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93ª adunata

Gli alpini conquistano Rimini e c’è chi fa il bagno col cappello

Alle 9 di domenica mattina 8 maggio è iniziata la sfilata, il momento più atteso della 93ª Adunata, in migliaia da Bergamo a Rimini per questo appuntamento

Un fiume di penne nere hanno invaso il lungomare di Rimini per la 93ª adunata nazionale. Moltissimi gli alpini bergamaschi arrivati sulla riviera romagnola per partecipare a questa adunata post Covid. Alle 9 di domenica mattina 8 maggio è iniziata la sfilata, il momento più atteso della 93ª Adunata. In testa la Fanfara della Taurinense, seguita dalle 19 bandiere dei reggimenti alpini. Un lungo maxi corteo, con circa 90 mila penne nere a sfilare, percorrendo in direzione nord il Lungomare Di Vittorio e Viale Regina Elena, in file di nove, sino alla zona di scioglimento del corteo, all’altezza di piazza Marvelli.

All’altezza del Bagno 72 il passaggio davanti alla Tribuna d’onore, rendendo omaggio alle autorità presenti – il Ministro della Difesa Guerini, il Ministro dell’innovazione tecnologica Colao (entrambi alpini), il Ministro D’Incà, il Capo di stato maggiore dell’Esercito generale Pietro Serino, il generale Figliuolo (ora comandante del Covi), il generale Graziano (presidente del comitato militare della Ue), il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco Rimini Jamil Sadegholvaad, il presidente della Provincia Riziero Santi, il Prefetto Forlenza, il comandante delle truppe alpine Ignazio Gamba e il presidente dell’associazione nazionale Sebastiano Favero, insieme al Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi -, al Labaro Nazionale dell’Ana e alle Bandiere di guerra di tutti i reggimenti delle Truppe Alpine.

La sfilata ha compreso il passaggio degli alpini suddivisi in settori, preceduti dalle formazioni militari, dalle Sezioni estere e da Protezione Civile e Sanità Alpina. A far da colonna sonora delle cerimonie solenni, come la sfilata, sono state le Fanfare delle due Brigate Alpine dell’Esercito: la Taurinense e la Julia. Entrambe sono formate da Alpini di professione, la maggior parte dei quali diplomati al conservatorio. Nata nel 1965 a Torino, la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito è attualmente costituita da 35 musicisti, tratti dai reggimenti Alpini piemontesi, ed è diretta dal Luogotenente Marco Calandri.

La fanfara gemella della Julia nasce precisamente il 26 agosto 1967, in occasione del varo del sommergibile Bagnolini – che prende il nome di una medaglia d’oro degli Alpini – quando si esibisce per la prima volta, a Monfalcone. Da quella data ai giorni nostri, la Fanfara della Brigata Alpina Julia è diventata uno dei complessi musicali dell’Esercito più conosciuti sicuramente in Italia e molto apprezzata all’estero.

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