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Il progetto

Casa Suardi in piazza Vecchia, al via il recupero per Capitale della Cultura

Riconfermate le attività commerciali al piano terra, al primo e secondo piano spazi per la cultura e l'ampliamento della biblioteca Angelo Mai

Casa Suardi verrà recuperata e restituita alla città durante l’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. L’iter per il recupero dello storico palazzo che affaccia su Piazza Vecchia prosegue: l’edificio è destinato a ospitare l’ampliamento della Biblioteca civica Angelo Mai, uno dei luoghi simbolo della cultura della città di Bergamo.

Nella seduta di giovedì 4 agosto la Giunta Gori ha completato di fatto l’iter di progettazione dell’intervento che intende recuperare il primo e il secondo piano dell’immobile. Innanzitutto, nei piani dell’Amministrazione vi è lo stop al lento degrado in corso, oltre, ovviamente, alla messa in funzione del palazzo per consentirne di apprezzare la storicità e la bellezza, realizzando spazi dedicati a mostre, studio, laboratori didattici e consultazione di documenti antichi oggi conservati nella biblioteca Angelo Mai.

Si tratta inoltre di un ambito vincolato dalla Soprintendenza, quindi i lavori prevedono innanzitutto interventi di consolidamento strutturale (statico e sismico) e di conservazione degli apparati decorativi rimasti, migliorandone gli spazi attraverso minimi interventi di trasformazione e addizione. Infine, si procederà con i lavori per adeguare gli impianti, elettrici, di sicurezza e di riscaldamento e raffrescamento, garantendo il minor impatto sull’edificio.

Il progetto del valore di 2,3milioni di euro è finanziato in gran parte dal Pnrr: il Comune di Bergamo si è infatti aggiudicato, nell’ambito del bando per la rigenerazione urbana, un finanziamento di oltre 1,8milioni di euro. Si tratta del primo lotto di intervento, quello che si concentra sugli spazi interni del palazzo. L’Amministrazione è al lavoro per finanziare e realizzare anche il secondo lotto di restauro di Casa Suardi, quello che prevede il recupero di facciate e spazi limitrofi, che – per ovvi motivi – si intende realizzare dopo la conclusione dell’anno della Capitale italiana della Cultura, per non ostruire con ponteggi e impalcature la vista di piazza Vecchia durante il 2023.

“Questo passaggio, esito di un lungo confronto con la Soprintendenza – che ringrazio per la collaborazione dimostrata -, ci consentirà già nelle prossime settimane di procedere con la gara per avviare i lavori di restauro di un edificio importante per la sua collocazione e la sua futura destinazione – dichiara l’assessore alla riqualificazione urbana Francesco Valesini -. Dopo l’avvio dei lavori per la realizzazione dello spazio GresArt, l’accordo concluso per il Palazzo della Libertà e il completamento della progettazione definitiva per la nuova Gamec, il tassello di Casa Suardi rappresenta un nuovo importante contributo nell’incremento degli spazi culturali della nostra città, rafforzando ancor di più il ruolo di Capitale della Cultura della nostra città”.

“L’intervento previsto su Casa Suardi – spiega l’assessora alla cultura Nadia Ghisalberti – è di fatto la terza significativa azione di questi ultimi mesi sul sistema bibliotecario della nostra città, dopo la riqualificazione della biblioteca Galizzi e il cantiere in corso per ampliare la biblioteca Tiraboschi negli spazi dell’ex mercato ortofrutticolo. In questo caso, parliamo anche di uno degli immobili storici di Bergamo Alta, destinato a ospitare mostre, esposizioni e parte del grande e straordinario patrimonio librario della Biblioteca Angelo Mai, uno dei fuori all’occhiello della Cultura di Bergamo. L’ampliamento della biblioteca sarà finalizzato proprio ad ospitare l’archivio storico del Comune di Bergamo, oltre alle principali raccolte iconografiche (cartografie, stampe, disegni, fotografie) e alcuni archivi privati, in prevalenza di architetti. In Casa Suardi l’archivio storico verrà allestito a scaffale aperto, disporrà di una sala di consultazione e di ampi spazi con strutture espositive atte a garantire al contempo la conservazione e la valorizzazione dei materiali. In Casa Suardi ci saranno il laboratorio di restauro e il laboratorio di digitalizzazione, che potranno operare in sinergia anche al servizio di altri istituti culturali civici della città, e con una forte vocazione alle attività volte allo sviluppo di nuove professioni”.

Il progetto

Attualmente, l’edificio è sede di attività tra loro diverse. Gran parte del piano terra è caratterizzato da attività commerciali, documentate già nel 1544, le quali vengono riconfermate e conservate anche la fase di progetto di rivitalizzazione del Palazzo. Al piano primo e secondo, oggetto principale di intervento, invece, sono previste attività di tipo culturale.

In particolare il progetto definitivo prevede:

Al piano terra locali destinati ad androne di ingresso e ambienti filtro che conducono allo scalone monumentale esistente, di collegamento dei vari piani dell’edificio, e all’ascensore di nuovo inserimento, accessibile dal cortile interno scoperto; dalla corte sono poi raggiungibili degli spazi serventi a disposizione per l’alloggiamento degli impianti di Casa Suardi.

Al piano primo, sede dalle sale di maggior pregio storico-artistico, è dedicato alle funzioni aperte al pubblico. In questo piano infatti trovano spazio gli ambienti espositivi dotati di arredo minimalista e di qualità perfettamente integrato all’ambiente e una sala di consultazione dei documenti antichi accessibile attraverso un locale filtro, controllabile dalla reception. I servizi igienici, aperti al pubblico, posizionati lungo la facciata su Piazza Vecchia in corrispondenza di quelli attualmente esistenti – per minimizzarne l’invasività e ridurre i costi – sono accessibili dal corridoio principale in posizione baricentrica rispetto ai diversi ambienti. L’area più a ovest del piano invece ospita locali di deposito dei documenti e un vano servente a disposizione per gli impianti. Tutto è stato studiato garantendo il massimo rispetto dell’edificio e minime trasformazioni edilizie.

Al piano secondo, infine, trovano spazio ambienti accessibili al personale e locali di servizio. In questo piano infatti sono presenti gli uffici del personale, i laboratori di manutenzione per i materiali d’archivio e gli ambienti di deposito differenziati in locali di deposito documenti, vani di catalogazione documenti con controllo temperatura e umidità e spazi di deposito micro-climatizzati attrezzati con speciali macchinari per un controllo di precisione delle caratteristiche termo-igrometriche. Dal vano filtro centrale che funge anche da via d’esodo, sono poi accessibili i servizi igienici e il vano servente per gli impianti. Come al piano primo, il progetto è stato definito mantenendo l’integrità dell’edificio monumentale e prevedendo minimi interventi di trasformazione e addizione.

 

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