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Le dichiarazioni

Gasperini: “Queste sono le partite di Malinovskyi, ma ci serve un attaccante”

Il tecnico nerazzurro dopo l'1-1 col Milan: "Io è tanti anni che chiedo attaccanti: con Ruslan per esigenze ci siamo adattati, ma non lo è"

Bergamo. Il pareggio per 1-1 dell’Atalanta contro il Milan ha un nome ed un cognome: Ruslan Malinovskyi. L’avventurosa settimana dell’ucraino tra voci di cessioni e dubbi sul futuro si chiude con il sinistro vincente per battere Maignan.

La mossa di Gian Piero Gasperini di schierarlo dal primo minuto si rivela indovinata. E a Dazn il tecnico nerazzurro la spiega così: “Queste sono le sue partite. Noi abbiamo molti più problemi con le squadre chiuse, lì abbiamo l’esigenza di avere attaccanti. Ci si ricama un po’ sopra, ma Ruslan ha sempre giocato: a Genova, in amichevole… Io è tanti anni che chiedo attaccanti, non è una novità. In questo tipo di partite lui va bene in quel ruolo, ma in altri abbiamo pagato molto l’assenza di attaccanti che frequentano di più l’area”.

Il suo fuuro rimane ancora da definire e sembra non essere totalmente orientato verso una cessione: “Ruslan è arrivato con le caratteristiche di un regista, come giocava in Belgio e in nazionale” continua Gasp, “qui per esigenze ci siamo adattati, avendo perso l’Ilicic di prima da due anni e mezzo e il Papu. Lui, con Pasalic e Pessina, ha spesso giocato da attaccante. Ma se lui è un attaccante io non ho le idee lucide”.

Gasperini ha anche tirato le somme sulla partita e tracciato un bilanciio di quelle che son le esigenze della squadra: “È stata un’ottima gara, una bella partita da parte di entrambe le squadre, difficile, ma tutti i giocatori in campo sono stati bravi: non era facile superarsi, hanno battagliato con agonismo e correttezza. Questo punto mi sembra giusto”.

“Il gruppo è sempre questo, chiaramente col passare degli anni si assottiglia un po’. Quest’anno qualcuno è partito, sono arrivati giocatori importanti come Ederson, Lookman mi sta dando ottime impressioni. Ora vediamo cosa succederà in questi giorni: dobbiamo costruire il futuro sul gruppo solido, perché dispiace ma le annate poi passano”.

 

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