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Il racconto

“Sono come gli origami” la 1ªH del Lotto di Trescore è 3ª al concorso nazionale sulla dislessia

Complimenti agli alunni Ferrari Sophia, Kaur Jasmine, Raineri Alessandra, Rocchi Ilaria che, raccontando di Tina, "una quindicenne che semplicemente danza e pensa agli origami", affrontano la dislessia e la discalculia con premura ed empatia

Trescore. Con il bellissimo racconto di una quindicenne, Tina, e di qualcuno che ha saputo guardare oltre – non solo e non da un’altra parte ma oltre – la dislessia e la discalculia, la classe 1H dell’Istituto Superiore “Lorenzo Lotto” di Trescore Balneario, si è classificata terza nel concorso letterario promosso dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) per promuovere il tema dell’inclusione degli studenti con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) all’interno del gruppo classe.

L’Istituto, in gara con due fumetti inediti e un racconto nel contest “Insieme è più bello”, si è aggiudicato il terzo posto nella classifica nazionale con un racconto, frutto di un’idea degli alunni Ferrari Sophia, Kaur Jasmine, Raineri Alessandra, Rocchi Ilaria, “Sono come gli origami”, “ovvero la storia di una quindicenne che semplicemente danza e che pensa agli origami”.

Fra le oltre 200 opere inedite inviate dalle scuole di tutta Italia, entro il 28 febbraio, una giuria nominata da AID ha selezionato 18 finalisti, 6 per ogni ordine di scuola, indipendentemente dalla categoria di partecipazione (canzone, fumetto o racconto), che sono stati votati dal pubblico sulla pagina Facebook di AID, tramite like, fino allo scorso 07 aprile e il racconto proposto dagli alunni della scuola bergamasca ha raccolto 218 like.

“Tutte le canzoni, i fumetti e i racconti – sottolinea l’Associazione Italiana Dislessia – elaborati dagli studenti, in collaborazione con i loro docenti referenti, testimoniano un grande impegno nel riflettere sui bisogni educativi speciali e sull’importanza dell’accoglienza, del rispetto e dell’inclusione”.

trescore scuola lotto

Nel racconto della classe 1H della scuola bergamasca la protagonista racconta di sé in prima persona “Ciao, sono Tina. Sono una quindicenne semplice” e “mi inceppo un po’ nelle parole: le ho ben chiare in testa ma è come se avessi un nodo alla lingua. La stessa storia quando sono interrogata: esprimere concetti equivale a spostare macigni sulla montagna. Wow! Ho usato il verbo equivalere … Le equivalenze mai capite”. Per capire quello che vive spiega che “c’è l’aveva sempre messa tutta, che aveva passato giorni d’inferno a scuola, che studiava ore e ore poi in un lampo dimenticava … pensavo che avevo la memoria ballerina ma in arte, nei laboratori di scrittura e teatro, nelle ore di informatica … la mia mente era la prima ballerina della Scala”.

“A scuola ho un mio modo per affrontare la conoscenza, mi ci vuole tempo per capire qual è la piega giusta, qual è la prossima mossa, ma una volta trovato il lembo giusto tutto diventa semplice. E quando sai piegare un foglio a metà, allora sei sulla buona strada per fare gli origami”.

E poi un bel giorno incontra Jack “che ha creduto in me, come molti dei miei insegnanti hanno fatto, noi, la classe prima che non vediamo più la dislessia”. Perché “La dislessia è solo una piega …”.

“Il racconto – scrive l’istituto- ha fatto da sfondo anche ai due fumetti presentati “Lexo vs Neville” e “Amici ?” delle classi 2B, 3B, 4B e 3A che non sono stati selezionati come finalisti ma che comunque testimoniano il grande impegno della scuola nel riflettere sui bisogni educativi speciali e sull’importanza dell’accoglienza, del rispetto e dell’inclusione”.

Mercoledì 20 aprile, dalle 17 alle 18, si terrà la cerimonia di premiazione, con la partecipazione delle classi vincitrici. L’evento, gratuito e aperto al pubblico, si terrà in diretta in contemporanea sulla pagina facebook e sul canale youtube di AID.

Qui il racconto completo “Sono come gli origami”.

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