% dei dentisti utilizza lo zirconio e probabilmente oggi il numero è aumentato ulteriormente. Infine, un’altra rivoluzione è stata la definizione dei canoni del sorriso, tenendo conto dell’evoluzione dei tempi. Negli anni Cinquanta, per esempio, i denti dovevano essere piccoli: le dive dovevano limarli e applicare coroncine, mentre negli anni Ottanta prevalse una dentatura più grande. Oggi con gli sbiancamenti si può raggiungere un buon livello di dente bianco, ma con le terapie convenzionali non si riesce ad aumentare il volume dei denti senza rovinarli. L’unica soluzione per renderli geometrici è l’impiego delle moderne faccette, che consentono di risolvere problemi di colore e dimensione, ma anche di renderli più regolari.

Ma ci racconti qualche aneddoto curioso sui suoi clienti famosi?

Pippo Baudo e Katia Ricciarelli si sono recati diverse volte a Bergamo da me, mentre a Piero Chiambretti ho tolto il dente del giudizio. Sono molto orgoglioso, inoltre, di aver conosciuto Ronaldo: quando è stato nel mio studio a Milano si formava sempre una lunga fila di fan che andava dal teatro Alla Scala a via Monte Napoleone per poterlo vedere. Ora sta frequentando poco l’Italia, ma siamo ancora in contatto attraverso i social: è molto simpatico e mi ha invitato diverse volte a mangiare la carne al ristorante brasiliano insieme a lui. Tra i miei pazienti, inoltre, c’è stato Giacinto Facchetti, una delle colonne della Grande Inter.

Per concludere, quali sono i suoi prossimi progetti per il futuro?

Sull’esempio del C. E. M. – Centro Eccellenze Mediche che ho aperto a Milano, vorrei dotare anche Bergamo di una struttura come questa, che offre l’opportunità di rivolgersi ai migliori specialisti della medicina. Essendo convinto che sia importante mettere la loro professionalità a servizio di tutti, darebbe la possibilità di avere consulti a prezzi minori rispetto ai loro compensi.

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