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A bergamo

“Io, molestata di nuovo alla pensilina dei bus: ora basta, serve sicurezza alla stazione di Bergamo”

Bianca Spreafico, 26 anni, pendolare da 11: "La situazione surreale è il dover dire "Sai, mi è successo questo... per fortuna anche oggi l'ho scampata"

Bergamo. Torna l’allarme sulla sicurezza in stazione. Una nostra lettrice Bianca Spreafico, 26 anni, pendolare da 11, ci ha scritto lamentandosi per la situazione e raccontando di molestie e aggressioni subite e ripetizione, l’ultima lunedì 18 luglio.

Mi chiamo Bianca e oggi mi trovo a scrivervi in merito ad una questione molto importante per me ma, credo, anche per tutti i cittadini di Bergamo.
Non è la prima volta che vi scrivo e purtroppo la motivazione è sempre la stessa.

Ho 26 anni e da quando ne ho 14 sono una pendolare, ogni giorno per arrivare a Bergamo e tornare a casa utilizzo i mezzi di trasporto che spaziano tra pullman e treni.
È con una tristezza enorme che posso affermare di non riuscire a quantificare il numero di molestie verbali e fisiche che ho subito in questi 11 anni da parte di uomini e donne di tutte le età.

Vi scrivo perché sono 11 anni che pago un servizio e nonostante tutto non mi sento protetta e tutelata.

I controlli da parte delle forze dell’ordine sono quasi inesistenti, mettere qualche controllo nella piazza esterna della stazione ferroviaria non è sufficiente.
L’interno della stazione, le zone dei binari e le pensiline dei pullman sono completamente scoperte ed è lì che giornalmente tantissime persone vengono importunate.

Vi sto scrivendo nello specifico perché lunedì 18 luglio, alle ore 20, alla pensilina 1 dei pullman ho subito molestie verbali e fisiche da parte di un uomo ubriaco e in quel lasso di tempo che mi è sembrato infinito mi sono sentita abbandonata da tutti. Ero sola.

Non c’era nessuno a cui potessi rivolgermi per chiedere aiuto, le uniche persone presenti oltre all’uomo ubriaco erano persone nella sua stessa situazione che questa volta sono rimaste nella totale indifferenza mentre è capitato, in passato, che si aggregassero anche loro alle molestie. Sono riuscita ad uscire dalla situazione per pura fortuna.

Ed è qui che trovo la situazione surreale, il dover dire “Sai, mi è successo questo… per fortuna anche oggi l’ho scampata”.

È allucinante che io debba avere paura di aspettare il pullman da sola, a qualsiasi orario, perché le zone sono piene di persone ubriache o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti che diventano moleste o violente continuamente, tra loro e con gli altri.

Leggo e ascolto ogni giorno lamentele di cittadini e turisti che non si sentono più sicuri nella città, perché purtroppo le molestie non si limitano soltanto a quelle zone; Bergamo è diventato un campo minato, può succedere ovunque se non stai attento.

Potrei rimanere qui ad elencare nello specifico tutte le volte in cui sono stata fischiata, minacciata, palpeggiata, rincorsa; tutte le volte in cui ho dovuto correre io per nascondermi o che sono scoppiata a piangere in preda al panico pensando di non riuscire a scamparla ma la realtà è che un’email non basterebbe.

Non so bene cosa io possa risolvere scrivendovi queste cose, spero però che possa essere un punto di partenza o uno spunto per fare qualcosa di concreto per risolvere questa situazione che ormai va avanti da troppo tempo.

Sono stanca, siamo stanchi.

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