• Abbonati
Tribunale

Bocia a processo, “In quattro partite vicino all’Atalanta nonostante il divieto”

Claudio Galimberti sarebbe stato visto all'aeroporto di Orio per i festeggiamenti dopo la gara contro la Roma, a Dortmund per il match contro il Borussia, a Benevento e nella sfida di Coppa Italia della Primavera contro il Milan

Bergamo. Sono quattro gli episodi di violazione del Daspo che la Procura contesta a Claudio Galimberti – il  Bocia, noto capo ultrà atalantino – risalenti tutti al 2018. In uno di questi, per lo stesso reato, è imputato anche Andrea Quadri. Lunedì mattina si è tenuta l’udienza davanti al giudice monocratico Laura Ruggeri.

Il primo risale al 6 gennaio di quattro anni fa. Fuori dall’aeroporto di Orio al Serio qualche centinaia di tifosi attende l’arrivo dei giocatori nerazzurri, di rientro vittoriosi da una partita di campionato contro la Roma. Si festeggia, si accendono fuochi d’artificio e fumogeni. La Sacbo presenta un esposto: “Per problemi di mobilità e per questioni di sicurezza, in prossimità dell’aeroporto non si può accendere materiale pirotecnico”, precisa Alessandro Legrenzi della Digos, sentito dal giudice.

L’agente era stato incaricato di visionare i filmati delle telecamere esterne al Caravaggio: “Ho riconosciuto Galimberti e Quadri – spiega – due volti noti per la loro militanza pluriventennale in Curva e per le loro caratteristiche fisiche. Quadri ha i capelli lunghi, con i rasta, Galimberti ha la barba e i capelli alle spalle”.

Secondo i difensori, gli avvocati Andrea Pezzotta e Federico Riva, il Daspo non è stato violato in quanto il match era terminato da più di tre ore (la misura prevede il divieto di avvicinarsi allo stadio 3 ore prima e 3 ore dopo le partite).

Stessa linea difensiva per la sfida di Europa League contro il Dortmund del 15 febbraio. “I tifosi atalantini sono arrivati in auto a Chiasso, in Svizzera – ricostruisce il sovrintendente della Digos Antonio Marini -. Da lì hanno preso un treno speciale per arrivare a Dortmund e alla stazione ho scattato personalmente alcune fotografie a Galimberti mentre scendeva dal convoglio e si dirigeva al meeting point fuori dallo stadio. Da lì non l’ho più visto”.

L’avvocato Pezzotta non ravvisa nessuna violazione “in quanto l’imputato si trovava in quel punto 7 ore prima dell’inizio della partita”.

C’è poi il match di campionato contro il Benevento del 18 aprile, dove il Bocia, secondo la difesa “si è solo fatto dare un passaggio dai suoi amici, doveva andare da un’altra parte e infatti è sceso circa 70 chilometri prima”.

Infine la partita di Coppa Italia della Primavera Atalanta-Milan del 7 febbraio: “Galimberti è andato al Baretto accanto allo stadio a trovare la fidanzata, peraltro in una partita che non ha peso dal punto di vista dell’ordine pubblico”, dichiara al giudice l’avvocato Pezzotta.

La prossima udienza è fissata per il 13 giugno e saranno sentiti i due imputati.

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI