Fara Gera d’Adda. “Una bella persona: minuta, gentile, lavoratrice”. I vicini di casa descrivono così Romina Vento, 44 anni, per la cui morte per annegamento nel fiume Adda è stato arrestato Carlo Fumagalli, compagno e conducente dell’auto finita in acqua martedì sera in via Reseghetti.
In paese, pochi conoscevano la vittima. Solo qualcuno ricorda di averla vista accompagnare i figli – maschio e femmina di 10 e 15 anni – a scuola, di averla incrociata sulle scale della palazzina di residenza in via Udine 210 o in centro per le consuete commissioni.
Quel che è certo, è che tutti sono visibilmente scossi e sconcertati “per una tragedia che mai si era vista in un paese tutto sommato tranquillo”, spiega il sindaco Raffaele Assanelli.
Carlo è operaio alla ditta tessile Visconti di Modrone di Vaprio d’Adda, suo paese d’origine, mentre Romina lavorava da anni al pastificio Annoni di Fara, poco distante dall’abitazione in cui i due vivevano da tre anni.
Una famiglia riservata, mai invadente. Una coppia tranquilla e “senza alcun segnale – come dichiara un vicino che spesso incontrava l’uomo nei box – che potesse far pensare a una tale tragedia”.
Nessuna lite, quindi, né in passato, né martedì sera. Almeno secondo le testimonianze di chi li incrociava ogni giorno. Nessuno che abbia mai sentito o visto i due discutere oppure assumere atteggiamenti insoliti.
Resta quindi da chiarire cosa abbia provocato il raptus omicida: non si esclude che la coppia stesse attraversando una crisi e che Romina volesse porre fine alla relazione.
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