Bergamo. L’aveva annunciato in un tweet del 9 febbraio scorso. E l’ha fatto. Il sindaco Giorgio Gori, insieme alla sua Giunta, ha dato luogo a procedere per querelare Tommaso Montesano, il giornalista reo di aver pubblicato, sempre sui social, un commento che il primo cittadino del comune di Bergamo ha definito “vergognoso”, sottolineando come si fosse “passato il segno”.
Difficile per Gori non prendere posizione di fronte ad un’esternazione che lascia davvero poco spazio all’immaginazione: “Le bare di Bergamo stanno al Covid19 come il lago della Duchessa sta al sequestro Moro”. La reazione, forte e decisa di chi, insieme ai suoi cittadini, ha vissuto la Pandemia più di altri, non si è dunque fatta attendere. E ieri la Giunta, riunita come d’abitudine tutti i giovedì, ha scelto di procedere per vie legali. Decisione non nuova per la lista Gori che aveva già querelato nell’aprile del 2020 Pam Morrigan, pseudonimo della bergamasca Pamela Carminati, blogger negazionista, che, a suo tempo, aveva negato le morti raccontate, l’ecatombe e aveva chiaramente dichiarato che i mezzi dell’Esercito che portavano via le bare non erano altro che una «lugubre finzione cinematografica». A un anno di distanza, nel gennaio 2021, stessa fine per Eleonora Leoncini, consigliera comunale della Lega a San Casciano, in Toscana: durante un intervento in una seduta comunale online la consigliera, riferendosi alle immagini della primavera scorsa, aveva dichiarato che “il discorso dei camion militari di Bergamo è una fake news, che è stata svelata. Erano foto scattate nel passato”. Tre querele in un anno e mezzo, dunque, per continuare a mettere a tacere chi continua ad offendere la memoria e il dolore dei bergamaschi.
commenta