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Mimmo gentile

“Atalanta in difficoltà, ma non mi stupirei se vincesse a San Siro”

Mimmo Gentile, 174 presenze e due gol, è stato una colonna della difesa dell'Atalanta prima di Sonetti e poi di Mondonico, traccia un'analisi sulla situazione che vive la Dea

Mimmo Gentile, 174 presenze e due gol, è stato una colonna della difesa dell’Atalanta prima di Sonetti e poi di Mondonico. Ora collabora con la Sampdoria e lunedì era al Gewiss Stadium per assistere ad Atalanta Salernitana.

È intervenuto telefonicamente ad “A come Atalanta” su TeleClusone. Molto interessante la sua analisi sull’Atalanta. Sentiamolo.

Una volta c’erano in difesa Osti-Gentile, una coppia di ferro. Come ha visto la coppia Demiral-Palomino?

Il mio giudizio è a prescindere dalla partita con la Salernitana. Sono due ottimi difensori, soprattutto Palomino, difensore con la D maiuscola, senza il quale l’Atalanta quest’anno avrebbe avuto qualche problema in più. Quindi sono due giocatori con i quali il futuro è assicurato nella fase difensiva.

Nell’azione del gol della Salernitana Demiral però ha avuto un’incertezza…

Sì, c’è stata tutta una concomitanza di errori anche banali. Ma affrontare la Salernitana in quest’ultimo mese è stato un problema per tutti. I problemi dell’Atalanta sicuramente non sono quelli del gol preso lunedì sera, ma secondo me sono di altra natura, perché qualche giocatore è in difficoltà soprattutto fisica sia a centrocampo che in attacco. E probabilmente c’era bisogno anche di qualcuno che riuscisse a tirare in porta anche da lontano. In tutta la partita non è stato fatto un solo tiro in porta da lontano, o quantomeno un modo di fare calcio che in questo momento non paga”.

Un problema che ha evidenziato lo stesso Gasperini nel dopopartita: ci sono squadre in teoria inferiori all’Atalanta che però si dimostrano alla prova del campo più brillanti. È così?

Allora, con la Salernitana è una delle poche partite che ho visto dal vivo a Bergamo e ho notato che gli avversari giocavano con due linee, una da 5 e una da 4, lasciavano il solo Djiuric davanti, che poi rientrava anche lui, cercando sempre l’uno-due per andare in porta. Ed è difficile, molto difficile, soprattutto quando fisicamente sei in difficoltà, dopo un girone di ritorno nel quale non sei stato molto brillante, nel momento in cui hai qualche giocatore rientrato da un lungo infortunio, ecco che diventa tutto più difficile. Secondo me c’è stata anche un’interpretazione sbagliata, infatti ho sentito l’intervista di Gasperini e mi è parsa molto chiara, molto limpida. Ha parlato di spirito ma probabilmente si riferiva a delle lacune dal punto di vista caratteriale come interpretazione della partita. Mentre ho ammirato la Salernitana perché a differenza del girone d’andata ha cambiato completamente aspetto e ha una condizione fisica eccellente. Potrebbe salvarsi.

Poi Gentile aggiunge: “Mi ha colpito l’involuzione dell’Atalanta in questi ultimi due mesi. Francamente, dopo il girone d’andata, io pensavo che potesse riuscire addirittura a lottare per lo scudetto”.

In effetti le parti sembravamo ribaltate: la Salernitana sembrava l’Atalanta di prima e giocava da Atalanta, che ha fatto un passo indietro…

In effetti è così, se nel girone di ritorno sono stati fatti così pochi punti soprattutto in casa, credo ci sia tutta una serie di motivi. Ripeto: qualche lungo infortunio, tipo quello di Zapata che ha avuto anche una ricaduta e lunedì si è visto chiaramente che non era in condizione, poi qualche giocatore che una volta era più brillante e adesso ha perso un po’ di smalto e un’involuzione dal punto di vista della fantasia. Con la Salernitana non c’era gente che potesse inventare: l’unico era Muriel, però Muriel è un giocatore che mi piace da impazzire ma lo devi prendere così com’è. Non sai mai che serata ti può riservare, può diventare il più forte giocatore d’Europa oppure può essere uno che devi sopportare per tutta la gara.

Qualche perplessità la lascia anche Boga, che non ha ancora convinto.

Boga è fortissimo palla al piede. Quando gioca senza palla secondo me non sa ancora bene come muoversi in questo meccanismo. Quindi è un giocatore che credo abbia bisogno di tempo: ha tante qualità, però è un po’ deficitario dal punto di vista tattico, in questo momento. Qualcuno ha detto che potrebbe diventare come il Papu Gomez. Non lo so, posso dire semplicemente che quando il Papu è arrivato a Bergamo non era il Papu Gomez di Gasperini, era un giocatore normalissimo. Per cui sono molto ottimista e credo che su Boga si possa lavorare in modo positivo, perché ha delle qualità fisiche-tecniche enormi. Bisogna lavorare dal punto di vista mentale-tattico.

Che cosa farebbe Mimmo Gentile: cambierebbe più di mezza squadra per rivedere l’Atalanta che abbiamo ammirato in questi cinque anni?

No. Probabilmente c’è da rigenerare qualche senatore e poi l’ossatura andrebbe tenuta. Anche se non conosco molto i meccanismi interni alla squadra, è arrivata anche una nuova proprietà, ci saranno anche rapporti diversi tra Gasperini e questi nuovi dirigenti. Sicuramente qualcosa andrà cambiato, però non stravolgerei il volto dell’Atalanta. Chiaro che alcuni tra i nuovi arrivati non sono all’altezza dell’Atalanta dell’anno scorso: la perdita di Gosens sul fronte di sinistra si sente, Zappacosta è un buon un esterno ma se giochi in un certo modo c’è bisogno di un esterno di tipo diverso. Io terrei comunque l’ossatura principale soprattutto dal punto di vista dello spogliatoio e della storia che ha fatto questa Atalanta. Ci sono giocatori importanti anche se adesso probabilmente sono sottotono perché hanno qualche difficoltà fisica. Qualche mese o anno passa per tutti….

Ma si può parlare di ciclo finito?

Sì, effettivamente un mese fa pensavo ci fosse una flessione, invece lo stesso Gasperini lunedì sera ha ammesso che probabilmente il ciclo è arrivato alla fine e chiaramente bisogna rifondare, facendo un’analisi molto attenta per capire quali sono i vecchi giocatori che possono ancora dare qualcosa all’Atalanta. E probabilmente anche il modo di giocare potrebbe essere diverso, non è mica detto che debba sempre essere questo, anche se è un modulo che fino adesso ha pagato. Ci sono episodi tipo il gol preso dopo calcio d’angolo sul campo del Sassuolo, in otto nell’area avversaria e poi in due a inseguire quattro avversari lanciati in contropiede, dove non non c’entra tanto l’allenatore, ma sono saltati i meccanismi. Non c’è nessuno, in campo, che dice: cosa stiamo facendo? Quindi sicuramente c’è da metter mano, non so se gli americani o chi.

E di Scalvini cosa pensa?

Ottimo giocatore, è un ragazzo che ha grandi prospettive. Sia lui che Cittadini, sono diversi come difensori, li ho visti tante volte e hanno tutte le caratteristiche per fare una buona carriera, soprattutto Scalvini, che ha già preso dimestichezza con la prima squadra. Purtroppo gli è capitato di fare un po’ di partite in questo momento in un meccanismo che non gira a mille, altrimenti avrebbe potuto muoversi in maniera diversa. E sono il frutto di un settore giovanile fantastico. Non dimentichiamo che anche la Salernitana aveva due esterni come Ruggeri e Zortea, entrambi cresciuti a Zingonia e hanno messo in difficoltà Hateboer. Quindi su Scalvini io punterei tranquillamente, come è tradizione dell’Atalanta.

Adesso, aritmeticamente, l’Europa sarebbe ancora possibile…

Mancano tre partite. Due mesi fa la Roma era in difficoltà, la Lazio anche, l’Atalanta invece faceva ben sperare. Adesso bisognerebbe vincere le ultime tre partite e l’Atalanta ha tutti i mezzi per farlo. Andrà ad affrontare il Milan? Ma quante volte l’Atalanta di questi anni ci ha abituato ad andare a San Siro e dettare legge, al di là del risultato? Non dimentichiamo che l’Atalanta ha fatto lo stesso con l’Inter e altre volte ha perso la gara per qualche decisione arbitrale non giusta. È un campionato che ci riserva sorprese che non ci aspettavamo, bisogna stare attenti anche ai portieri che nelle ultime partite hanno fatto cose strane…il calcio è in una dimensione diversa rispetto a qualche tempo fa. Può succedere di tutto.

Adesso c’è anche la moda della partenza dal basso…

Ecco, quella la possono fare quelli che sono in grado di farla. Poi c’è tutta una serie di allenatori in Italia, nelle categorie inferiori, che scimmiottano il portiere che dà la palla di traverso a due difensori, che purtroppo non sanno cosa fare. Ed è un’agonia, uno scempio. Il problema qual è? Una volta inseguivano il calcio di Sacchi, oggi Gasperini viene imitato da chi non sa come allena Gasperini o Guardiola. Quindi per la costruzione dal basso devi avere le qualità e dei giocatori adatti a farlo, Poi un giorno torneranno a buttare palla lunga e in effetti Djuric con quel sistema ha messo in difficoltà l’Atalanta. Con un calcio molto semplice: Nicola non si è inventato niente, ha dato solo semplicità, corsa e aggressione all’avversario, cosa che negli ultimi anni ha fatto tantissimo l’Atalanta mentre adesso è arrivato probabilmente il momento di rivedere qualcosa.

E l’ultima bella partita a Bergamo col Bayer Leverkusen.

Gran partita. Ma poi hai Malinovskyi con i suoi problemi che esulano dal calcio, anche se io con la Salernitana l’avrei fatto giocare dall’inizio, così come avrei fatto giocare Pasalic, che fisicamente sta meglio degli altri e l’ha dimostrato.

Per non parlare rispetto all’anno scorso dell’assenza di Ilicic.

Il mio idolo. È stato la fortuna dell’Atalanta negli ultimi anni, molto più importante del Papu Gomez. Ilicic ha fatto l’esterno d’attacco ed era il metronomo dell’Atalanta. Lui scendeva in campo, faceva quello che voleva, la squadra gli girava attorno e davano delle paghe a tutta l’Europa. E’ stato un giocatore fantastico. Mi dispiace tanto che non ci sia perché è stato uno dei più grandi dell’Atalanta degli ultimi decenni. Davvero un giocatore fantastico.

Quindi lei avrebbe preferito marcare Zapata invece che Ilicic?

Beh con Zapata ci saremmo dati tante di quelle botte…mentre Ilicic era indecifrabile, difficilissimo, giocatore fenomenale, di categoria superiore. Se avesse fatto quello che ha fatto con l’Atalanta in una grande squadra avrebbe sicuramente concorso per il Pallone d’oro. Mi auguro che i tifosi bergamaschi possano rivedere qualcuno che faccia come Ilicic in quei tre anni.

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