L’Atalanta getta al vento l’occasione per superare in un sol colpo Lazio e Fiorentina, facendosi imporre un pirotecnico pareggio casalingo dal Torino.
I nerazzurri non hanno complessivamente disputato una buona prova, subendo spesso il gioco veloce e arioso dei granata che alla prima occasione sono riusciti a passare in vantaggio complice una disattenzione difensiva.
I bergamaschi hanno provato a reagire e sono riusciti nell’intento, prima pareggiando su rigore e successivamente passando in vantaggio con un gran gol di De Roon.
Ma è un fuoco di paglia perché i giocatori del Toro riprendono a giocare e grazie ad un altro rigore riequilibrano il punteggio.
Ci si aspetta qualche cambio nella ripresa ed il furore nel gioco per portare a casa l’intera posta ma è il Toro a mostrare gli attributi ed ad andare addirittura sul 4 a 2 complice un altro rigore ed una sfortunata deviazione di Freuler.
Con una difesa che fa chiaramente acqua dappertutto, almeno l’attacco mostra i denti grazie soprattutto a un Muriel molto volitivo che prima lancia Pasalic per il 2 a 3 e poi trasforma il quarto rigore della serata per il definitivo 4 pari.
Un risultato che francamente serve a poco, visto che la pesante sconfitta casalinga della Fiorentina nell’altro recupero avrebbe dovuto essere da sprono per ottenere l’intera posta in palio.
Nonostante la buona reazione nel finale, la Dea non mi è francamente piaciuta, soprattutto nella fase difensiva nella quale Djimsiti ha disputato una prova largamente insufficiente.
Onestamente incomprensibile attendere fino a 20 minuti dal termine per vedere la sostituzione di Pessina, anch’egli ampiamente negativo. Un giocatore che ha avuto un’involuzione di gioco inspiegabile. All’attuale Zapata è impossibile chiedere più di quanto fatto, mentre Muriel rappresenta oggi l’arma da dover sfruttare per cercare di ottenere la qualificazione europea.
Tutto è ancora chiaramente possibile ma l’Atalanta deve riuscire ad evitare alcune clamorose disattenzioni del reparto arretrato per evitare di dover sempre inseguire. E al Gewiss spesso è stato così: 17 partite giocate, solo 4 vittorie, un ruolino da zona retrocessione.
Ora attenzione al posticipo della prossima giornata quando, di nuovo a Bergamo, arriverà una Salernitana carica a mille con un settore ospiti esaurito: non sono ammesse altre distrazioni.
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