• Abbonati
Il piano

Enel X e Gabetti Lab insieme per la riqualificazione dei condomini di Zingonia

Presentato il progetto che cambierà il volto dei palazzi simbolo del degrado. L’intervento porterà anche a una diminuzione dei consumi energetici: stimata una riduzione del 45% della spesa annua per la climatizzazione

Bergamo. Una Zingonia riqualificata, efficiente e sostenibile; un laboratorio sociale complesso ma più sicuro grazie al supporto di Enel X e Gabetti Lab.

Le due Società hanno, infatti, annunciato il prossimo avvio del cantiere che cambierà il volto dell’area simbolo del degrado. La Società del Gruppo Enel darà il proprio contributo con un intervento di efficientamento energetico e di miglioramento della condizione strutturale in ambito ‘Superbonus 110%’ per i Condomini La Rinascita, Oleandro, Barbara 1 e Barbara 2.

Al termine degli interventi, i condòmini potranno godere di un immobile bello esteticamente e più sicuro, e beneficiare di una notevole riduzione dei consumi energetici, con una previsione della diminuzione delle emissioni di C02 di 13 kg/m²anno. Inoltre, è previsto un abbattimento dei costi energetici in bolletta: la diminuzione della spesa annua per la climatizzazione estiva e invernale è stimata, infatti, intorno al 45%. Inoltre, i residenti potranno azzerare o ridurre drasticamente la spesa per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica e sismica grazie al Superbonus 110%, alla Cessione del Credito o allo Sconto in Fattura.

“Sono sempre di più i clienti interessati al miglioramento energetico e alla sicurezza sismica della propria abitazione e l’offerta ViviMeglio è la soluzione innovativa di Enel X che risponde in maniera integrata alle esigenze del condominio, da un punto di vista tecnico e finanziario – ha commentato Emanuele Ranieri responsabile Vivi Meglio, Enel X Global Retail Italia. Siamo orgogliosi e felici di aver presentato il nostro progetto per Zingonia alle amministrazioni, alle comunità locali, alle associazioni del territorio e agli stessi condòmini. Siamo convinti che il nostro intervento – unito alle azioni portate avanti da Gabetti Lab – riqualificheranno l’intero quartiere, rendendolo più sicuro, efficiente e sostenibile”.

Gabetti Lab, la più importante rete di imprese per la gestione sostenibile degli immobili, vista l’importanza sociale dell’intervento, si è fatta carico degli onorari degli studi di fattibilità, stadio iniziale della progettazione. Inoltre, ha donato alla collettività il nuovissimo Doposcuola multietnico – che verrà gestito dalle associazioni e cooperative sociali già attive nella zona – finanziandone i lavori di ristrutturazione e l’acquisto dei nuovi arredi.

Generico giugno 2022
Luciana Micheli e Alessandro De Biasio

“Abbiamo promosso con entusiasmo il progetto Zingonia in partnership con Enel X, consapevoli delle sue valenze sociali, abitative ed ambientali. Un intervento che consentirà a centinaia di persone di vivere davvero meglio in edifici più sicuri, più confortevoli e meno energivori. In qualità di amministratore delegato di Gabetti Lab – ha aggiunto Alessandro De Biasio – non posso che ringraziare quanti si sono fattivamente adoperati, non senza difficoltà, per rendere tutto questo meravigliosamente possibile. Zingonia è destinato a diventare un progetto iconico del Superbonus, un esempio concreto di quanto valore vero si possa creare utilizzando in modo corretto una chance straordinaria”.

“Oggi è un giorno molto importante per Zingonia perché, di fatto, un intervento così significativo sarebbe stato difficile da immaginare fino a qualche anno fa. Invece, è la prova che il degrado si combatte anche riqualificando: una vittoria per la politica, il territorio e tutta la comunità a riprova che Regione ha mantenuto la parola. Siamo, infatti, poco lontani dalle torri demolite nel 2019 grazie all’impegno di Regione Lombardia e la riqualificazione del complesso La Rinascita è un altro tassello che si aggiunge a questo puzzle. Tutti insieme continuiamo a compiere piccoli passi per concludere un grande progetto di rinascita urbanistica a cui Regione, insieme al coinvolgimento di sindaci ed enti locali, ha sempre posto grande attenzione” ha concluso Claudia Terzi.

Enel X Global Retail è la business line globale del Gruppo Enel che offre servizi che accelerano l’innovazione e guidano la transizione energetica. Leader mondiale nel settore delle soluzioni energetiche avanzate, Enel X Global Retail gestisce servizi come il demand response per circa 6,6 GW di capacità totale a livello globale e 59 MW di capacità di accumulo behind-the-meter installati nel mondo. Attraverso le sue soluzioni avanzate, tra cui gestione dell’energia e i servizi finanziari Enel X Global Retail fornisce a ciascun partner un ecosistema intuitivo e personalizzato di piattaforme tecnologiche e servizi di consulenza, incentrato sui principi di sostenibilità ed economia circolare al fine di fornire a persone, comunità, istituzioni e aziende un modello alternativo che rispetta l’ambiente e integra l’innovazione tecnologica nella vita quotidiana. Ogni soluzione ha il potere di trasformare gli obiettivi di decarbonizzazione, elettrificazione e digitalizzazione in azioni sostenibili per tutti, al fine di costruire insieme un mondo più sostenibile ed efficiente.

Gabetti Lab, società nata nel 2019 in seno al Gruppo Gabetti e subito diventata leader del mercato della rigenerazione energetica di condomini e unità abitative, rappresenta la prima e più importante rete di imprese nell’ambito della gestione sostenibile del patrimonio residenziale privato italiano, da Pila in Valle D’Aosta al cuore di Taranto. Convenienza economica, risparmio energetico e abbattimento di emissioni di Co2, ma anche rigenerazione strutturale di periferie e quartieri. Tante le opportunità colte dall’azienda, oggi guidata dall’amministratore delegato
Alessandro De Biasio, attraverso la misura del Superbonus 110%, per un processo di cambiamento più resiliente e generatore di economie locali. La mission è ambiziosa: fare innovazione migliorando la qualità della vita delle persone, più in dettaglio offrire progetti e servizi, per un prodotto integrato che riguarda la riqualificazione e ristrutturazione edilizia, con cessione del credito fiscale e servizi a valore aggiunto del welfare abitativo. Un modello di business che lega profitto e sostenibilità per l’azienda con oltre un migliaio di affiliati e la sua sede centrale a Milano. Il metodo? Approcciarsi ai bisogni complessi con un metodo rigoroso, mettendo a valore un sistema di competenze specializzate e capaci di fare rete, rodato ben prima dell’onda del Superbonus. I ricavi sono passati da 15,2 milioni di euro nel 2020 a 104 milioni nel 2021. Un grande risultato che pochi giorni fa ha visto Gabetti Lab superare 1,8 miliardi di commesse acquisite.

Generico giugno 2022

BREVE STORIA DI ZINGONIA
Zingonia è nata negli anni Sessanta, nei pensieri ambiziosi e nei sogni della migliore imprenditorialità italiana che si è dovuta misurare con gli errori, le mancanze e gli imprevisti della realtà. A idearla Renzo Zingone, un imprenditore visionario, un Olivetti dell’edilizia. Una città nuova di zecca, ma fatta di cemento, strade, capannoni che stravolgeranno per sempre l’identità del territorio.
Quando nel 1963 Renzo Zingone, imprenditore romano, proprietario della Banca Generale di Credito, e in precedenza – tra l’altro – di miniere d’oro e di rame in Venezuela, decide di fondare una nuova città in provincia di Bergamo, in un territorio agricolo tra i comuni di Verdellino, Verdello, Boltiere, Ciserano e Osio Sotto, ha già alle spalle la realizzazione del Quartiere Zingone, ubicato a Trezzano sul Naviglio, alle porte di Milano. Il progetto era destinato ad un importante futuro di città industriale. Una città ideale, il sogno di una nuova società giovane e dinamica.

E si avvale, dal punto di vista progettuale, della collaborazione dell’architetto Franco Negri, nato nel 1923 e laureatosi al Politecnico di Milano nel 1956.

Pietra angolare dell’intervento sono i capannoni industriali prefabbricati prodotti dalla Zingone Strutture che, nell’idea del suo creatore, erano destinati a costituire il cuore produttivo dei nuovi insediamenti. A fondamento della concezione di Zingonia sta un’aspirazione che include al proprio interno anche un’essenziale componente utopica. In questo senso, la concentrazione in un unico luogo di residenza e lavoro, con la potenziale sconfitta del pendolarismo, va letta come il tentativo da parte di Zingone di modificare nel profondo un assetto sociale largamente radicato in Italia.

Nella realtà, la proposizione di un modello sociale e urbano finirà presto con scontrarsi con il fenomeno migratorio dal sud Italia, piuttosto che la riallocazione di forze produttive provenienti da Milano o da Bergamo, come probabilmente Zingone sperava. Vengono realizzate le torri residenziali, le villette unifamiliari, il centro sportivo, il cinema, l’hotel, l’ospedale, la chiesa, ma i 50mila abitanti previsti si ridurranno a poche migliaia.

Gli aggregati residenziali saranno dapprima il simbolo dell’impulso di progresso e poi via via l’incarnazione del degrado fisico e sociale. Incuria e cessazione di qualsiasi manutenzione dei condomini residenziali ne determinerà il progressivo abbandono, e conseguentemente la svendita e la parziale occupazione abusiva. Decadimento, crisi economica, l’incubo della sicurezza e poi ancora le ruspe, infine un nuovo sogno di rinascita.
Oggi da quella iniziativa privata, dopo alterne vicende fra sviluppo urbanistico e problemi, in questo agglomerato sorto a metà fra Bergamo e Treviglio, tutto ora parla di domani. In quella località che ha un nome, ma è ancora divisa fra cinque municipi, la speranza non muore. Oggi Zingonia è descritta dai media come “le torri del degrado”, il “suk”, il “cumulo di rifiuti e spaccio a cielo aperto”, associata a parole come “disperazione” e “paura”. Zingonia è un'area abitativa di 4,5 chilometri quadrati su cui si concentrano qualcosa come 33mila abitanti. Molti danno la colpa al masterplan originale, che prevedeva una città divisa su cinque comuni e dunque ingovernabile. Oggi Zingonia è un laboratorio sociale complesso e sorprendente: il 50% degli abitanti è straniero e questo piano di rinascita è diventato un esempio per altri contesti “difficili” italiani.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
viaggio nella ex Reggiani
Bergamo
Ex Reggiani, c’è una nuova proprietà: presto un progetto per la futura destinazione
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI