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Il caso di crema

Nuovi rilievi sull’auto e in casa di Mauro Pamiro, il docente morto misteriosamente fotogallery

Materiale che servirà per fare chiarezza sulla morte di Mauro Pamiro, 44 anni, docente di informatica al Galilei di Crema e musicista, trovato senza vita la mattina di lunedì 29 giugno 2020.

Crema. Sono in corso nella giornata di martedì 12 luglio a Crema nuovi rilievi sull’auto del professor Mauro Pamiro, trovato morto nel cantiere edile di via don Mazzolari ai Sabbioni il 29 giugno del 2020.

Le perizie sono state affidate dal Tribunale dopo che lo stesso aveva respinto, nel febbraio scorso, la richiesta di archiviazione del caso, avanzata dai giudici delle indagini preliminari.
I periti eseguiranno indagini con il luminol, alla ricerca di eventuali nuove tracce anche di sangue del professore rimaste nella vettura. Stessi esami verranno eseguiti anche nel pomeriggio ma all’alloggio dei Sabbioni – oggi abitato dalla moglie del professore.

Materiale che servirà per fare chiarezza sulla morte di Mauro Pamiro, 44 anni, docente di informatica al Galilei di Crema e musicista, trovato senza vita la mattina di lunedì 29 giugno 2020. Il corpo senza vita di Pamiro fu rinvenuto nel cantiere edile in via don Primo Mazzolari, a 200 metri dalla sua abitazione.

Per la Procura fu inizialmente suicidio. La ricostruzione: Pamiro verso le 2 di notte del 27 giugno, dopo essersi incamminato a piedi scalzi verso il cantiere si arrampicò sull’impalcatura fino al tetto. Da qui prese la rincorsa e si lanciò nel vuoto. L’autopsia decretò che la morte fu causata da “lesioni compatibili con la caduta”.

Caso chiuso? Per nulla. I genitori del professor Pamiro, il padre Franco e la madre Marisa, non hanno mai creduto alla storia del suicidio. Così come al gip Giulia Maschi che ha deciso di non non archiviare il fascicolo aperto nei confronti dell’unica indagata: Debora Stella, la moglie di Pamiro. Il gip Maschi ha incaricato i periti Pasquale Linarello, genetista forense del laboratorio del genoma di Milano e Oscar Ghizzoni, specializzato in chimica, tossicologia, infiammabili e dattiloscopia, di effettuare nuovi rilievi.

Al centro delle verifiche ci sarebbe un frammento di tegola e una pietra, trovate accanto al corpo senza vita di Pamiro. Chi indaga vuole accertare che sui questi frammenti non ci sia la presenza di impronte papillari o di Dna appartenenti a terze persone. Le analisi dei materiali aggiunte alle verifiche effettuate nella giornata di mercoledì 12 luglio sull’auto e nell’abitazione verranno presentate in aula il prossimo 7 ottobre, all’udienza in incidente probatorio.

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