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Salute

Il rimedio

Sindrome post Covid o Long Covid: l’ossigeno Ozono Terapia aiuta

Si manifesta in modo variabile con sintomi come affaticabilità, stanchezza cronica, cefalea, fatica a concentrarsi, dolori muscolari, depressione, difficoltà di memoria, disturbi del sonno e comunque una difficoltà generale a ritornare alla condizione fisica pre-malattia

“La sindrome post-Covid (o Long Covid Syndrome – L.C.S.) è una condizione clinica che può presentarsi in un significativo numero di persone dopo l’infezione da SARS Cov 2, anche se contratta in forma lieve o paucisintomatica. Si manifesta in modo variabile con sintomi come affaticabilità, stanchezza cronica, cefalea, fatica a concentrarsi, dolori muscolari, depressione, difficoltà di memoria, disturbi del sonno e comunque una difficoltà generale a ritornare alla condizione fisica pre-malattia. In questi casi l’ozonoterapia, grazie alle sue caratteristiche di complementarietà con altre terapie e capacità di modulazione dei sistemi biologici, rappresenta un’arma in più nel percorso di cura”. Chi parla è il dottor Marco Rascaroli, responsabile del Servizio di Ossigeno-ozono Terapia di Smart Clinic di Stezzano e del Servizio di Neurofisiologia Clinica degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi. Ci siamo rivolti a lui per approfondire il rapporto tra post-Covid e ozonoterapia, tema che nell’ultimo anno è stato al centro di numerosi studi scientifici sia italiani sia internazionali.

Dottor Rascaroli, in che modo l’ossigeno-ozono terapia può aiutare a curare la sindrome post- Covid?
Uno dei meccanismi alla base di questa sindrome è identificabile nel persistere di un elevato stress ossidativo per cui la nostra bilancia tra fattori ossidanti (dannosi) e fattori anti-ossidanti (protettivi) risulta alterata a vantaggio dei primi anche per l’indebolimento del nostro sistema anti-ossidante costretto a fronteggiare una importante battaglia immunitaria. Il trattamento di questa condizione clinica dovrà quindi mirare a riequilibrare il sistema antiossidante e fornire all’organismo quei fattori nutrienti necessari per la produzione di energia cellulare. In questa ottica l’ozonoterapia si inserisce a pieno titolo nel percorso di cura della sindrome. Grazie a numerose evidenze scientifiche conosciamo i complessi meccanismi con i quali l’ozono svolge le sue attività di “modulatore”. Nel caso specifico della Sindrome Long-Covid è in grado di attivare una molecola chiamata Nrf2: questa molecola, penetrando nel nucleo delle cellule, attiva a sua volta un’altra molecola denominata ARE (Antioxidant Responsive Element), che è una sorta di amplificatore della risposta antiossidante, favorendo la sintesi di numerosi enzimi che hanno una funzione di protezione delle nostre cellule. Dalla valutazione delle numerose esperienze scientifiche prodotte nell’ultimo anno, sia a livello nazionale sia internazionale, si confermano miglioramenti significativi nelle persone affette da Sindrome post-Covid trattate con ossigeno-ozono terapia sistemica, non solo per quanto riguarda il più frequente dei problemi rappresentato dalla “fatica cronica”, ma anche per tutti gli altri sintomi descritti.

Che altro si può fare per contrastare i sintomi del post-Covid?
È fondamentale che, alla attivazione di questi sistemi cellulari determinata dall’ozonoterapia, corrisponda anche un’adeguata integrazione con sostanze che abbiano una documentata capacità antiossidante. Tra queste: la vitamina C e il glutatione, oligoelementi come selenio, manganese, rame, aminoacidi come l’arginina, molecola importante per l’ottimale risposta antiossidante a livello cellulare.

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