• Abbonati
L'intervista

Ferreira Pinto a 42 anni decide ancora le partite con le sue punizioni: “Ispirato da Malinovskyi”

Le magie dell'ex Atalanta con la maglia del Ponte San Pietro: "Ruslan ha tirato un missile e ha ingannato il portiere. Però Muriel deve tornare a decidere le partite"

Ponte San Pietro. Un gol su calcio di punizione e un assist per chiudere in bellezza la partita, che il Ponte (serie D) vince sul campo del VillaValle: a 42 anni, come se fosse tutto normale. Dal 2014 al Ponte, dopo 7 anni all’Atalanta (2006-2013, 146 partite e 14 gol).

Ferreira Pinto non finisce mai di stupire. Scusi Adriano, allora Malinovskyi ha copiato da lei? “No, no. Io ho fatto gol come Malinovskyi. Anzi, come segna lui non è proprio facile da imitare. Ha tirato veramente un missile, mentre la mia…”.

Una punizione a giro? “Sì, io solitamente calcio così, per aggirare la barriera e cercare l’incrocio dei pali. Un tiro più morbido”.

Invece Ruslan? “Ah, io sono rimasto impressionato a vedere la palla che ha cambiato traiettoria e fregato il portiere, perché si è capito che la palla girava e Szczesny non ha potuto arrivarci. Malinovskyi calcia con potenza e dando anche un effetto al pallone che diventa così imprendibile. Non è facile tirare forte così come fa lui”.

E Adriano Ferreira Pinto che fa gol e assist? “A Villa avevamo vinto solo una volta, per noi era un derby e lo sentivamo tanto, non potevamo sbagliare, ci servivano punti. Fino all’ultimo la partita è stata molto combattuta e abbiamo vinto proprio alla fine: la squadra si è comportata benissimo, una vittoria strameritata”.

Con Pinto ancora trascinatore: “Ma io mi diverto, sto bene, non ho avuto tanti infortuni, mi alleno sempre bene e il fisico mi aiuta, do una mano alla squadra”.

Magari Colantuono quand’era alla Salernitana le aveva fatto un colpo di telefono? Ride, Adriano: “No, però avevo avuto richieste dalla LegaPro. Ma non mi sono sentito di lasciare il Ponte: sono capitano, la società ha dato tanto a me e non sarei stato corretto, ho dato una parola al presidente ed è giusto così. Sono contento di stare qui, domani sarà un’altra battaglia”.

Senta, tornando all’Atalanta…come la vede? “Ci ha abituato troppo bene in questi anni. Sono arrivati giocatori nuovi, con Gasp ci vuole tempo, però che peccato prendere gol all’ultimo minuto. Sarà anche la Juve, ma fa male, per la classifica e tutto”.

Continua Pinto: “L’Atalanta però gioca bene, ha un suo equilibrio e Boga è davvero forte. L’Atalanta è sempre pericolosa, gioca da grande contro le grandi”.

Ha detto di Boga… e Muriel invece? “L’Atalanta ha bisogno di Muriel, però non può essere quello che abbiamo visto contro la Juve. Lui deve tornare a essere quello che decide le partite, con Boga che ha qualità, ha tiro”.

Ferreira Pinto guarda avanti: “In alto, in classifica c’è molto livellamento e sarà un bel finale con le altre quattro di testa. Chi sbaglia meno andrà in Champions, però l’Atalanta per continuare a sognare ha bisogno dei suoi attaccanti”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Atalanta-Juventus, il film della partita
Finisce 1-1
La bomba di Ruslan e la beffa di Danilo: un’ottima Atalanta pareggia con la Juve
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI