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Bilancio di sostenibilità

RadiciGroup: in dieci anni ridotte del 60% le emissioni di gas serra per tonnellata lavorata fotogallery

La multinazionale bergamasca, che prosegue gli investimenti specifici legati all’ambiente per l’introduzione di Best Avaible Techniques, abbattimento delle emissioni ed efficientamento energetico, si impegna a ridurre le emissioni legate alle sue attività produttive e individua fonti energetiche a limitato impatto.

“Per rispettare tutte le direttive serviranno più consulenti che operai”: con questa provocazione Angelo Radici, presidente di RadiciGroup, ha chiuso il suo intervento presentando il bilancio di sostenibilità della multinazionale bergamasca della chimica, della plastica e delle fibre sintetiche. Il riferimento è ai compiti e alle direttive europee che le aziende sono tenute, senza poche difficoltà, a rispettare.

Prima di affrontare il tema della sostenibilità, “che per noi -ha sottolineato Radici- è un impegno concreto, fattuale e trasparente, dove investiamo tempo e denaro per migliorare i processi”, il presidente ha ricordato come il 2021 sia stato un anno eccezionale per il gruppo, “che ha registrato il record di fatturato. Nonostante il primo trimestre dell’anno in corso sia stato buono, e abbia rispettato le attese, nei mesi a seguire c’è stato un peggioramento a causa delle incertezze legate alla situazione geopolitica internazionale”.

Ripercussioni ce ne sono state anche per la multinazionale bergamasca: “Posso dire che a noi le sanzioni hanno fatto più male che bene, speriamo almeno che ottengano i risultati per cui sono state disposte”.

“Voglio ringraziare i dipendenti per l’impegno e il senso di responsabilità che hanno dimostrato. Siamo preparati per affrontare tutte le difficoltà che questo periodo ci riserva. Mi auguro che da parte di tutti ci sia la massima collaborazione perché è nei momenti difficili che si vede il legame, l’attaccamento”.

Entrando nel merito del bilancio di sostenibilità, RadiciGroup ha anticipato la presentazione a luglio, rispetto al mese di novembre dello scorso anno, per rispettare le indicazioni della Comunità Europea che chiede, inoltre, che il bilancio sia legato alla rendicontazione finanziaria perché ritiene che la sostenibilità sia un elemento strategico della vita aziendale.

Il lavoro di rendicontazione relativo al 2021 ha ampliato il suo perimetro rispetto agli anni precedenti, prendendo in considerazione tutte le società del gruppo, comprese quelle commerciali e di servizi. Si tratta di oltre 30 siti dislocati tra Asia, Americhe ed Europa che hanno fornito i propri dati relativi alle performance economiche, sociali e ambientali registrati nell’ultimo anno.

Non solo indicatori di natura finanziaria quindi, ma anche misurazione dell’impatto ambientale (E), rispetto dei valori sociali (S) e aspetti di buona gestione (G) di una organizzazione: i cosiddetti criteri ESG diventano una priorità per RadiciGroup che si sta preparando alla nuova direttiva europea sulla rendicontazione non finanziaria per contribuire alla transizione verso un sistema economico pienamente sostenibile, accrescendo il valore delle sue aziende.

“Il Bilancio di Sostenibilità – ha continuato il presidente di RadiciGroup – mi offre sempre l’opportunità di osservare RadiciGroup da una prospettiva privilegiata, quella che si rivolge al futuro. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è oggi la nostra principale linea guida in tema di sostenibilità. Ci mostra uno scenario ambizioso e ci esorta a confrontarci con una molteplicità di sfide che toccano la nostra realtà da ogni punto di vista: noi cerchiamo di essere reattivi e tenaci continuando ad essere fedeli alle nostre radici e al nostro stile, ma allargando le prospettive per essere sempre competitivi e proattivi nei business in cui operiamo. Nell’ottica di un futuro a minor impatto ambientale ci proponiamo di essere, per i nostri interlocutori, “enabler” o facilitatori su temi come l’economia circolare che ci vede protagonisti attraverso l’eco-design e il riciclo, l’innovazione che mettiamo al servizio di chi trasforma e utilizza i nostri prodotti per offrire, insieme, soluzioni concrete di sostenibilità”.

Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento importante per capire i risultati di RadiciGroup e intraprendere nuove azioni di miglioramento. È un documento che nasce a partire dai valori del gruppo, raccolti nel Codice Etico, vera e propria linea guida per i vari capitoli del Bilancio e base della Governance RadiciGroup.

Sul fronte dell’ambiente per RadiciGroup sono prioritari i temi del cambiamento climatico e della decarbonizzazione, parte di una politica finalizzata al “disaccoppiamento” tra crescita e uso delle risorse.

Il gruppo si impegna a ridurre le emissioni legate alle sue attività produttive e scegliere fonti energetiche a limitato impatto. Un impegno confermato dai numeri: nel periodo 2011-2021 le emissioni totali per tonnellata lavorata si sono ridotte del 60%, mentre per quel che riguarda l’energia oggi il gruppo utilizza per il 51,7% fonti rinnovabili. Proseguono gli investimenti specifici legati all’ambiente: nel 2021 sono stati stanziati 3,1 milioni di euro per l’introduzione di Best Avaible Techniques, abbattimento delle emissioni, efficientamento energetico.

Non solo ambiente ma anche sostenibilità sociale. “RadiciGroup è un family-run business -ha concluso Radici-. Il coinvolgimento mio e dei miei fratelli Maurizio e Paolo sui temi della sostenibilità è quotidiano: per il futuro vogliamo che le nostre aziende continuino ad essere luoghi in cui le persone sono valorizzate per la loro unicità, possono contare su condizioni di lavoro sicure e sul rispetto dei loro diritti. Siamo particolarmente legati ai nostri dipendenti e alle comunità locali, nel rispetto dei territori in cui operiamo: colgo l’occasione per ringraziare tutti perché i risultati di sostenibilità RadiciGroup sono il frutto del lavoro serio di più di 3000 collaboratori nel mondo e del supporto dei nostri stakeholder”.

La Persona è al centro della strategia di RadiciGroup che promuove lo sviluppo professionale valorizzando le competenze e investendo sulla formazione: le ore di formazione nel gruppo tornano a crescere dopo il periodo della pandemia, passando da 36mila ore del 2020 a 46mila del 2021.

La modalità di formazione è spesso ibrida, “sfrutta” al meglio quanto si è sperimentato durante la pandemia in termini di riduzione degli spostamenti e dell’occupazione degli spazi per una presenza più ampia e trasversale, senza necessità di contingentamento. Il 55% delle ore formative è dedicato a salute e sicurezza, con risultati positivi che emergono dagli indicatori relativi a queste tematiche.

L’attenzione al territorio e alle nuove generazioni passa anche attraverso lo sport, infatti attività lavorativa e sportiva sono basate sugli stessi valori: fatica, sacrificio e volontà di migliorarsi sempre. Per questo sono numerose le associazioni sostenute da RadiciGroup, prevalentemente società locali del settore giovanile che non solo insegnano uno sport, ma contribuiscono anche alla crescita dei ragazzi.

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