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Bergamo

L’addio a Bosatelli alla camera ardente. “Visione positiva della vita. Per lui tutto aveva una soluzione”

Il ritratto di parenti, amici, colleghi e conoscenti del Cavaliere del Lavoro scomparso a 88 anni

Bergamo. Chi lo conosceva ne sottolinea soprattutto il lato umano oltre che professionale. Il ritratto che parenti, amici, colleghi e conoscenti dipingono del Cavaliere del Lavoro Domenico Bosatelli – scomparso nella tarda serata di lunedì 13 giugno all’età di 88 anni – è quello di un uomo energico, attento e generoso. In tanti sono passati a ricordarlo martedì a Palazzo del Monte, in viale Vittorio Emanuele, dov’è stata allestita la camera ardente. E in molti verranno a salutarlo giovedì alle 9.30 al Duomo di Bergamo, dove si svolgerà il funerale prima della sepoltura nel cimitero di Cenate Sotto.

Fra i tanti riconoscimenti ottenuti nella sua vita uno di quelli a lui più cari fu la cittadinanza onoraria del suo paese, Alzano Lombardo, ricevuta nel novembre 2018. È proprio il sindaco Camillo Bertocchi a raccontare l’attaccamento di Bosatelli alle sue origini. Di Alzano amava un aspetto in particolare: “L’ho conosciuto nel 2018 per i 95 anni della fondazione del gruppo Alpini di Alzano. Era molto legato al suo paese ma soprattutto agli alpini, in cui aveva tanti amici d’infanzia. Lui stesso era un alpino convinto e qualsiasi cosa venisse organizzata dagli alpini lui non mancava mai. Quella volta ai festeggiamenti per l’anniversario mi aveva impressionato la sua semplicità, il fatto che avesse passato tutta la giornata con noi ai tavoli in oratorio a ridere e a scherzare, a mangiare pane e salamella e costine. Quando si ha a che fare con persone così importanti si pensa spesso di percepire una certa distanza, con lui non era così. Era una persona squisita, semplice, cordiale, diretta e sempre con la battuta pronta. Mi colpiva sempre la sua visione positiva della vita. Tutte le cose per lui avevano una soluzione”.

 

Bosatelli camera ardente

Alla camera ardente erano presenti due amici, i consoli della Federazione dei Maestri del Lavoro di Bergamo Luigi Pedrini e Alberto Caldara, che lo conoscevano da oltre 15 anni. Il rapporto con la loro organizzazione è sempre stato fitto e sincero. “Teneva tantissimo alla nostra associazione – racconta Pedrini -. Ogni anno proponeva un suo dipendente alla nomina a Maestro del Lavoro. Un aneddoto: un anno scrisse una lettera al consolato dicendo che non aveva nessuno da segnalare. Questo dimostra la serietà, l’importanza e l’oggettività che dava a questa nomina, e dice la sua consapevolezza e correttezza nel capire che se non aveva la persona giusta preferiva non fare nessun nome. In più – aggiunge invece Caldara – qualsiasi iniziativa avessimo ci dava piena disponibilità di spazi, finanziaria e del buffet qui a Palazzo del Monte. Era molto vicino e generoso. Aveva grande affinità di intenti, empatia e piena condivisione nei nostri valori”.

Tra le istituzioni presenti anche il prefetto di Bergamo Enrico Ricci: “In questi due anni di lavoro a Bergamo ho avuto modo di conoscerlo. Una grande persona e un grande imprenditore, ma soprattutto dotato di una grande capacità di visione. Quella che è propria dei grandi uomini”.

Un altro amico di lunghissima data, il commercialista Andrea Boreatti, ne ha impresso un insegnamento, quello che Bosatelli ha cercato di trasmettere ai ragazzi: “Quello che mi è sempre piaciuto di lui è che, contrariamente a quanto fanno tanti imprenditori, puntava molto sui giovani. Diceva che dovevano volare alto, cercare di raggiungere i loro sogni a qualsiasi costo. Lui l’ha fatto. Anche i miei figli hanno sempre cercato di mettere in atto queste parole. Credo ci lasci un’eredità sia in termini fattivi ma anche di sentimenti, di obiettivi. Era un uomo generosissimo, nei confronti di tutti. Amava aiutare gli altri”.

Alberto Bombassei, Presidente Emerito di Brembo ha ricordato: “Con Domenico Bosatelli se ne va un vero imprenditore. Perdiamo un uomo che non ha mai smesso di innovare, di immaginare e costruire il futuro. Ci siamo conosciuti da ragazzi, abitavamo ad Alzano Lombardo e abbiamo frequentato entrambi il Paleocapa. La nostra è stata una lunga amicizia tra imprenditori, un’amicizia ricca di confronti e di riflessioni comuni. Mi mancheranno il suo esempio, la sua curiosità, la sua determinazione”.

Angelo Radici, presidente di Radici Group lo descrive così: “Se ne va un grande imprenditore e una grande persona: negli ultimi tempi abbiamo avuto diverse occasioni di incontro, durante le quali si chiacchierava piacevolmente di tutto e dove spesso emergevano anche ricordi legati a mio papà. Bosatelli era una persona molto diretta, con una mente profonda da imprenditore proiettato nel futuro. Ne è un esempio Chorus Life, un progetto da lui ideato e che personalmente trovo davvero all’avanguardia: sono sicuro che avrà successo e sarà preso d’esempio anche da tante altre città”.

“Ricordo con grande affetto il caro Domenico, capace di divenire punto di riferimento dell’intera comunità per le sue grandi qualità imprenditoriali, il suo altruismo e la sua grande reputazione. Aveva come obiettivo finale la bellezza e la passione per il benessere comune: un insegnamento da custodire e rendere attuale”. Sono le parole del notaio Armando Santus, Presidente Fondazione Banca Popolare di Bergamo.

 

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