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L’ipotesi tattica

Scalvini avanza a centrocampo? “È un ruolo che mi piace molto”

Il classe 2003 provato in mediana nella prima amichevole della stagione: “L’avevo già fatto nelle giovanili e anche la scorsa annata”.

Clusone. Né Freuler né Koopmeiners — e nemmeno l’acciaccato De Roon. La prima ‘spalla’ di Ederson a centrocampo nel suo debutto assoluto con la maglia dell’Atalanta è stato il classe 2003 Giorgio Scalvini. Una sorpresa solo relativa per il talentino cresciuto a Zingonia e ormai membro in pianta stabile della prima squadra.

Nella formazione titolare dell’amichevole contro la Rappresentativa Valseriana il nativo di Chiari ha avanzato la sua posizione, prendendo posto in mediana nel 3-4-2-1 disegnato da Gasperini. Non si tratta certamente di una novità, né per il ragazzo né per il tecnico: già l’anno scorso in diverse occasioni il 18enne aveva ricoperto quella posizione.

Nei primi 45 minuti stagionali Scalvini ha dimostrato sicurezza e un ottimo senso tattico, capacità di smarcarsi per ricevere il pallone, personalità e anche ottime doti in riaggressione dopo i palloni persi.

“Già l’anno scorso il mister mi aveva provato da centrocampista ed è un ruolo che mi piace molto, l’ho già fatto nelle giovanili – ha spiegato dopo il 15-0 nella prima sgambata della stagione – In mediana o in difesa posso andare da tutte le parti, dove c’è bisogno”.

Non si può certo dire che l’idea a Gasp l’abbia data Roberto Mancini, ma sicuramente il debutto in Nazionale Maggiore contro la Germania a giugno giocando il secondo tempo ha restituito a Scalvini ulteriori certezze in una posizione che con la prima squadra nerazzurra aveva ricoperto tendenzialmente poco in partite ufficiali.

“L’esperienza in Nazionale è stata fantastica, anche se ho debuttato in una partita non vittoriosa (sconfitta per 5-2, ndr). È un momento che porterò sempre con me, arrivato grazie al percorso che ho fatto durante l’anno con l’Atalanta”.

Un percorso di crescita che a 18 anni lo rende già un jolly importante per coprire due posizioni. Ed è solo l’inizio.

“L’anno scorso è stato molto importante per me, avendo l’opportunità di allenarmi con i pro e di giocare nella seconda parte di stagione sono cresciuto molto sotto tutti i punti di vista, sia come calciatore che come persona. Mi sono adattato con persone più grandi di me”.

Se lo scorso anno Scalvini aveva aperto la stagione da ‘aggregato’, quest’anno lo fa da protagonista della prima squadra, con la fiducia di Gasperini e con le idee molto chiare.

“Nei primi giorni di ritiro ci sono stati tanti tifosi anche negli allenamenti. Sentiamo molto l’affetto dei tifosi. Si suda ma è un lavoro che serve, quindi si fa ben volentieri. Si vedranno i frutti durante l’anno. Sarà una stagione differente rispetto a quelle passate visti i due mesi di stop. Bisogna riposarsi ma anche fare una nuova preparazione.

I miei obiettivi sono quelli di giocare, migliorare e imparare il più possibile. Speriamo di raggiungere di nuovo l’Europa”.

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