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Il caso

Palomino ascoltato dalla procura antidoping: ha sostenuto la tesi della contaminazione accidentale

Il difensore atalantino, trovato positivo a un controllo a sorpresa nel mese di luglio, ha risposto alle domande del procuratore di Nado Italia: "Difficile, ma sono fiducioso e spero che tutto questo passi velocemente"

José Luis Palomino è stato ascoltato nella mattinata di giovedì 1 settembre dalla Procura Antidoping a Roma: il difensore dell’Atalanta, sospeso in via cautelare lo scorso luglio dopo essere stato trovato positivo al “Clostebol Metabolita” durante un controllo a sorpresa a Zingonia, si è presentato di fronte al procuratore di Nado Italia Pierfilippo Laviani insieme ai suoi legali Maria Turco e Luigio Chiappero. 

Un’audizione di circa 40 minuti, durante la quale l’argentino ha continuato a sostenere la propria innocenza e la tesi della contaminazione accidentale alla sostanza, contenuta presumibilmente in una pomata cicatrizzante.

“È difficile, ma sono fiducioso e spero che tutto questo passi velocemente. Spero di tornare presto in campo – sono le dichiarazioni riportate dall’Ansa – Ho detto tutto quello che volevo dire. La procura mi ha ascoltato, ho detto come stavano le cose, ora speriamo e aspettiamo”.

Ora si attende la data del processo, probabilmente prima della fine di settembre: il giocatore rischia sempre un lungo stop.

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